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21 Novembre 2021
9:30

Perché i cani abbaiano ad altri cani in tv?

Ci sono alcuni cani, non tutti, che mostrano interesse per le immagini che compaiono in tv. In particolare, sembrano attratti dagli altri animali che compaiono nei video, soprattutto se si tratta di loro simili. Alcuni, poi, abbaiano agli altri cani in tv. Ma perché lo fanno? E cosa dobbiamo fare quando si comportano in questo modo?

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Membro del comitato scientifico di Kodami
Kodami Spennacchio perché il mio cane abbia tv

Ci sono alcuni cani, non tutti, che prestano particolare interesse per le immagini che compaiono in tv. Sembrano particolarmente attratti dagli altri animali che compaiono nei video, soprattutto se si tratta di altri cani. Le reazioni a questo punto possono essere molteplici: alcuni, ad esempio, si arrabbiano e abbaiano contro gli schermi. Ma perché lo fanno?

La vista del cane e i teleschermi

I cani vedono le immagini in televisione? Certamente sì. La frequenza nella quale sono trasmesse le immagini sullo schermo (tra i 50 Hz e i 200 Hz nelle televisioni più performanti) ricade certamente nelle frequenza percepite dall’organo sensoriale del cane. Innanzitutto possiamo dire che i cani vedono colori differenti dai nostri, vedono molto bene le tonalità del giallo e del blu, ma non hanno i recettori del rosso e del verde. Inoltre vedono i colori con minor vividezza ma, avendo un numero più elevato di bastoncelli nella retina (cellule fotosensibili che hanno a che fare con la luminosità percepita) lo schermo risulterà più luminoso.

Inoltre, i cani hanno una maggior capacità di rilevare il movimento: fattore molto utile per un animale che ha una storia evoluzionistica da predatore. Ciò significa che sono più capaci di noi di rilevare lo sfarfallio delle immagini. Per noi sono sufficienti infatti 24 fotogrammi al secondo per avere l’illusione di fluidità dell’immagine, quando di fatto non lo è. Sotto quella frequenza noi vedremmo i singoli fotogrammi, quindi una sorta di sfarfallio fastidioso, con i personaggi muoversi a scatti. Alcuni studi riportano che il cane ha invece la necessità di una frequenza di immagini maggiore per ottenere quell’illusione di fluidità, ossia un frame rate di 75 Hz, cosa che oggi è comune alla maggior parte delle tv, anche di fascia economica.

Cosa guardano i cani in tv?

Diversi studi hanno dimostrato che i cani non solo possono riconoscere le immagini che vedono sullo schermo televisivo, e attribuir loro dei significati, ma anche che tra queste prediligono guardare immagini di altri cani. Il vedere quindi un cane che "invade" o "transita" indisturbato per il salotto potrebbe indisporre il nostro compagno ed indurlo ad abbaiare a quell'incauto simile in versione digitale. E infatti accade che, aspettandosi una cosa del genere, molti cani si accomodano sul divano accanto ai famigliari con gli occhi fissi allo schermo dandoci l'impressione di essere effettivamente interessati alla trasmissione in onda, mentre di fatto aspettano una possibile invasione di campo.

Ma alcuni individui non si limitano a prestare attenzione solo ad altri cani: sono attratti da più cose, come per esempio altri animali o oggetti che si spostano velocemente da un lato all'altro del teleschermo, come per esempio quando guardiamo il Gran Premio di Formula 1. Le automobili che sfrecciano davanti a loro possono stimolare una risposta predatoria ai soggetti più reattivi, anche se questo è più comune nei gatti che hanno una vocazione predatoria più marcata rispetto ai cani.

Perché ai cani piace guardare la tv?

Possiamo quindi pensare che per molti cani la televisione sia una sorta di "finestra" sul mondo, dalla quale provengono immagini e suoni che danno l'idea di essere proprio reali. Così è anche possibile che i cani si possano spaventare, per esempio se all'improvviso dovesse comparire qualcosa di mostruoso, come per esempio la chiostra dei denti di un T-Rex, magari accompagnata da un suono improvviso o da un ruggito tremendo.

Di fatto è possibile che i cani provino differenti stati emotivi a seconda di quello che vedono sul monitor della tv, proprio come capita a noi. Non è forse questo che i registi cercano di ottenere dagli spettatori con le loro pellicole? Alle volte, soggetti più socievoli ed accoglienti possono provare emozioni positive nel vedere persone o altri animali transitare davanti al divano, quindi non è difficile vedere un cane che comincia a battere la coda guardando la tv.

