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15 Agosto 2021
8:30

I due cavalli di Pianosa sfruttati per tirare una carrozza turistica: «Basta schiavitù, vivano liberi»

I due cavalli, una razza nata per trainare grossi carichi, sono utilizzati per tirare una carrozza per turisti che può raggiungere circa una tonnellata di peso con 15 persone a bordo. Il servizio è gestito da Comune ed ente parco, l'associazione Progetto Vegan ha scritto una lettera aperta per chiedere che questa usanza finisca e si usino invece vetture elettriche.

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Basta giri sulla carrozza trainata dai cavalli dell’Isola di Pianosa, soprattutto con il caldo torrido: la richiesta arriva dall’associazione Progetto Vivere Vegan Odv, che ha scritto una lettera aperta per chiedere al Comune di Campo dell’Elba di cessare il servizio della “visita guidata in carrozza” e liberare i cavalli da questa schiavitù.

La lettera è indirizzata al Comune di Campo nell’Elba, all’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, alla Società Cooperativa Pelagos e ad alcuni operatori turistici: «I cavalli che vivono sull’isola di Pianosa sono due cavalli di una razza selezionata per trainare grossi carichi – spiegano dall’associazione Progetto Vivere Vegan – Così, tanto per sfruttare al meglio le loro potenzialità, sono utilizzati per trainare una carrozza per turisti che può raggiungere circa una tonnellata di peso con 15 persone a bordo. In natura i cavalli non nascono con le carrozze attaccate al loro corpo, non nascono per trainare pesi. È una forzatura voluta da noi umani. Non possiamo non ricordarcelo».

L’associazione ha avviato un carteggio con i responsabili di questo servizio, offerto dall’ente parco ai turisti, per chiedere di non continuare adusare i cavalli, di lasciarli liberi dalle briglie e dal carro, e di offrire ai turisti un servizio su navetta elettrica: «Chiediamo che Pianosa dia almeno un segno di rispetto verso gli animali interrompendo la loro schiavitù. Chiediamo ai responsabili del parco e al Comune di guardare avanti e di andare oltre i luoghi comuni che vedono gli animali sempre sottomessi per gli usi più disparati. Pianosa, con tutta la sua bellezza, può dare un esempio di crescita etica».

«Un’isola come Pianosa si può presentare ai turisti con una veste innovativa e urgente, che mostri rispetto per la natura e gli animali con scelte concrete, ad esempio adottando mezzi elettrici per far visitare l’isola anche a chi ha difficoltà a camminare – scrive l'associazione nella lettera – Con la presente siamo quindi a chiedere che i cavalli siano lasciati in libertà controllata sull’isola e non più costretti a trainare la carrozza per i turisti. Far ammirare questi animali liberi sarà un valore aggiunto per il turismo sull’isola».

Carrozze trainate da cavalli, Oipa: «Modifica al Codice della Strada per abolirle»

La battaglia dell’associazione fa il paio con quella che da tempo ormai gli animalisti portano avanti a Roma, chiedendo alla sindaca Virginia Raggi di stoppare le botticelle, le tradizionali carrozze trainate da cavalli, quantomeno nelle ore più calde di giornate da allerta 3. L’Oipa in particolare ha assistito al lungo braccio di ferro tra Campidoglio e vetturini, che ha visto ben tre ordinanze bocciate dal Tar del Lazio e una dal Consiglio di Stato. A oggi i vetturini sono liberi di circolare anche nei giorni di grande caldo.

«Occorre l’emanazione urgente di una nuova ordinanza sindacale che ponga al sicuro la salute dei cavalli delle carrozzelle – ha ribadito Rita Corboli delegata della sezione Oipa di Roma – Far circolare le botticelle in queste giornate torride è un grave rischio per gli animali. Speriamo che la sindaca risponda subito a questa nostra sollecitazione, di certo condivisa dalla stragrande maggioranza dei romani».

L’Oipa ha suggerito di emanare un’ordinanza urgente riproponendo quella già approvata negli anni precedenti, non impugnata dai vetturini, che vietava la circolazione delle carrozzelle nelle giornate con bollino rosso e che prevede la possibilità di far uscire i cavalli dopo le 18 con temperatura inferiore ai 30°.

«Vorremmo tutti i cavalli delle botticelle felicemente in pensione, ma quel che proponiamo ora è una soluzione di compromesso per limitare i rischi per la loro salute, in attesa che la giustizia amministrativa si pronunci sul merito del nuovo Regolamento», conclude la delegata Rita Corboli. L’Oipa ha più volte chiesto a livello generale una riforma del Codice della strada che abolisca i veicoli a trazione animale e che risolva i problemi dei cavalli delle carrozze una volta per sempre in tutta Italia.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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