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28 Gennaio 2024
16:00

Come prepararsi all’arrivo di un cane

Avete deciso di adottare un cane e ora vi preparate al suo arrivo: ecco tutto quello che dovete sapere su come accoglierlo in casa, educarlo e prendervi cura della sua salute e alimentazione.

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Dopo una lunga valutazione, un confronto con gli altri membri della famiglia e esservi documentati in maniera approfondita, avete deciso consapevolmente di aggiungere un nuovo componente al vostro nucleo familiare. Presi dall'entusiasmo, ora vi preparate all’arrivo di un cane e vi accingete a rendere la casa accogliente e sicura. Ecco dunque che vi ritrovate in un negozio per animali a scegliere cuccia, ciotole, masticativi e giochi per il nuovo arrivato. Vi istruite inoltre sulle buone maniere per accoglierlo in casa per lasciargli tempi e spazi necessari, su come presentargli gli altri componenti della famiglia e su come stabilire sin da subito una relazione basata sul rispetto reciproco.

Cosa fare prima dell'arrivo di un cane

I primi giorni in casa sono molto importanti per il cane e possono determinare il futuro corso della relazione.

Ricordiamo che secondo la legge un cane non può essere staccato dalla mamma prima di 60 giorni: periodo necessario per sviluppare sensi e nozioni fondamentali per una crescita sana ed equilibrata. Un cane staccato precocemente rischia di incorrere in grandi deficit come la mancanza di autocontrolli o l’inibizione al morso oppure l’incapacità di relazionarsi con i conspecifici in maniera corretta, per fare qualche esempio.

Una delle prime cose da fare, una volta selezionata la tipologia di cane dopo un’accurata documentazione e prima del suo arrivo, è contattare un educatore/istruttore cinofilo che vi guiderà sin dai primi passi nell’inserimento del nuovo arrivato e nelle sue prime fasi di socializzazione. Adottare un cane è una scelta che cambia la vita, bisogna essere pronti a mettersi in discussione ed accettare l’aiuto di una figura competente che fungerà da intermediario senza mai sovrapporsi alla vostra relazione col vostro amico a quattro zampe, ma bensì valorizzandola.

Come ogni membro della famiglia il vostro cane ha bisogno di trovare un ambiente accogliente sin dal primo momento. È bene dunque preparare la casa prima del suo arrivo in modo da non trovarsi a gestire imprevisti o spiacevoli, piccoli incidenti domestici.

Ecco cosa potrà tornarvi utile:

  • Ciotole: preferibili in acciaio inox, non arrugginisce, è ipoallergenico, è più semplice da pulire ed è meno soggetto all’usura della plastica.
  • Cucce: una appartata che consenta il completo relax e un’altra in una stanza frequentata, sempre lontano da zone di controllo come la porta di ingresso. La grandezza varierà in funzione delle dimensioni del cane e se è un cucciolo o un cane adulto. Ogni cane preferirà un conformazione e un materiale diverso, per iniziare basatevi su due aggettivi: accogliente e morbida.
  • Giochi: corde, trecce, palline e anche giochi di attivazione mentale e tappetini olfattivi.
  • Guinzaglio: di 3 metri e regolabile.
  • Lunghina: di minimo 7 metri.
  • Pettorina: consigliamo il modello ad H.
  • Targhetta identificativa: dove apporre il nome del cane e i vostri numeri di telefono.
  • Masticativi: consigliamo alimenti naturali come nerbo di bue e corna di cervo.
  • Copertina: molto utile per educarlo alla calma.
  • Un kong: uno strumento che serve per far rilassare il cane e farlo concentrare in un’attività piacevole.
  • Ciotola portatile: per averla sempre con voi quando siete fuori casa.

C’e inoltre bisogno di mettere in sicurezza l’ambiente domestico, ecco cosa vi consigliamo:

  • rendere inaccessibili i cavi elettrici e le zone in cui si conservano i detersivi e simili;
  • stare attenti a tutto ciò che si lascia per terra o a portata di zampa;
  • mettere in sicurezza balconi, terrazzi e giardini esterni assicurandovi che non ci siano buchi nella rete;
  • mettere le piante in alto;
  • tenere il cibo ben chiuso in un luogo dedicato;
  • se vi sono bambini in famiglia, educarli preventivamente sul rispetto del cane.

Restano ancora due cose importanti da fare: preoccuparsi di scegliere il tipo di dieta che si vorrà somministrare al nuovo membro della famiglia ed è importante che sia di buona qualità. Attenti ad allergie e intolleranze, nel caso il vostro futuro cane arrivi dal canile chiedete agli operatori, sapranno sicuramente rispondervi.

Ultima, ma non per importanza è la scelta accurata del veterinario.

Ah non dimenticate di rendere la macchina a prova di peli, terra e tutto ciò che il vostro fedele compagno si porterà dietro dalle sue mille avventure!

