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scheda razza
17 Dicembre 2022
12:00

Cane da Pastore di Beauce, il possente guardiano delle greggi di origine francese

  • Origine: Francia
  • Standard: gruppo 1 - Cani da pastore e Bovari (esclusi i Bovari svizzeri). Sezione 1 - Cani da pastore.
  • Taglia: grande
  • Altezza: 61-68 cm. per le femmine - 67-70 cm. per i maschi
  • Peso: 30-32 Kg per le femmine, 35-40 Kg per i maschi
  • Pelo: corto, può essere in due varianti come nerofocato e arlecchino
  • Vita media: 10-12 anni
375 condivisioni
Validato da Elena Garoni
Membro del comitato scientifico di Kodami
Immagine

Il Cane da Pastore di Beauce, detto anche Beauceron o Berger de Beauce, ha origini francesi ed è caratterizzato da un aspetto solido e muscoloso, tipico di chi per secoli si è occupato di fare la guardia alle greggi e accompagnarle negli spostamenti.

socialità

  • Rapporto con la famiglia umana3
  • Rapporto con altri umani1
  • Rapporto con altri cani2
  • Rapporto con altri animali in casa2

attività

  • Attività fisica3
  • Giocosità3
  • Ricerca1
  • Riporto0
  • Guardia3

adattabilità

  • Vita in città3
  • Adatto come primo cane0
  • Adattabilità ai viaggi3
  • Tolleranza alle temperature calde3
  • Tolleranza alle temperature fredde3

cure e salute

  • Cura del pelo0
  • Predisposizione alle malattie1
  • Attenzione all'alimentazione0

motivazioni

  • Epimeletica3
  • Affiliativa3
  • Comunicativa3
  • Et epimeletica1
  • Somestesica1
  • Sociale0
  • Protettiva3
  • Territoriale3
  • Possessiva3
  • Competitiva0
  • Perlustrativa1
  • Predatoria0
  • Sillegica3
  • Esplorativa0
  • Di ricerca1
  • Cinestesica3
  • Collaborativa3
Che cosa sono le motivazioni?Scopri tutti i desideri e i bisogni dei cani

In Italia è piuttosto raro e, secondo i dati diffusi da Enci, nel 2021 sono stati iscritti solo 146 nuovi soggetti al registro delle razze. In Francia, invece, dove viene adottato spesso anche dalle famiglie, ogni anno vengono registrati oltre 3000 nuovi cuccioli di Beauceron.

Scegliere di vivere con lui significa accogliere un cane sicuro, autonomo e ostinato che ama condividere le avventure con il proprio umano di riferimento e non si accontenta certo di fare solo la guardia al giardino. Lui desidera un ruolo attivo all’interno del gruppo e non si tirerà mai indietro dalla proposta di una lunga passeggiata nella natura in compagnia delle persone di cui si fida.

Origine

Francia

Standard

N° 44/ 09.11.200

Gruppo 1 Cani da pastore e Bovari (esclusi i Bovari svizzeri)

Sezione 1 Cani da pastore.

Aspetto 

ll Beauceron è un cane di taglia grande dall’aspetto solido, robusto, possente e muscoloso.

I maschi adulti arrivano ad un’altezza di circa 65/70 cm e un peso di 35/40 chili, mentre le femmine sono leggermente più piccole (61/68 centimetri e 30/32 chili).

Motivazioni

Territoriale, protettiva, epimeletica, cinestesica, collaborativa, possessiva, sillegica, affiliativa.

Amante di 

Svolgere mansioni insieme ai suoi umani, collaborare, condividere con loro tempi e spazi. Passeggiare nella natura insieme, saltare, correre e giocare.

Salute, cura e mantenimento

Il Beauceron è un cane dalla salute piuttosto solida. Come molti cani di taglia grande, però, potrebbe soffrire di displasia dell’anca e del gomito.

Origine e storia

Le prime notizie sulla presenza del Pastore di Beauce risalgono al XVII secolo, nell’omonima provincia francese da cui prende il nome, situata a Sud di Parigi. Secondo alcuni ricercatori, questa razza discenderebbe però da cani molto antichi estremamente diffusi nell’Europa centrale a partire dal Medioevo, i quali avevano una morfologia piuttosto versatile e, in alcuni casi, somigliavano proprio ai Beauceron.

