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10 Maggio 2022
9:00

L’alimentazione casalinga del cane: in cosa consiste la dieta, alimenti vietati e consigliati

Sempre più persone preferiscono scegliere per il proprio cane una dieta casalinga. Vediamo quindi quali sono gli alimenti vietati, quali quelli consigliati e le quantità suggerite per una dieta casalinga bilanciata.

Membro del comitato scientifico di Kodami
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Sempre più famiglie scelgono per il cane che vive con loro di procedere con una alimentazione casalinga e tanti sono i vantaggi. Vediamo assieme come procedere al meglio, partendo anche dal come introdurre la dieta casalinga quando si parte da una industriale, quali sono gli alimenti vietati e quali quelli consigliati, le quantità di massima per una dieta casalinga e soprattutto chi si occupa di formulare diete nella realtà italiana.

Negli ultimi anni, un numero sempre maggiore di famiglie sceglie l’alimentazione casalinga per il suo cane. Anche il cane, infatti, come qualsiasi altro animale può mangiare alimenti freschi, diminuendo o eliminando del tutto l’uso degli industriali, senza nessun effetto collaterale.

Lo so, a volte sembra scontato, altre volte sembra invece rivoluzionario quanto avete appena letto! Per diversi anni infatti ci siamo abituati all’idea che cani (e gatti) potessero mangiare solo alimenti industriali dedicati a loro ma la realtà è ben diversa. I cani non si sono evoluti mangiando crocchette e il loro organismo può funzionare benissimo (meglio direi!) con alimenti freschi.

Prima di approfondire l’argomenti "dieta casalinga per cani" però dobbiamo fare un disclaimer molto importante: l’alimentazione casalinga deve essere studiata e personalizzata sul paziente, da un professionista capace (come sottolineiamo nell'ultima parte di questo articolo). Non appartenendo alla nostra stessa specie il cane ha dei fabbisogni ben diversi dai nostri e quella che a noi può apparire un’alimentazione sana e bilanciata potrebbe non esserlo per il nostro amico.

Vantaggi dell’alimentazione casalinga per il cane

Vediamo prima di tutto quali sono i vantaggi dell’alimentazione casalinga per il cane. Prima di tutto il punto di forza più importante è l’appetibilità della dieta. Una alimentazione casalinga infatti sarà strutturata in diversi menu, tutti composti da cibo fresco e appetitoso, che il vostro cane sicuramente apprezzerà molto di più rispetto all’industriale. Senza nulla togliere a quest'ultimo ma è abbastanza ovvio che delle “palline” secche, sempre uguali non abbiano lo stesso appeal di una carne al forno o di pasta e altri alimenti freschi.

La dieta casalinga inoltre può essere studiata sulla base dei gusti del vostro cane e delle sue (eventuali) patologie: è quindi individualizzabile. Abbiamo modo infatti, noi Medici Veterinari esperti in Nutrizione, di formulare diete che siano stuzzicanti ma anche sane e adatte a magari un cane con una o più patologie. Nel caso dell’industriale, invece, nella maggior parte dei casi le crocchette per finalità speciali (alimenti renali, epatici, dermatologici etc.) tengono conto di un solo problema dell’animale. Che fare quindi se abbiamo un cane con patologia renale e dermatologica assieme? E se poi, nella sfortuna, si sommasse anche l'osteoartrosi? Con l’alimentazione casalinga abbiamo modo di “cucire addosso” al cane la sua dieta, aiutandolo per i diversi problemi.

Con un’alimentazione casalinga inoltre è più facile mantenere il cane in forma ed evitare l'obesità. Una dieta casalinga in genere, a parità di kcal apportate, prevede una quota maggiore di proteine e meno carboidrati. In questo modo il metabolismo del cane avrà modo di creare più facilmente del muscolo (con l’aiuto dell’esercizio fisico, ovvio), rispetto al grasso.

Come passare dall’alimentazione industriale a quella casalinga per cane

Per passare ad un’alimentazione casalinga, prima di tutto dovete avere dei menu formulati per il vostro cane. In base all’età (crescita, adulto, anziano), all’attività fisica, se è castrato o sterilizzata oppure no e ovviamente al peso e alla forma fisica vi verranno preparate delle proposte adatte a lui/lei. Una volta studiati i menu quindi, dovrete procurarvi tutti gli alimenti e gli integratori indicati e prepararvi a partire.

Il cambio da dieta industriale a dieta casalinga dovrebbe sempre essere fatto gradualmente, nel giro di 7-10 giorni. Durante questi giorni dovrete quindi andare a diminuire gradualmente la quantità di cibo industriale e aumentare quella del cibo fresco.

Non importa se in questo breve periodo l’alimentazione non è bilanciata perfettamente: si tratta di pochi giorni, quindi il mio consiglio è di non fissarsi eccessivamente con un calcolo preciso delle quantità di cibo fresco/industriale, ma di utilizzare un metodo volumetrico come quello dell’immagine esplicativa sotto (ovviamente fatta eccezione per tutti quei casi delicati dove il vostro Medico Veterinario vi saprà dire come fare!).