Come accogliere il cane in casa

È giunto il momento: tra poche ore porterete finalmente Fido a casa. Siete impazienti e, se li avete, i vostri figli non stanno più nella pelle.

Non cambia molto se cucciolo o adulto: alcune raccomandazioni valgono per entrambi. Ad esempio nel viaggio verso casa, che sia dal canile o dall’allevamento, importante è non fargli vivere  un forte senso di distacco, specialmente se il cane è cucciolo mentre l’adulto va valutato in base all'individuo. Nel caso di un cucciolo, potete tranquillamente tenerlo sulle vostre gambe, magari con una pettorina legata ad una cintura di sicurezza.

Quando entra in casa il cane deve essere lasciato libero di esplorare con i suoi tempi, soffermandosi dove gli va, anche nelle stanze che eventualmente gli verranno poi recluse perché magari avete oggetti importanti al suo interno. Voi potete accompagnarlo discretamente in questa sua operazione.

Cercate in generale nella vostra quotidianità di essere attenti ma non invadenti o ansiosi. Più trasmettete calma e assertività e più sarà facile per il vostro amico a quattro zampe sentirsi a suo agio nel nuovo contesto.

Alcuni cani potrebbero richiedere solo pochi giorni, mentre per altri potrebbero volerci settimane ma cucciolo o adulto che sia per poterlo accogliere al meglio lo avete fatto in un periodo in cui disponete di abbastanza tempo libero da investire nell'inserimento del nuovo arrivato.

Nel caso del cucciolo, preparatevi a portarlo fuori una volta ogni tre ore circa: in genere fanno i bisogni dopo che hanno mangiato, dormito, giocato (dopo la seconda vaccinazione i cani possono uscire in zone pulite) e ricordatevi che fino al 5°/6° mese non sarà in grado di controllare la fuoriuscita di cacca e pipì poiché non ha ancora il pieno controllo degli sfinteri adibiti proprio a questa funzione.

E’ bene anche decidere a quali aree il cane non può avere accesso (ad esempio: studio, biblioteca, stanza dei bambini) e a quali risorse può attingere e quali no (ad esempio: letto, divano ecc.) ricordando che è nei primi momenti che si stabiliscono queste regole e vanno portate avanti poi con la massima coerenza da parte dell'umano.

Nel caso il nostro sistema famiglia comprenda già un altro cane è bene farli conoscere prima dell’arrivo in casa, fare diversi incontri in un ambiente neutro e valutarne, possibilmente insieme ad un educatore, la compatibilità. E’ importante che in casa ognuno di loro abbia i suoi spazi e strumenti (cuccia, ciotole, giochi) e che siano uguali (tessuto, materiale, forma). Se poi spontaneamente, ad esempio, li trovate a dormire nella stessa cuccia… meglio ancora! ma deve essere appunto una loro scelta.

Attenzione particolare alla gestione delle risorse, come giochi e masticativi o al momento dei pasti. Potrebbero salire i livelli di eccitazione e crearsi situazioni conflittuali.  Non tutti i cani hanno piacere a condividere il proprio spazio con altri animali. Se invece a vivere già in casa è un gatto, una volta verificata la reazione del nuovo arrivato, bisogna poi procedere con un graduale avvicinamento, non permettendo al cane di partire all’inseguimento del gatto.

Come educare il cane

Abbiamo visto come prepararsi e come accogliere un cane in casa, ora comincia la vita insieme.

L’educazione del cane parte dal primo momento: consigliamo di affidarvi ad un bravo educatore/istruttore con approccio cognitivo-zooantropologico per queste fasi delicate di conoscenza reciproca e strutturazione della relazione.

Preoccupatevi sin da subito di stabilire una routine prevedibile: cercate di mantenere, almeno per il primo periodo, gli stessi orari (pasti, uscite) e le stesse abitudini, in modo tale da contenere o non fare sviluppare eventuali stati ansiosi e comunicare in tutta coerenza le regole della casa. Soprattutto se un cane arriva dal canile, in genere ha alti livelli di stress accumulati e ha bisogno di sapere cosa aspettarsi da noi.

Facciamolo socializzare con l’ambiente esterno, accompagnandolo in passeggiate intorno a casa, in modo tale da permettergli di familiarizzare con l’area in cui vive (annusare marcature di altri cani ad esempio)  e in spazi verdi come giardini e parchi. Il cane ha assoluto bisogno di stare nel verde, a contatto con la natura e i propri simili. Non riduciamo le sue uscite a brevi passeggiate sul cemento e in luoghi affollati e evitare il più possibile le aree cani, soprattutto quelle di piccole dimensioni, rischiate di mettere il vostro cane in seria difficoltà perché costretto a interagire con conspecifici con le più svariate modalità di approccio, che magari al di fuori eviterebbe.

