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scheda razza
25 Marzo 2023
12:00

Il Bichon Havanais, il piccolo e avventuroso cane che ha viaggiato verso Cuba

  • Origine: Bacino mediterraneo occidentale – Cuba
  • Standard: gruppo 9 - Cani da compagnia. Sezione 1 - Bichons e affini
  • Taglia: piccola
  • Altezza: 29 cm.
  • Peso: 6 Kg
  • Pelo: lungo, può essere bianco puro, fulvo nero, color tabacco e bruno rossastro
  • Vita media: 14-16 anni
196 condivisioni
Membro del comitato scientifico di Kodami
Immagine

Il Bichon Havanais è una razza di cane da compagnia di piccola taglia, appartenente alla categoria dei Bichon e riconoscibile per il suo mantello soffice e per la sua lunga storia da marinaio. Questo cane, infatti, viene considerato di origine mediterranea ma, a partire dal XVI secolo ha viaggiato a lungo con gli esploratori che raggiungevano i Caraibi e, in particolare l’Isola di Cuba, da cui prende il nome (dalla capitale L'Avana) e dove si diffuse molto rapidamente.

socialità

  • Rapporto con la famiglia umana3
  • Rapporto con altri umani3
  • Rapporto con altri cani3
  • Rapporto con altri animali in casa3

attività

  • Attività fisica2
  • Giocosità3
  • Ricerca0
  • Riporto0
  • Guardia0

adattabilità

  • Vita in città3
  • Adatto come primo cane3
  • Adattabilità ai viaggi3
  • Tolleranza alle temperature calde3
  • Tolleranza alle temperature fredde3

cure e salute

  • Cura del pelo2
  • Predisposizione alle malattie1
  • Attenzione all'alimentazione0

motivazioni

  • Epimeletica2
  • Affiliativa3
  • Comunicativa3
  • Et epimeletica2
  • Somestesica1
  • Sociale2
  • Protettiva3
  • Territoriale0
  • Possessiva0
  • Competitiva0
  • Perlustrativa0
  • Predatoria0
  • Sillegica0
  • Esplorativa0
  • Di ricerca0
  • Cinestesica2
  • Collaborativa3
Che cosa sono le motivazioni?Scopri tutti i desideri e i bisogni dei cani

È stato più volte descritto come un ottimo cane per le famiglie, forse per via della sua vivacità, ma non bisogna dimenticare che sulle navi, questo piccolo batuffolo dall’aspetto dolce e affettuoso si occupava in realtà di catturare i topi che provavano a rubare le provviste. La motivazione affiliativa e quella epimeletica, quindi, si abbinano con quella predatoria e cinestesica, facendo di lui un cane molto attivo, che ama l’avventura e guarda il mondo che lo circonda convinto di essere un condottiero. Se volete vivere con lui, quindi, siate pronti a trascorrere insieme pomeriggi sereni, ma preparatevi anche per solcare i mari. Altro che cappottini e collarini glitterati, qui servono soprattutto coraggio, rispetto ed energia.

Origine

Bacino mediterraneo occidentale – Cuba

Standard

N° 250/ 12.01.2009

Gruppo 9: Cani da compagnia

Sezione 1: Bichons e affini

Aspetto 

Il Bichon Havanais è piccolo ma robusto, con un lungo e abbondante mantello soffice. Gli adulti sono alti da 23 a 29 centimetri, ma le femmine tendono ad essere leggermente più piccole dei maschi. Generalmente non superano i 5/6 chili di peso.

Motivazioni

Cinestesica, collaborativa, protettiva, predatoria, epimeletica, affiliativa, comunicativa.

Amante di 

Trascorrere il proprio tempo insieme al suo umano preferito, sentendosi autorizzato a proteggerlo, difenderlo e accompagnarlo in ogni avventura come un coraggioso (ma piccolo) condottiero.

Alimentazione, cura e mantenimento

Il Bichon Havanais è un cane dalla salute piuttosto solida, ciò nonostante potrebbe soffrire di lussazione della rotula, displasia dell'anca e del gomito, atrofia progressiva della retina e cataratta. Non perde pelo, ma il mantello necessita di spazzolate regolari, da effettuare con delicatezza e rispetto.

Origine e storia

L’origine del Bichon Havanais è piuttosto misteriosa e lo conferma lo stesso standard di razza, che lo descrive come un cane di provenienza mediterranea, ma che si è sviluppato a Cuba.