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Come fare un cambio alimentare, immagine tratta dal libro "Nutrizione e diete casalinghe per cani e gatti" di M.Mayer (2020)

Durante questi primi giorni, potete aiutare il vostro cane con dei fermenti lattici, dato che il cambio di alimentazione potrebbe rendere le feci un po’ più molle.

A seguire, se non vi sono state date indicazioni differenti, potreste inserire anche gli altri menu suggeriti. Dopo il primo menu, ogni cane e ogni Medico Veterinario potrebbe però dare indicazioni diverse per cui è importante confrontarsi con chi ha formulato la dieta per saperlo. Sicuramente almeno la prima volta il cambio non potrà essere brusco, per evitare la diarrea.

Alimenti vietati e alimenti consigliati nell’alimentazione casalinga

Ci sono alcuni alimenti che sono sicuramente vietati per il vostro cane, anche se segue una dieta casalinga. Si tratta sostanzialmente di tutti gli alimenti tossici per cani, come ad esempio cipolle, aglio e cioccolato. Da evitare in generale anche melanzane, peperoni e pomodori (specialmente crudi) che possono dare vomito.

I latticini non sono vietati in alimentazione casalinga, ma generalmente vengono dati in porzioni molto controllate. Sono in linea di massima contraria al giorno di sola ricotta o ricotta e uova che alcuni nutrizionisti veterinari propongono, proprio perché tanta ricotta può portare facilmente a diarrea/feci molli, essendo addizionata di latte.

Sì con moderazione invece a formaggi stagionati, che apportando molti nutrienti e moltissime kcal: devono essere al limite pensati come snack.

Fra gli alimenti consigliati, invece, via libera a uova, carne e pesce. Per la carne, è importante che se si tratta di maiale sia cotto (può trasmettere la malattia di Aujeszky). Per quel che riguarda il pesce è importante darlo despinato o al limite frullato per evitare il rischio delle lische.

Sì infine (sorprendentemente per molti lettori, immagino!) anche ai cereali ed altre fonti di amido come le patate. Certo, con tutte le limitazioni e le accortezze del caso, ma un cane può in generale mangiare pasta e riso cotti nel modo giusto (non scotti e non sciacquati!).

Quanto deve mangiare un cane con la dieta casalinga

Difficile per non dire impossibile dare delle dosi applicabili per tutti i cani quando seguono dieta casalinga. Come abbiamo visto prima infatti la dieta si deve adattare al soggetto e alla specie. In linea generale però possiamo dire che l’apporto calorico necessario per il cane non cresce in modo lineare. Significa che un cane di 5 kg non mangerà la metà di uno di 10 kg o un quarto di quello di 20 kg. Al contrario, in generale, i cani di taglia piccola mangiano molto di più rispetto al loro peso. Inoltre, anche l’età conta! Un cucciolo di 2 mesi e del peso di 5 kg invece potrebbe mangiare più di un cane di 20 kg adulto e avere fabbisogni molto più alti di calcio e ferro. Insomma, un mondo da valutare!

Da notare inoltre che moltissimi fattori influiscono su fabbisogni e metabolismo. In generale, per ogni 1000 kcal che il cane brucia durante una giornata, daremo fra i 350 e i 450 g di carne o pesce, 1 cucchiaio di olio e mezzo (non di oliva, dato che i cani hanno bisogno di Omega-6, ma meglio girasole o mais), un centinaio di grammi di verdure, una fonte di amidi (pasta, riso, patate) quanto basta per arrivare al fabbisogno calorico corretto e attorno a 7-8 grammi di integrazione multivitaminica. Da aggiungere a parte, in base allo stato di salute, gli acidi grassi Omega-3, fondamentali per mantenere il nostro cane giovane a lungo. La dieta può essere fatta anche senza carboidrati, anche se cotta (al contrario della BARF che è invece una dieta cruda).

Chi può formulare diete casalinghe per cani

Questo ultimo paragrafo è molto importante per contestualizzare la realtà Italiana delle diete casalinghe per cani. Mentre infatti non esiste alcuna legge che consegni solo al Medico Veterinario il ruolo di formulare diete casalinghe per cani sani, quando insorge una patologia certamente il nostro ruolo deve essere principale (intendo che se non fosse un Medico Veterinario chi formula la dieta, deve lavorare assieme ad uno di noi).

Di positivo però appoggiarsi ad un Medico Veterinario ha un aspetto fondamentale: avere la garanzia della formazione. Dal 2021 infatti esiste una lista di esperti in Nutrizione del cane e del gatto, la cui formazione è garantita a livello statale. Lo stesso non si può dire purtroppo per una serie di altre figure professionali che, seppur non vietate (educatori cinofili) o autorizzate formalmente (biologi) a formulare diete non sempre hanno alle spalle percorsi riconosciuti. Insomma, per non farvela lunga: spulciate sempre molto bene il curriculum del professionista che scegliete. La differenza si vede!

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Maria Mayer
Veterinaria esperta in nutrizione del cane e del gatto
Sono laureata in Medicina Veterinaria ed ho conseguito un dottorato di ricerca riguardo l’utilizzo delle medicine non convenzionali negli allevamenti biologici. Il mio percorso di studi comprende, fra l’altro, un Master di II livello in Nutrizione del Cane e del Gatto e un secondi in PNEI e Scienze dalla Cura Integrata.
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