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25 Aprile 2021
9:18

La giornata mondiale del pinguino: il buffo uccello campione di nuoto

Il 25 aprile si festeggia la giornata mondiale dei pinguini, 24 ore totalmente dedicate a questi uccelli incapaci di volare ma con grandi abilità nel nuoto. La data è stata scelta perché è in questo periodo che il pinguino di Adelia inizia la sua annuale migrazione verso Nord. Alcune curiosità su questi affascinanti animali.

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Il 25 aprile si celebra la Giornata mondiale dei pinguini, una festività completamente dedicata a questi affascinanti e buffi uccelli. La scelta della data ha una motivazione ben precisa: è proprio in questo periodo infatti che il pinguino di Adelia (Pygoscelis adeliae), la specie più diffusa sulle coste atlantiche, inizia la sua annuale migrazione verso Nord. Ma chi sono questi strambi uccelli che hanno trasformato le ali in pinne, adattandosi così alla vita marina invece che imparare a volare?

I pinguini: un nome per diverse specie

Con il termine "pinguino" in realtà si fa riferimento a circa 18 specie diverse, tutte riunite all'interno dell'ordine Sphenisciformes. I pinguini vivono nell'emisfero meridionale, fatta eccezione per il Pinguino delle Galapagos (Spheniscus mendiculus), specie endemica dell'arcipelago ecuadoriano e l'unica a vivere a nord dell'Equatore. Nonostante nell'immaginario collettivo il pinguino sia sempre associato agli ambienti freddissimi e gelidi dell'Antartide, dove le temperature scendono fino ai 40 gradi sotto zero, le cose non stanno sempre così. Molte specie infatti, generalmente quelle di piccole dimensioni, vivono nella zona temperata dove il clima non è affatto così rigido.

I pinguini passano circa metà della loro vita in acqua e, anche se non si direbbe dal loro atteggiamento un po' impacciato sulla terraferma, sono davvero agilissimi nuotatori. Il record per la velocità lo detiene il pinguino Papua (Pygoscelis papua) che riesce a nuotare percorrendo ben 36 chilometri all'ora, tattica che utilizza per scappare via come un fulmine dai predatori o per cercare di procacciarsi il cibo. Il pinguino imperatore (Aptenodytes forsteri) detiene invece il primato per la profondità: riesce ad immergersi in acqua fino a ben 550 metri! Il colore bianco e nero che li contraddistingue inoltre serve a camuffarsi nell'ambiente: dal basso infatti il bianco si può confondere con la superficie riflettente dell'acqua mentre dall'alto il nero li rende molto difficili da avvistare. Furbi, no?

Cinque specie curiose

Per celebrare insieme questi bellissimi e strambi uccelli, ecco qualche curiosità su cinque specie di pinguini, dalle più famose alle più sconosciute:

Pinguino imperatore (Aptenodytes forsteri)

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È la specie di pinguino più grande e pesante al mondo che vive e si riproduce in Antartide dove la temperatura dell'aria può arrivare a meno 40 gradi centigradi. L'aspetto più affascinante di questa specie riguarda proprio la riproduzione: la femmina infatti produce un solo uovo l'anno e, dopo averlo deposto, se lo posiziona per bene tra le zampe e lo porta al maschio. Una volta avvenuto il passaggio la femmina va in mare per alimentarsi e recuperare le forze perse per lo sforzo riproduttivo. Nel frattempo il maschio aspetterà il suo ritorno covando l'uovo sotto le pieghe della pelle tenendolo così al caldo e al sicuro. Per procacciarsi il cibo inoltre, costituito principalmente da alcune specie di pesci, cefalopodi e krill, questa specie può addirittura rimanere sott'acqua per ben 20 minuti grazie ad alcuni adattamenti come ad esempio un'emoglobina che riesce a funzionare anche in presenza di poco ossigeno e delle ossa ben solide.

Pinguino crestato maggiore (Eudyptes sclateri)

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È un pinguino endemico della Nuova Zelanda il cui aspetto bizzarro l'ha reso piuttosto conosciuto. Questa specie infatti, come le altre appartenenti al genere Eudyptes chiamate anche "pinguini crestati", presenta un'acconciatura molto particolare: una striscia gialla brillante che attraversa la parte superiore degli occhi formando così dei ciuffi bizzarri, da cui deriva il nome.

Pinguino minore blu (Eudyptula minor)

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È la specie di pinguino dalle minori dimensioni: è generalmente alto solo 33 centimetri. Vive principalmente in Nuova Zelanda e in Australia meridionale dove viene chiamato anche "pinguino delle fate" proprio per le sue piccolissime fattezze.

Pinguino africano (Spheniscus demersus)

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Questa specie sfata il mito per cui i pinguini vivono solo in ambienti freddissimi: il pinguino africano infatti, come si può ben intuire dal nome, vive sulle coste dell'Africa meridionale spaziando dal Sud Africa al Mozambico. Ogni individuo è ben riconoscibile dalla striscia nera e i puntini sul petto che funzionano proprio come un'impronta digitale, differente e unica quindi per ogni soggetto. Un altro aspetto interessante riguarda le macchie rosa di pelle nuda posizionate sopra gli occhi che sembrano avere un ruolo nel favorire la termoregolazione.

Pinguino delle Galapagos (Spheniscus mendiculus)

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Il pinguino delle Galapagos è l'unico a vivere a nord dell'Equatore e, come si può intuire dal nome, è endemico delle isole Galapagos. Dopo il pinguino minore blu è la specie di più piccole dimensioni che raggiunge un'altezza massima di circa 50 centimetri. È una specie monogama e ad oggi sembrano sopravvivere solo 1.200 individui maturi. È infatti una specie classificata "in pericolo" dalla IUCN (International Union for Conservation of Nature) a causa del fenomeno climatico ciclico noto come ENSO (El Niño Southern Oscillation) che, modificando la temperatura dell'acqua, varia la quantità di alimento disponibile per questi animali. Anche l'inquinamento, la pesca illegale, la cattura accidentale e l'introduzione di specie domestiche ne minacciano la sopravvivenza.

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