A collegare tra loro tutte e sei le razze di Bichon (categoria a cui appartengono anche i Bichon a poil Frisé, i Maltesi, i Bolognesi, i Coton de Tulear e i Piccoli Cani Leone) è l’origine: vengono considerati tutti cani mediterranei e, più nello specifico, alcuni localizzano la nascita di questa categoria a Malta, altri, invece, suppongono che vada accreditata all’isola croata di Mljet (Meleta, in italiano).

Anche se condividono alcune caratteristiche, come la taglia piccola, parte della storia, il mantello lanoso e la motivazione affiliativa, ci sono alcune differenze importanti tra di loro.

Il Bichon Frisé è la razza più conosciuta tra i Bichon e si distingue per il suo mantello ondulato, il Maltese, invece, è particolarmente indipendente e ostinato. Tra tutti, il Bolognese è forse quello che mostra una personalità più morbida e accogliente, mentre il Piccolo Cane Leone è quasi assente in Italia e, secondo Enci, nel 2021 ne sono stati registrati solo 3. Il Coton de Tulear ha quasi le stesse dimensioni dell’Havanais, ma lo standard di razza riconosce solo il colore bianco con poche e piccole sfumature grigie o rosse.

A rendere unica la storia dell’Havanese, invece, è la sua enorme diffusione nell’Isola caraibica di Cuba, dove, molto probabilmente, è stato importato dai navigatori italiani o dai conquistadores spagnoli.

Lì, potrebbero essere stati incrociati con altre razze locali. Secondo quanto riportato nei diari di bordo delle navi che arrivarono a Cuba all’inizio del XVI secolo, venivano caricati anche piccoli cani capaci di predare i topolini: un grande aiuto per gli umani, quando si affronta una traversata oceanica e il cibo non deve essere sprecato in alcun modo. Questi cani vennero presto accettati ed accolti dalle famiglie cubane e, in poco tempo, si diffusero sull’isola.

Secondo una credenza popolare, l’enorme successo fu dovuto anche all’abitudine, diffusa tra i marinai, di regalare i piccoli Bichon alle famiglie più influenti come dono per venire ammessi nel commercio locale.

Ciò che è certo, però, è che l’Havanese, come viene chiamato in spagnolo, divenne un compagno delle famiglie benestanti e prese il nome di “perrito de la falda”, ovvero “cagnolino della gonna”, perché si nascondeva nelle sottane delle signore.

Divenne talmente popolare che chi lo allevava non lo faceva per trarne guadagno, bensì per donare i cuccioli alle persone della propria cerchia di amicizie.

La rivoluzione cubana degli anni Sessanta, però, rivoluzionò completamente la società sull’isola e obbligò molte persone all’esilio, senza portare con sé i piccoli Bichon Havanais. Il cane veniva considerato un simbolo di borghesia e, quindi, possedere questi piccoli cani da compagnia non era visto di buon occhio.

Questo periodo portò la razza quasi alla scomparsa. Fu Dorothy Goodale, nota allevatrice statunitense, a ricercare le origini del cane e, nel 1974 individuò una famiglia che ne possedeva ancora uno. In seguito ne trovò anche altri, in altre nazioni del Centro America e, così facendo, ottenne le prime cucciolate della razza che conosciamo oggi.

Questo periodo storico, però, portò i Bichon Havanais a soffrire di molte malattie ereditarie causate dall'eccessiva consanguineità. La selezione, inoltre, ha favorito lo sviluppo di personalità più socievoli e discrete rispetto un tempo, quindi questo cane da compagnia è rimasto vivace e avventuroso, ma si è ammorbidito rispetto a quando viveva sulle navi.

L’Havanais non è molto diffuso nel nostro paese. Secondo quanto pubblicato da Enci nel 2021, infatti, sono stati solo 160 i nuovi soggetti registrati. Chiunque sia interessato a convivere con un cane di questa razza, però, può prendere in considerazione l’idea di contattare una rescue che si occupi di cani da compagnia e chiedere di adottare soggetti vittime di abbandoni o maltrattamenti.

Motivazioni (desideri e bisogni)

Bichon Havanais
Wikimedia Commons

Come molti cani da compagnia, il Bichon Havanais, dedica la maggior parte delle attenzioni al comportamento del suo umano, che viene osservato attentamente nel tentativo di riconoscerne le emozioni e i cambi di umore e comportarsi di conseguenza. La sua motivazione protettiva, abbinata a quella affiliativa, potrebbe portarlo a far allontanare gli sconosciuti, le persone che vi agitano e quelle che proprio non vi piacciono.