Con il tempo, i suoi antenati assunsero sempre più spesso il ruolo dei guardiani e dei conduttori delle mandrie e delle greggi, prendendo via via il temperamento sicuro per cui è noto ancora oggi.

La prima esposizione francese ebbe luogo nel 1863 e, in questa occasione, vennero presentati 16 cani appartenenti a questa razza. Fu però solo nel 1893 che il Berger de Beauce prese il suo nome ufficiale, grazie alla decisione del veterinario Pierre Mégnin. In questa stessa occasione, la razza venne definita ufficialmente come “a pelo corto”, mentre i soggetti a pelo lungo rientrarono nella definizione destinata ad un’altra razza, ovvero il Pastore di Brie.

Nel 1911, su iniziativa dell’allevatore Léon Siraudin, nacque il Club des Amis du Beauceron, che rivide lo standard più volte prima di raggiungere la forma attuale.

La graduale scomparsa della pastorizia nelle pianure francesi, portò poi la razza a cambiare ruolo nella società e, sempre più spesso, venne scelto come cane da guardia e da compagnia. In alcuni rari casi viene ancora oggi utilizzato per l’allevamento, ma lo si vede sempre più spesso accanto ai bovini e solo raramente tra le pecore.

In Italia è un cane molto raro e i cuccioli provenienti dai pochi allevamenti autorizzati possono raggiungere prezzi anche molto elevati. Prima di scegliere di adottare un cane di questa razza, ci si può però rivolgere ad una delle tante associazioni rescue che si occupano in generale di cani da pastore e chiedere loro se sono a conoscenza di soggetti vittime di maltrattamenti o abbandoni, in cerca di una nuova adozione.

Motivazioni (desideri e bisogni)

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Il Cane da Pastore di Beauce è un amante della guardia e della difesa di ciò che ritiene si trovi sotto il suo controllo: non c’è nulla di strano in questa sua passione se pensiamo alla sua storia di Cane da Pastore.

Ha una spiccata motivazione collaborativa, grazie alla quale si intrattiene volentieri con i suoi umani a giocare, in particolare se le attività hanno uno scopo cooperativo come, ad esempio, aiutare a raccogliere la legna per la stufa o sollevare gli oggetti caduti al suolo.

Se lo si lascia da solo in giardino, senza alcun riferimento, rischia di tirare fuori il suo lato più territoriale, protettivo e possessivo. Un Beauceron che vive con i suoi umani una relazione basata sulla fiducia mostrerà invece aspetti di una personalità ricca di sfaccettature: è un cane capace di infinita empatia e sensibilità.

Aspetto fisico

Il Cane da Pastore di Beauce è una razza di taglia grande che, da adulto, può arrivare anche a 65/70 centimetri e 40 chili di peso (le femmine sono leggermente più piccole: 61/68 centimetri e 30/32 chili).

La corporatura è piuttosto solida e muscolosa, la testa è piuttosto grande e dalle linee armoniose. Le orecchie sono semi dritte o cadenti e, fino al 2004, questo cane era tristemente soggetto alla crudele pratica (oggi vietata) del taglio delle orecchie.

Gli occhi sono di forma leggermente ovale, dall’espressione curiosa. L’iride è marrone (più chiaro nei soggetti dal mantello color “arlecchino”).

La coda è lunga e viene portata bassa con una leggera forma di J determinata da una curvatura ad uncino.

Il Beauceron, come il Cane Corso, il Bovaro dei Pirenei e il Pastore di Brie, è una delle poche razze con i doppi speroni sulle zampe posteriori.

Il mantello può essere in due varianti. La prima è color nero focato con contrasti molto forti, in particolare sopra gli occhi, sui lati del muso, sul petto, sulla gola, sotto la coda e sugli arti.

La seconda variante, invece, è chiamata “arlecchino” ed è caratterizzata dal mantello grigio e nero focato, con parti in cui prevale il nero e alcune piccole macchie bianche.

Cura e salute

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Il Pastore di Beauce è stato selezionato per secoli mantenendo la forza e la solidità del suo corpo, piuttosto che rincorrendo assurdi valori estetici. Per questo motivo, ancora oggi è una razza che gode di buona salute.

Ciò nonostante, come molti cani di taglia grande, potrebbe soffrire di displasia dell’anca e del gomito.

Il suo mantello non necessita di molte cure e sarà sufficiente spazzolarlo di tanto in tanto durante il periodo della muta.

