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17 Aprile 2024
9:00

7 segnali che il tuo cane ha bisogno di più attività all’aperto

Aumento di peso, tendenza a distruggere mobili e altri oggetti, abbaio eccessivo e altri problemi comportamentali sono alcuni dei segnali che il tuo cane potrebbe avere bisogno di più attività fisica.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Molte persone si chiedono se il loro cane abbia bisogno di fare più attività all’aperto. L’importanza dell’attività fisica per i cani è un principio fondamentale nella cura e nel mantenimento della loro salute psicofisica. Proprio come noi, anche i nostri compagni a quattro zampe beneficiano enormemente del tempo trascorso all’aperto – ce ne siamo accorti in modo evidente durante la clausura forzata durante la pandemia –, non solo per il movimento ma anche per l’esplorazione e l’interazione sociale. Queste esperienze sono essenziali per lo sviluppo di un comportamento equilibrato e non di meno per la prevenzione di problemi di salute. Vediamo insieme quali potrebbero essere alcuni indizi importanti per rispondere a questa domanda.

Segnali di allerta

La mancanza di attività all’aperto può portare a una serie di problemi comportamentali e fisici, inclusi l’obesità, l’ansia, la depressione, ma anche alla distruttività o il comportamento irascibile che si traduce con una maggior reattività e assertività. Questi segnali di malessere possono essere interpretati come richieste di aiuto da parte del nostro cane quando le sue necessità naturali e pulsioni etologiche non sono soddisfatte a sufficienza. Prima di iniziare però è importante ricordarci che ogni individuo è a sé stante, quindi i bisogni vanno ponderati con attenzione sul singolo soggetto, e una certa rilevanza ha anche la tipologia d’appartenenza, o razza, del nostro compagno.

Indubbiamente un Siberian Husky avrà di default più necessità di movimento e di aria aperta rispetto ad un Carlino, non perché quest’ultimo non ne abbia, ma certamente la motivazione cinestesica e perlustrativa del primo sono molto più enfatizzate rispetto che nel secondo. Questo solo un esempio per mantenere l’attenzione su alcuni parametri che possono cambiare molto l’urgenza e l’intensità dei bisogni, al di là del carattere proprio di un individuo, che comunque è pur sempre un fattore importante.

Considerare questi aspetti potrebbe essere fondamentale a-priori, ossia quando decidiamo di prendere con noi un cane di una tipologia piuttosto che un altro. Considerare il nostro stile di vita, la nostra disponibilità di tempo, la nostra preparazione in materia, eccetera, fa la differenza, eccome, sul destino del nostro cane e il benessere di tutti quanti. Ciò detto procediamo con un elenco di alcuni tra i segnali d’allarme importanti che possono farci intuire che il nostro cane ha più bisogno di fare attività all’aperto.

Aumento di peso

Un evidente aumento di peso può essere il primo segnale che il nostro cane necessita di più esercizio fisico. L’obesità nei cani può portare a gravi problemi di salute, inclusi diabete, problemi cardiaci e difficoltà respiratorie – proprio come è per noi. Un programma regolare di attività all’aperto può aiutare a mantenere il peso forma del tuo cane, migliorando la sua salute generale. Ovviamente in questo frangente la dieta del cane è altrettanto importante e per questo è bene rivolgersi ad un medico veterinario competente.

Ci sono razze di cani più predisposte ad ingrassare e altre molto meno, quindi non si tratta di una stima universale del peso che vada bene per tutti i cani, ed è anche possibile che durante il periodo invernale il cane possa mettere su un po’ di peso, ciò nonostante è bene controllare con il proprio medico veterinario le tabelle del peso ideale del nostro compagno in base all’età, la taglia e la conformazione.

Comportamento distruttivo

Il comportamento distruttivo, come rosicchiare mobili o scarpe, può essere un segno di noia o ansia. Questi comportamenti sono spesso il risultato di “energia repressa” e mancanza di stimolazione mentale e fisica. Fornire opportunità maggiori di gioco e esplorazione all’aperto può ridurre significativamente questi comportamenti indesiderati. Naturalmente l’età del cane è un elemento da tener presente nella valutazione di questo comportamento, per esempio i cuccioli tendono a rosicchiare un po’ tutto, ma spesso la ragione principale è legata al “prurito” fastidioso dato dalla dentizione (tra i 4 e i 6 mesi circa). Ad ogni modo anche in questo caso frequenti uscite in ambiente naturale aiuteranno i giovani quattro zampe a lenire il fastidio.