Per quanto riguarda un cucciolo, si suppone che arrivi in casa nostra con almeno due vaccinazioni fatte: non tenetelo chiuso in casa in attesa della terza! Due vaccini consentono già al cucciolo di poter uscire a esplorare il mondo esterno, facendo attenzione a frequentare posti quanto più puliti possibile e facendolo socializzare solo con altri cani di cui siete sicuri abbiano tutte le vaccinazioni.

Durante le uscite facciamo attenzione all’eccessiva invadenza delle persone estranee: un cucciolo può attirare moltissime attenzioni ma si rischia di sovraesporlo, suscitando in lui l’effetto contrario di quello desiderato.

Stessa cosa vale nel fargli fare nuove esperienze: è cosa buona e giusta arricchire man mano il bagaglio esperienziale del nuovo membro della famiglia, differenziando i posti frequentati, i mezzi presi e le situazioni vissute. Ma l’importante è che siano esperienze positive, cioè che lasciano nella mente del cane un ricordo piacevole. In questo modo avrete un cane che riesce a trasformare le esperienze fatte e le nozioni acquisite in competenze. Anche in questo caso meglio non sovraccaricare il cane di esperienze nuove continue: la parola d’ordine è gradualità.

Altro punto cruciale è la socializzazione intraspecifica. Il cane è un animale sociale ed ha bisogno di stare a contatto con i suoi simili. A seconda di razza e predisposizione individuale questa può essere un'esigenza più o meno sviluppata, ma tutti la posseggono. Fate incontrare al vostro compagno i suoi conspecifici in spazi larghi e possibilmente liberi dal guinzaglio, in modo tale che la loro comunicazione sia più fluente e possano prendere le distanze desiderate.

Nel caso il cane sporchi in casa, che sia cucciolo o adulto arrivato dal canile, bisogna portare molta pazienza e mai sgridarli a posteriori (non capirebbero). Mettetevi nell’ottica che non sono dispetti: un cucciolo di tre mesi, come abbiamo detto a inizio articolo, non ha le competenze nè fisiche nè comportamentali per urinare o defecare intenzionalmente. Mentre un adulto che arriva dal canile o da situazioni disagiate potrà metterci un pò a perdere l’interesse nel “voler comunicare” anche negli spazi dedicati agli umani (casa, negozi, bar). Se il problema persiste però può essere sintomo di un disagio fisico o psichico del cane e in questo caso è meglio indagare ulteriormente con figure competenti.

Una parte importante del lavoro di educazione passa anche attraverso la calma sulla copertina. Una volta collegata la copertina ad uno stato di calma, si può trasportare questo oggetto anche in esterno, eventualmente in bar o ristoranti (se proprio dobbiamo portare con noi il nostro amico peloso) oppure dal veterinario, aiuterà il nostro cane a stare rilassato durante l’attesa.

Ultima ma non per importanza: la libertà. Non possiamo pensare che il nostro cane passi tutta la sua vita legato ad un guinzaglio. Lavoriamo allora sin da subito in funzione di poter lasciare il nostro cane libero di esplorare, scavare, rotolarsi e interagire con i propri simili, libero dal vincolo del guinzaglio. Anche in questo caso un buon educatore/istruttore saprà aiutarvi in questo delicato processo.

Come prendersi cura del cane

Un cane in salute in genere può avere a che fare poco col veterinario. Se non per dei check up annuali (molto importanti) e per le vaccinazioni di routine.

Scelta del veterinario

Privilegiate un veterinario empatico, attento allo stato d'animo del cane oltre che alla sua salute e che sappia come manipolarlo.

Scelta dell’alimentazione

Se avete poco tempo a disposizione potete scegliere un cibo industriale di buona qualità, che contiene all’interno già tutte le componenti necessarie per un corretto sviluppo e mantenimento. Altrimenti potete optare per una cucina casalinga o una barf dietro consulto di un nutrizionista. Attenzione sempre a eventuali allergie o intolleranze che può avere il nostro amico a quattro zampe.

Soprattutto nel caso di dieta industriale, quindi con crocchette e scatolette, bisogna integrare con dei masticativi naturali, in modo tale da dare al cane la possibilità e la gioia della masticazione.

Cura e igiene del cane

La cura del pelo varia molto in base alla sua tipologia. Un cane a pelo corto richiede solo una spazzolata di tanto in tanto, un pelo ruvido invece richiede di essere strippato e via dicendo.

Bagni troppo frequenti rischiano di alterare il film lipidico che protegge la sua pelle, provocando infiammazioni, dermatiti e favorendo l’attacco da parte dei parassiti.

Per i periodi caldi, anche se c’è chi va avanti tutto l’anno, munirsi di un buon antiparassitario.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Martina Campanile
Istruttrice cinofila
Sono istruttrice e riabilitatrice cinofila con approccio Cognitivo-Zooantropologico, mi occupo di mediare nella relazione tra cane e umano: sin da piccola è un tema che mi ha affascinato e appassionato. Sono in continuo aggiornamento e penso che non si smetta mai di imparare, come mi insegna ogni giorno Zero, un meticcio sardo che è il mio compagno di vita.
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