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2 Ottobre 2023
9:00

Perché gli altri cani abbaiano al mio, ma lui non gli risponde?

A volte i cani non rispondo all'abbaio di altri cani. Tra le possibili ragioni ci sono la personalità del cane, l'educazione ricevuta ed esperienze negative passate. Non sempre, però, bisogna preoccuparsi.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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L'interazione tra cani è un fenomeno complesso, che coinvolge una vasta gamma di comportamenti comunicativi, tra cui l'abbaio. Spesso, le persone notano che il loro cane non risponde all'abbaio di altri cani, e si fanno domande sul motivo di questo comportamento o del mancato comportamento atteso. Tra le possibili ragioni, ci può essere la personalità del cane, ma l'educazione ricevuta ed esperienze negative passate.

In questa analisi, vedremo le possibili ragioni per cui un cane potrebbe non rispondere agli altri cani che abbaiano, considerando aspetti legati alla personalità, all'educazione e alla socializzazione.

I motivi dell'abbaio dei cani

Ci sono vari motivi e situazioni nelle quali un cane può utilizzare l’abbaio, anche se sappiamo bene che il canale “verbale” spesso non è il principale veicolo comunicativo per questa specie per la quale, certamente, il linguaggio del corpo e quello olfattivo occupano un gradino più alto sul podio sia nel caso della comunicazione interspecifica (rivolta alle persone per esempio) che intraspecifica (ossia verso gli altri cani).

Ecco però alcuni dei motivi principali per cui un cane può abbaiare all’indirizzo di un altro cane:

Certamente vi possono essere anche altre ragioni ma queste elencate possono rappresentare le più comuni. Ora, escludendo che il nostro cane sia affetto da sordità congenita (condizione frequente in cani appartenenti a razze come gli Australian Shepherd dal mantello Blue merle o nei Dalmata, per fare degli esempi) le ragioni per cui il nostro cane non risponde ad un altro possono essere diverse e dipendere dalla situazione, dal tipo di abbaio che gli viene rivolto, dal carattere del nostro cane e dal suo stato psicofisico in quel momento specifico. Teniamo presente che ci sono anche razze di cani più propense all’abbaio e razze che proprio di abbaiare non ne vogliono sapere se non in situazioni molto particolari.

Perché il mio cane non risponde agli altri cani che abbaiano?

Tra le possibili ragioni per cui il nostro cane non risponde all’abbaio altrui ci può essere la personalità. Alcuni cani sono più “riservati” di altri, meno reattivi ed eccitabili, oppure semplicemente poco interessati alle interazioni intraspecifiche in generale ma anche nell’accezione di qualcosa di più personale, cioè nell'avere a che fare con quello specifico individuo. Ricordiamo che la personalità di un cane è l’amalgama di genetica, esperienza, ambiente sociale e altri importanti fattori e quindi chiedersi per quale motivo il nostro cane abbia una personalità riservata ci infila in un campo assai complesso. Certamente avrà un peso ciò che è avvenuto nel delicato periodo dell’infanzia, soprattutto per quanto concerne la socializzazione ma anche le esperienza personali vissute in relazione agli altri cani, anche in età adolescenziale e adulta.

Non dimentichiamo che un certo peso potrebbe averlo l’educazione impartita al nostro cane, sia in modo volontario (con esercizi e sedute di training) sia involontario, ovvero attraverso la comunicazione emotiva che il cane è in grado di percepire con chiarezza. Molte persone si innervosiscono parecchio nel sentire il proprio cane abbaiare, anche se in risposta ad altri cani, e questo stato emotivo “negativo” potrebbe essere stato registrato da un cane particolarmente sensibile, spingendolo a provare una emozione avversativa quando pensa di rispondere all’abbaio altrui. Con il passare del tempo questo soggetto potrebbe aver generalizzato e quindi non rispondere mai all’abbaio di altri cani, quantomeno in nostra presenza, magari anche per evitare una punizione diretta che si aspetta da noi. Alcuni cani infatti invece che rispondere abbaiando emettono segnali di disagio, di stress e ansia ma non rivolti all’altro cane bensì al loro umano di riferimento. Interpretare questa eventualità non è cosa facile, infatti i segnali emessi dal cane potrebbero sì essere in virtù di una possibile punizione, quindi una sorta di anticipazione, ma potrebbero anche essere l’opposto, ossia quando il cane si rivolge a noi per chiedere supporto.

In alcuni casi il cane ha appreso a non rispondere a certi abbaia a causa di esperienze negative passate, come per esempio un’aggressione da parte di un conspecifico avvenuta proprio dopo una risposta concitata da parte sua, soprattutto se ciò è accaduto in età giovanile. In sostanza, un trauma che viene richiamato alla memoria il quale potrebbe aver inibito il nostro compagno.