Quando arriva a fidarsi delle persone che vivono con lui, ama lasciarsi curare, ma questo aspetto non va assolutamente dato per scontato. Siate delicati e coerenti. Se notate che si allontana quando provate a toccargli le zampe, le orecchie o la pancia, non insistete. Potreste effettivamente ottenere ciò che volete senza rischiare la vita, ma non verreste certo visti con simpatia da lui e, molto probabilmente, non arriverebbe a mostrare i lati più straordinari della sua personalità.

Ricordate le barche dei naviganti piene di topi? Lui si, e infatti mantiene una motivazione predatoria stupefacente. Non stupitevi se sa trascorrere ore ad attendere una lucertola davanti a un muretto, magari abbaiando nella direzione in cui ha visto scomparire la coda.

Insomma, nonostante il suo aspetto, esattamente come il cugino Maltese, anche il Bichon Havanais ha un temperamento piuttosto energico e vivace e si sente molto più grande di quello che è, ma merita davvero di poterlo dimostrare. Quando ha la possibilità di esprimersi, è un cane straordinario, diventa affettuoso e gioca volentieri, attirando gli sguardi delle persone abituate a vederlo imbacuccato nei cappottini o appollaiato nei carrelli della spesa. L’errore più grande che si può commettere con lui è sottovalutarlo.

Aspetto fisico

Il Bichon Havanais è un cane di piccola taglia che può raggiungere i 29 centimetri di altezza (le femmine sono leggermente più piccole e generalmente non superano i 27 centimetri) e i 6 chili di peso.

Ha la testa larga, con il cranio leggermente arrotondato e una fronte non molto sporgente. Il muso si restringe progressivamente verso il tartufo, che può essere nero o marrone. Le labbra sono fini e asciutte, mentre le mascelle hanno una dentatura a forbice che, spesso, non presenta i premolari.

Gli occhi sono piuttosto grandi, a forma di mandorla, di color marrone scuro e con un’espressione gentile. Le orecchie sono inserite relativamente alte, cadono lungo le guance formando una piega e sono ricoperte di pelo a lunghe frange. Il collo ha una media lunghezza, mentre la lunghezza del corpo è leggermente superiore all’altezza al garrese, con una linea superiore diritta e leggermente arcuata nella zona dei reni.

Gli arti anteriori sono diritti e paralleli, con una buona struttura ossea e i piedi sono di forma leggermente allungata, piccoli e compatti. Il Bichon Havanais ha un passo sorprendentemente leggero ed elastico, con un movimento molto sciolto degli arti anteriori.

Il mantello presenta un sottopelo lanoso poco sviluppato e un pelo di copertura piuttosto lungo (12-18 centimetri per un cane adulto). La consistenza è soffice e può formare ciocche ricciolute. Il colore del mantello può essere (raramente) completamente bianco puro, fulvo nelle diverse sfumature (ammesse carbonature leggere), nero, color tabacco e bruno rossastro, ma talvolta presenta macchie e focature in tutte le sfumature.

Cura e salute

Immagine

ll Bichon Havanais è generalmente una razza sana e robusta, ma come tutti i cani può essere soggetto ad alcune patologie, come ad esempio la lussazione della rotula, la displasia dell'anca e del gomito, l’atrofia progressiva della retina e la cataratta. Inoltre, è essenziale mantenere il cane in buona salute attraverso una dieta equilibrata, esercizio regolare e le visite veterinarie di routine.

Se si decide di acquistarlo presso un allevamento, è particolarmente importante verificare di affidarsi a un professionista che abbia a cuore la salute dei soggetti ed eviti di riprodurre cani con patologie genetiche legate alla consanguineità.

ll Bichon Havanais non perde il pelo ma, il suo mantello richiede spazzolate regolari per evitare che si formino fastidiosi nodi e bisogna prestare particolare attenzione alla zona intorno agli occhi e alle orecchie, dove il pelo tende a incollarsi e creare grovigli che potrebbero favorire lo sviluppo di dolorose otiti. Ricordate, però, che per spazzolare il cane, bisogna fare in modo che il momento venga vissuto in maniera piacevole da entrambi. Iniziate quindi quando è ancora giovane e provate a spazzolarlo delicatamente, evitando di essere invasivi o rudi.