Munitevi inoltre di un buon antiparassitario, adeguato all’ambiente in cui vivete.

Cosa fare con un Pastore di Beauce

Insieme a lui si possono svolgere molte attività. In particolare, potete dedicarvi a tutto ciò che comprende il desiderio di collaborare, come ad esempio aiutarvi a portare le buste della spesa, la posta o qualche piccolo oggetto di uso domestico.

Potrete inoltre chiedergli di accompagnarvi nelle vostre lunghe passeggiate nella natura. Lui correrà un po’ avanti, ma poi tornerà presto da voi, per controllare che vada tutto bene.

Insieme a un Pastore di Beauce potete organizzare anche attività di problem solving oppure giochi olfattivi che gli permettano di sviluppare la riflessività: uno strumento fondamentale per cani come lui che tendono a voler controllare gli spazi e le persone che li circondano.

Si tratta di una razza molto attiva, ciò significa che potrete anche divertirvi con qualche attività di mobility al parco, provando a farlo passare sotto gli ostacoli o saltare un ruscello. Ricordatevi, però, che la più bella relazione con un cane è fatta di tanti interessi diversi e non di un solo passatempo.

Relazione e contesto ideale

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Il Pastore di Beauce desidera una vita in compagnia di pet mate presenti e desiderosi di coinvolgerlo nella loro routine.

Ha voglia di potersi fidare dei suoi umani, quindi sappiate che la relazione con lui deve essere basata sulla coerenza e sul rispetto reciproco.

Se questo cane sa cosa potersi aspettare dai suoi umani, permetterà loro di ottenere altrettanto e si dimostrerà affidabile, leale ed estremamente sensibile.

A partire da queste basi, può convivere anche con i bambini e con i gatti, consapevole che i suoi spazi e le sue necessità verranno sempre tutelate.

Non bisogna invece convincersi di poterlo lasciare da solo a guardia del giardino, perché in questo caso torna a tirare fuori la sicurezza e l’autonomia che ha sempre dimostrato quando lavorava affianco dei pastori e potrebbe finire per mostrare comportamenti aggressivi nei confronti di chi cerca di entrare nel suo territorio.

Una giornata con un Pastore di Beauce

Vi svegliate e il vostro Beauceron si alza insieme a voi e viene in cucina senza mai perdervi d’occhio.

Mentre preparate la colazione, vi guarda con il suo occhio curioso e sapete bene che sta aspettando che gli diciate di andare a prendere la sua pettorina. Appena avete finito, coglie il momento e ve la porta tenendola in bocca. In un istante siete entrambi pronti per andare nel grande parco dietro casa.

Quando arrivate sotto il vostro albero preferito, lui raccoglie un bastoncino e ve lo porta, voi lo guardate e glielo lanciate lontano. Ve lo riporta e voi, invece che lanciarlo ancora, gli chiedete di aspettare un istante e andate a nasconderlo.

Tornate poi da lui e gli dite “cerca”. Lui inizia a cercare il suo gioco e, quando lo trova, si sdraia a masticarlo. Voi lo aspettate con pazienza, poi ripartite e in un istante vi segue con il suo gioco in bocca. Quando uscite dal parco, gli chiedete di lasciarlo a terra e lui, dopo averlo fatto, si lascia mettere il guinzaglio.

Tornate verso casa, gli preparate da mangiare e poi andate al lavoro. Quando tornate, vi corre incontro scodinzolando e voi gli grattate energicamente il testone.

Uscite di nuovo insieme, ma questa volta andate in paese, dove dovete fare alcune commissioni. Lui vi accompagna sereno e, quando vuole annusare qualcosa, gli lasciate il tempo per farlo. Mentre tornate a casa, vedete da lontano che sta arrivando il postino, che vi conosce bene da quando il cane era ancora cucciolo.

Cogliete quindi l’occasione di chiedere al vostro cane di andare a da lui, a pochi metri da casa, a prendere le vostre buste. Gliele lascia e lo vedete trotterellare felice verso di voi. Vi salutate a distanza ed entrate in casa.

Mentre preparate la cena per entrambi, lui prende di nuovo posto sul divano. Dopo mangiato vi sdraiate accanto sul divano. Il vostro Pastore di Beauce in pochi minuti comincia a russare, ma ad ogni rumore alza il capo per accertare che non vi succeda niente.

Voi lo accarezzate sorridendo, sapendo di essere, come sempre, al sicuro.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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