Ci sono però cani molto solidi ed equilibrati, privi di traumi, che hanno una relazione molto stabile con i loro compagni, umani e canini, che non mostrano interesse per certi comportamenti e, se non incalzati in modo eccessivo, preferiscono continuare per la loro strada oppure dedicarsi a cose che li interessano maggiormente come un fantastico odore nell’erba o il giocare con il proprio compagno a due zampe. E non c’è nulla di male in questo anche in virtù del fatto che spesso gli altri cani erompono in abbai eccitatori o da irritazione mentre sono al guinzaglio e, in sostanza, quello che hanno da “dire” non è proprio nulla di interessante.

Come aiutare il proprio cane a interagire con gli altri cani

Se ci accorgiamo che il comportamento del nostro cane ha qualcosa di anormale, possiamo indagare meglio cosa lo affligge. Come abbiamo visto, ci possono essere delle ragioni legate a difficoltà del nostro compagno che determinano la mancata risposta all’abbaio altrui. Cosa che però, meglio chiarirlo, è auspicata da moltissime persone, che pagherebbero per avere un cane che non abbaia in risposta agli altri cani, ma anche qui la casistica è veramente ampia.

Nel caso in cui sospettiamo che il nostro cane abbia problemi legati alla sfera di socializzazione, possiamo considerare il “non abbaio” come un campanello d’allarme. Potremmo allora, con l’aiuto di un educatore esperto, organizzare situazioni di socialità controllata, gestendo molto bene le distanze e la prossemica con gli altri cani, non già per indurre inostro cane all’abbaio ma per indagare se effettivamente siamo in presenza di una sua difficoltà.

Aiutare il nostro compagno ad essere più sereno e tranquillo in presenza di altri cani è qualcosa di positivo e lo è anche fargli comprendere la differenza che c’è tra un abbaio giocoso e un abbaio potenzialmente assertivo. Una mancata socializzazione primaria potrebbe infatti non far comprendere la differenza tra questi diversi abbai e le emozioni sottostanti dell’altro cane. Ricordiamoci che non è sufficiente essere un cane per comprendere i cani, bisogna anche aver fatto esperienze adeguate per questo.

Attenzione, però: comprendere la differenza tra un cane che ignora tranquillamente un altro cane e un cane che ha problemi di socializzazione importanti non è cosa così immediata, il comportamento del soggetto va osservato nel suo insieme e per questo suggeriamo – lo ribadiamo – di rivolgersi ad un professionista del settore per non incorrere nel rischio di fare più danni, agendo in modo maldestro.

Incentivare le interazioni con gli altri cani potrebbe essere quindi una cosa buona, ma non diamo per scontato che il nostro cane abbia un problema da risolvere: accettiamo anche il fatto che alcuni cani sono più riservati e scelgono di interagire solo con pochissimi individui. In fondo anche gli esseri umani possono avere una personalità più riservata, poco espansiva, meno inclini alle interazioni sociali e trovare che ignorare chi si mostra troppo “chiassoso” sia preferibile. In questo caso imporre al nostro compagno (umano o canino che sia) di interagire forzatamente con altri mettendolo sempre in contesti sociali che vorrebbe invece evitare potrebbe far emergere sì segnali di stress e ansia, ma anche costringere il nostro compagno – incompreso – ad esagerare le sue risposte comportamentali per allontanare da sé gli individui non graditi.

Su tutto questo anche la nostra relazione di fiducia con lui potrebbe incrinarsi, anche se, nel caso dei cani, alle volte essi hanno doti di resilienza che noi umani possiamo solo invidiare, ma non è comunque il caso di forzare la mano per vedere fino a che punto il nostro compagno canino è disposto a lasciar correre…

Non dimentichiamo però che dietro all’atteggiamento del nostro cane ci potrebbero anche essere dei problemi di ordine clinico, per esempio alle corde vocali, o comunque legate al cavo orale, o altro. Quindi è sempre opportuno rivolgersi per un consulto ad un medico veterinario per accertarsi che dal punto di vista fisico il nostro compagno stia al meglio.

L’abbaio è un mezzo importante di comunicazione per i cani, e comprendere perché il proprio cane potrebbe non rispondere agli abbai degli altri cani richiede una valutazione approfondita della personalità, dell'educazione e della socializzazione del cane. Con un'adeguata socializzazione e un percorso mirato, è possibile aiutare il nostro cane a interagire in modo positivo e appropriato con gli altri cani risolvendo i suoi problemi, ma alle volte, come visto, dietro questo comportamento, o mancato comportamento, non vi è nulla da correggere, si tratta di un tratto peculiare della personalità del nostro compagno. D’altra parte non continuiamo a dirci che i cani sono tutti diversi tra loro? Ecco, lo possono essere anche per quanto riguarda questo tratto della personalità.

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Luca Spennacchio
Istruttore cinofilo CZ
Ho iniziato come volontario in un canile all’età di 13 anni. Ho studiato i principi dell’approccio cognitivo zooantropologico nel 2002; sono docente presso diverse scuole di formazione e master universitari. Sono autore di diversi saggi.
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