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23 Marzo 2021
12:07

La storia del cavallo “Magico” e degli animali maltrattati dimenticati dalla giustizia

Quella di Magic è una delle tante storie di animali che hanno subito violenze e maltrattamenti ma che vengono completamente dimenticati dalla giustizia in attesa del processo. Spesso ci vogliono anni per arrivare al dissequestro ma per il cavallo "Magico" sembra essere arrivato il lieto fine: «potrà finalmente aiutare persone che hanno sofferto a loro volta».

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Intervista a Roberta Ravello
Fondatrice e presidentessa di Horse Angels
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Magic è un bellissimo trottatore italiano che, come molti altri cavalli, una volta finita la carriera in ippodromo si è ritrovato in strada ad alimentare suo malgrado il tristissimo e mai debellato fenomeno delle corse clandestine. Fu sequestrato per maltrattamento nel 2011 e da allora è rimasto "parcheggiato" come un oggetto nel limbo della lenta giustizia italiana, senza poter essere affidato in maniera definitiva a nessuno. La sua è solo una delle tante storie di animali sequestrati e poi dimenticati dalla legge italiana per cui, evidentemente, la vita e la dignità di chi ha subito maltrattamenti non costituiscono una priorità.

Fortunatamente dopo ben 10 anni di attesa per un processo che non c'è mai stato la triste storia del cavallo "Magico" sembra avviata verso un insperato lieto fine. Merito di Horse Angels odv, associazione nata nel 2009 che da allora si occupa di tutelare e ricollocare gli equini che hanno subito maltrattamenti in tutta Italia. L'organizzazione ha dato mandato al proprio avvocato per chiedere il dissequestro e la consegna del passaporto per poter passare finalmente all'adozione definitiva.

Kodami ha contattato Roberta Ravello, fondatrice e presidentessa di Horse Angels, che ci ha raccontato la sua storia.

Com'è iniziata la storia travagliata di Magic?

Magic è un cavallo nato nel 2006 e che è stato sequestrato nel lontano 2011 nelle Marche per corse clandestine in strada, che sono ancora oggi molto diffuse in parecchie regioni italiane. Da allora è ancora sotto sequestro. Il processo non c'è mai stato e non è stata mai fissata nemmeno la prima udienza. Poco dopo il sequestro fu affidato a un privato, a cui però fu tolto dopo un anno perché non viveva in condizioni di benessere. A quel punto siamo intervenuti noi per il ricollocamento, in qualità di mediatori, e lo abbiamo riaffidato in provincia di Padova, dove si trova tutt'ora. Purtroppo non esistono fondi per questi animali e lo Stato si affida a terzi per non gravare sulle casse statali, ma non sempre finisce bene e spesso ci si dimentica totalmente di questi animali in attesa delle sentenze o della prescrizione che come sappiamo possono arrivare dopo molti anni. E nel frattempo?

È gia successo, quindi?

È una storia che purtroppo si ripete da anni. Lo stato sequestra gli animali e poi se ne dimentica perché non li considera una priorità. Se poi il processo non si celebra vengono considerati beni di abbandono e affidati ad associazioni riconosciute con Decreto Ministeriale per l'affidamento di animali da sequestro e confisca come la nostra. Ma gli anni passano e in alcuni casi, come appunto questo, non si riesce ad arrivare nemmeno alla prescrizione, presumibilmente per totale dimenticanza. Animali che vengono dopati, portati al limite e che spesso finiscono per essere macellati abusivamente. Non solo è scandaloso che processi per corse clandestine non si celebrino, ma anche che gli animali coinvolti non possano usufruire di un percorso di giustizia più celere. Magic meritava un processo che non ci sarà mai. Qualcosa però sta cambiando.

E cioè? 

Ci sono in parlamento più progetti di legge per modificare l’oramai obsoleta legge 189/04 che disciplina la protezione animale in Italia. Tra le norme da modificare, c'è quella che prevede la cauzione per liberare gli animali domestici dalle sorti processuali e affidarli subito in modo definitivo. Ora gli animali sequestrati vengono affidati ad associazioni o privati, ma rimangono in "giacenza" fino a che lo Stato non pone fine al sequestro tramite dissequestro e restituzione al proprietario, confisca e assegnazione definitiva per tramite delle associazioni riconosciute, oppure per "abbandono" nel caso il processo non parta mai e quindi il reato finisca prescritto (almeno per quelli commessi prima della riforma della prescrizione stessa). Sempre nel caso di abbandono, poiché lo stato non può lasciare per strada un animale vivo, né portarlo alla rottamazione come se si trattasse di merce, l'animale può essere dato a terzi per tramite delle associazioni animaliste che ne facciano domanda, come è appunto ora il caso di Magic, che non è il primo che ci capita per cavalli per i quali il processo non si è mai celebrato.

Cosa succederà adesso e quale sarà il destino di Magic?

Abbiamo dato mandato ad un legale per chiedere al tribunale di competenza la chiusura del fascicolo e il dissequestro dell'animale, e speriamo di chiudere il tutto entro un mese per poi procedere finalmente all'affido definitivo. Resterà sempre in provincia di Padova, ma sarà affidato a un centro che pratica pet therapy con persone in stato di fragilità o che hanno subito violenze. Sarà una storia a lieto fine per un animale con un passato tragico, che ha superato, e che potrà ora aiutare persone che hanno sofferto a loro volta.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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