Ecco che allora appare chiaro che negli anni alcuni abbiano pensato di sfruttare questa vulnerabilità emotiva del cane avviando un canale televisivo a loro dedicato, come per esempio dogtv.com, che offre diversi servizi, per tenere compagnia ai cani anche quando lasciati soli in casa. Nel video a seguire, il dottor Nicholas Dodman, medico veterinario esperto in comportamento del cane noto anche al pubblico italiano per i suoi libri di grande successo, come ad esempio “Il cane che amava troppo” (Longanesi, 1997) e “Se solo potessero parlare” (Longanesi, 2003), ci introduce a questa televisione canina spiegando come funziona e quale scopo abbia.

Le immagini trasmesse sono regolate per la visione del cane, quindi a noi potrebbero apparire “strane” rispetto a come siamo abituati a vederle di solito, anche il sound design è pensato appositamente per favorire il loro rilassamento, ma non solo! Come già scritto, dipende dal tipo di contenuto che si sceglie.

Il mio cane non guarda la Tv

Ci sono però anche moltissimi cani che sembrano non essere affatto interessati allo schermo. Non si fanno “ingannare” da rumori e immagini, nemmeno quando in un film o documentario un cane si mette ad abbaiare. Perché? È una bella domanda, alla quale non saprei dare una risposta certa, ma posso azzardare che alcuni soggetti possono intuire che quello che accade nello schermo non sia reale, forse perché attribuiscono un particolare peso all'assenza totale della componente olfattiva, oppure perché hanno sperimentato più volte che i cani “attori” non rispondono mai alle loro sollecitazioni e quindi è inutile prestarvi attenzione.

Si è anche ipotizzato che vi siano razze più attratte dalla tv, razze generalmente più reattive agli stimoli visivi, più territoriali di altre, ma nel mio caso i miei cani, cresciuti insieme nello stesso ambiente, si comportano in modo inverso rispetto a ciò che ci si aspetterebbe: Kaos, un meticcio di Rottweiler, non è mai stato minimamente interessato allo schermo, mai nemmeno una volta, mentre Brugal, la nostre Labrador, ha sempre prestato molta attenzione ai cani sullo schermo, arrivando anche a generalizzare e a discriminare con grande abilità ciò che vedeva, per esempio abbaiando al cane giocattolo del film d'animazione Toy Story della Pixar, un bassotto a molla di nome Slinky, ma ignorando bellamente il T-Rex giocattolo di nome Rex.

Cosa fare se il cane abbaia alla tv?

L'abbaiare a qualcosa di eccitante è un comportamento normale per i cani, sia che si tratti della presenza di un cane al cancello di casa che nello schermo in salotto. Valgono le considerazioni generali sull'abbaio del cane comprendendo che se per lui il cane visto in tv è qualcosa di reale, che sta per invadere la sfera domestica, a suo modo di vedere è assolutamente lecito cercare di dissuaderlo avvisandolo con una bella abbaiata. Quando lo fa possiamo cercare di distrarlo premiandolo quando smette, oppure possiamo spegnere il televisore per poi riaccenderlo subito dopo interrompendo il suo comportamento, se questo ci da particolarmente fastidio o se si dimostra essere veramente eccessivo. Il fatto è però che non c'è nulla di strano in un comportamento del genere.

Questo tema mi fa comprendere, da una parte, quanto la vicinanza con il cane sia profonda, ma dall’altra anche che si potrebbe arrivare a considerare “normale” usare la televisione per far compagnia al cane perché troppo spesso lasciato in solitudine. Forse è necessario riflettere bene sulle nostre scelte, soprattutto su quelle che hanno un impatto sostanziale sulla vita di chi ci sta vicino, prima di agire. Il fattore “tempo” condiviso non è affatto marginale in una relazione, soprattutto quando si sceglie di vivere con un animale sociale costretto come lo è il cane. Forse la televisione per i cani può anche essere un aiuto, in particolari circostanze, ma non può essere pensata come il surrogato del tempo che noi non possiamo dedicargli. Quando viene interpretata in questo modo è parecchio triste. Dovremmo guardare meno televisione, forse, e stare di più nel mondo con il nostro compagno a quattro zampe… con tutte le debite eccezioni.

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Luca Spennacchio
Istruttore cinofilo CZ
Ho iniziato come volontario in un canile all’età di 13 anni. Ho studiato i principi dell’approccio cognitivo zooantropologico nel 2002; sono docente presso diverse scuole di formazione e master universitari. Sono autore di diversi saggi.
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