Ansia e stress

Segnali di ansia e stress, come il leccarsi ossessivamente le zampe, i tremori, forfora eccessiva e improvvisa, l’irrequietezza, eccetera, possono indicare che il tuo cane sta cercando di gestire l’energia in eccesso o la noia. L’esposizione regolare a nuovi ambienti e stimoli all’aperto può aiutare a ridurre questi comportamenti ansiosi. Qui non si intende impegnare il cane in sessioni di sport intense, non è necessario, ma di fornire eventi che possano interrompere una routine noiosa e consentirgli movimento libero per appagare i suoi bisogni motori.

Abbaiare eccessivo

L’abbaiare eccessivo, soprattutto quando sembra non essere provocato da fattori esterni immediati, può essere un tentativo del cane di avere attenzioni, o di gestire la frustrazione a causa di mancanza di attività. Integrare passeggiate più lunghe e giochi all’aperto può aiutare a mitigare questo comportamento. È importante però non confondere questo comportamento con altre ragioni di disagio che potrebbero non essere correlate all'inattività, perciò suggeriamo qui il consulto con un educatore cinofilo che possa meglio valutare caso per caso la situazione generale.

Mancanza di interesse per le attività abituali

Se il tuo cane sembra disinteressato al gioco o alle passeggiate, potrebbe essere un segno di letargia dovuta a insufficiente stimolazione fisica e mentale. Introducendo nuove attività o variando le routine esistenti, è possibile "rinvigorire" il suo entusiasmo per l’esplorazione e il gioco fornendo novità, cambi di rotta, ambienti nuovi da conoscere. Come per noi è anche possibile che i nostri compagni cadano in uno stato depressivo, ovviamente le ragioni che possono portare a questa condizione sono diverse, ma certamente tra queste vi è una grave mancanza di esperienze nel mondo. Troppo poco spazio viene dato, per esempio, alle attività olfattive, o meglio, al consentire al nostro cane di sfruttare il suo senso più sviluppato per indagare il mondo, per scambiare informazioni con i conspecifici, per arricchire il suo bagaglio esperienziale.

Difficoltà di socializzazione

La difficoltà di socializzazione con altri cani o persone può essere migliorata attraverso esperienze all’aperto più frequenti e variate. L’esposizione a diversi ambienti, suoni, odori e incontri può aiutare il tuo cane ad acquisire più sicurezza in sé stesso e una maggior socievolezza. Questo tipo di problema infatti può essere associato al nervosismo e allo stress di cui sopra, condizione che rende irritabile il nostro compagno e quindi maldisposto nei confronti dei suoi simili. Anche in questo caso è opportuno ricordare che la difficoltà a socializzare con gli altri cani può avere molteplici ragioni, ma certamente appagare i bisogni motori ed esplorativi del nostro cane aiuterà a distendere i nervi, a lenire lo stress fornendogli una maggior disponibilità alla socialità.

Riconoscere questi segnali nel comportamento del tuo cane può essere il primo passo verso la stesura di un programma di attività all’aperto che soddisfi le sue necessità fisiche e mentali. L’inattività prolungata, o peggio cronica, è alla basa di moltissime problematiche dei nostri compagni al giorno d’oggi, sopperire a queste carenze, necessariamente aumenterà anche il tempo trascorso insieme nel fare qualcosa di interessante ed appagante, e qui è proprio il caso di dire “due piccioni con una fava”.

Infatti l’attività all’aperto non solo migliora la salute fisica dei nostri cani – e la nostra – ma arricchisce anche la sua vita con esperienze stimolanti, contribuendo a sviluppare un legame più forte e più felice tra noi e il nostro compagno a quattro zampe. La condivisione è uno dei fondamentali collanti per il legame affettivo, il quale a sua volta sta alla base di una buona e sana relazione.

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Luca Spennacchio
Istruttore cinofilo CZ
Ho iniziato come volontario in un canile all’età di 13 anni. Ho studiato i principi dell’approccio cognitivo zooantropologico nel 2002; sono docente presso diverse scuole di formazione e master universitari. Sono autore di diversi saggi.
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