Non esagerate con la toelettatura perché il pelo funge da termoregolatore e protegge i cani sia dal freddo che dal caldo.

Cosa fare con un Bichon Havanais

Insieme a lui si possono fare molte più cose di quanto si potrebbe immaginare. Ama fare attività di problem solving, provare a trovare da solo le soluzioni, scovare e scavare per individuare gli oggetti e i premietti nascosti.

Provate anche a fargli fare qualche attività olfattiva, in modo che si abitui ad usare il proprio fiuto. Questi semplici giochi lo aiutano a sviluppare abilità importantissime come la riflessività e l’autocontrollo che, per un piccolo cane un po' cacciatore come lui, sono strumenti indispensabili per la vita nel mondo degli umani.

Potete andare nella natura, senza preoccuparvi che si allontani troppo. Un Bichon Havanais che ha l’opportunità di vivere una vita serena, infatti, preferisce guardare il mondo da una prospettiva privilegiata: quella che si ha accanto alla propria base sicura.

Relazione e contesto ideale

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La famiglia ideale di un Bichon Havanais è composta da persone che lo trattano come un vero cane e non come un oggetto “carino e coccoloso” da tenere in soggiorno. Questo destino ingiusto, infatti, potrebbe renderlo irritabile e frustrato.

Molto meglio riconoscegli i talenti e fare in modo che possa sviluppare un’autostima sufficiente per affrontare le esperienze del mondo con serenità. Può convivere con i gatti, a patto che ognuno abbia i propri spazi e che al felino venga concessa la possibilità di allontanarsi verso l’alto, dove il Bichon Havanais non può arrivare.

Per quanto riguarda i bambini, è importante che ogni membro della famiglia riconosca i bisogni in fatto di tempi e spazi e sappia rispettare le richieste altrui. Ricordatevi, inoltre, che le interazioni tra i cani e i più piccoli vanno sempre supervisionate.

Tende a prendersi molto seriamente, quindi il suo pet mate ideale ha il compito di alleggerirlo e prenderlo un po’ in giro. Senza esagerare, però, perché altrimenti se la lega al dito.

Una giornata con un Bichon Havanais

Appena aprite gli occhi lo trovate lì accanto a voi, che dorme beatamente. Quando vi muovete se ne accorge subito e inizia a muovere la coda come una rapidissima elica. Fate colazione, mentre lui si accoccola ai vostri piedi in quella posizione che vi ricorda tanto una piccola palla di pelo. Poi uscite per una passeggiata insieme e, una volta arrivati al parco, lo liberate dal guinzaglio e lo guardate correre felice mentre annusa ogni odore lasciato dai cani passati prima di lui.

In lontananza notate un’altra famiglia che sta arrivando con il suo cane. Il vostro Havanais li guarda un attimo, poi gli abbaia da lontano e, infine, quando gli chiedete di seguirlo in un’altra direzione, vi segue scodinzolando, soddisfatto di aver raggiunto il suo obiettivo: non lasciare invadere i vostri spazi e la vostra passeggiata in solitudine.

Tornati a casa gli date da mangiare e andate al lavoro. Lui prende posto sul vostro cuscino, come sempre e voi gli dedicate qualche momento di coccole prima di uscire dalla porta.

Quando tornate vi sedete per qualche momento sul divano e lui, allegro, vi salta sulle gambe per lasciarsi spazzolare, poi uscite insieme per un’altra passeggiata, ma questa volta andate nel grande cortile che si trova a qualche isolato da casa. Arrivati lì, organizzate qualche divertente ricerca olfattiva e il vostro Havanais si diverte a cercare i premietti nascosti sotto le foglie, intorno alla recinzione e nelle aiuole.

Poi tornate verso casa, perché questa sera avete ospiti. Per fare in modo che non si metta in testa di voler cacciare fuori i vostri amici, scendete con lui qualche minuto prima del loro arrivo e poi, insieme, entrate dalla porta. Mentre voi mangiate, lui guarda gli ospiti con un po’ di diffidenza ma, non appena si siedono sul divano, arriva energico a prendersi qualche carezza da ognuno. Sembra che voglia farsi coccolare, ma voi sapete bene che è la sua strategia per conoscerli e decidere se accoglierli nella lista delle persone che accetta di buon grado, prima di addormentarsi rilassato tra voi, nello spazio più caldo del divano.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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