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11 Luglio 2023
16:53

A Palermo le carrozze trainate da cavalli continuano a lavorare anche con 37 gradi

Stop alle carrozze trainate da cavalli a Palermo, ma solo per due ore e mezza nei giorni in cui le temperature siano pari o superiori a 37. L'ordinanza sembra voler tutelare il benessere degli animali mentre invece punta ad assicura la libertà di circolazione dei vetturini.

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carrozze palermo

Stop alle carrozze trainate da cavalli a Palermo, ma solo per due ore e mezza nei giorni in cui le temperature siano pari o superiori a 37. Lo stabilisce l'ordinanza appena firmata dal sindaco Roberto Lagalla. Che in teoria dovrebbe «tutelare le condizioni di benessere e salute degli equidi», ma che in concreto assicura la libertà di circolazione dei vetturini.

Nello specifico, l'ordinanza stabilisce che fino al 30 settembre «l'attività lavorativa degli equidi non potrà eccedere le 8 ore quotidiane» e che le carrozze dovranno fermarsi nei giorni in cui le temperature arrivino a 37 gradi, ma limitatamente alla fascia oraria che va dalle 13.00 alle 15.30. Soltanto in caso di allerta meteo il divieto di circolazione è esteso nella fascia oraria che va dalle ore 12.30 alle 16.

Contattata da Kodami, la consigliera comunale Mariangela di Gangi spiega: «Riscontriamo ancora una volta l'assenza di sensibilità per le tematiche che riguardano il benessere degli animali da parte di questa amministrazione. Questo provvedimento non è stato firmato pensando a benessere dei cavalli, ma allo scopo di privilegiare altri interessi».

Più che un provvedimento per salvaguardare gli animali, si configura quindi come uno strumento per rendere il più libera possibile la circolazione delle carrozze. I mesi più caldi dell'anno coincidono a Palermo con l'arrivo dei turisti, spesso attratti dalle numerosissime carrozze del centro storico. La promessa dei vetturini è quella di fare un viaggio nel tempo lungo le vie della città dove riposa l'imperatore Federico II, ma nella realtà dei fatto si sfrutta un animale, assoggettato a una vera e propria «attività lavorativa», in condizioni incompatibili con il suo benessere.

I cavalli accompagnano l'essere umano nelle attività quotidiane da sempre, come abbiamo potuto constatare visitando gli scavi del Parco archeologico di Pompei, dove si trovano numerosi resti di cavalli rinvenuti nelle stalle delle domus.

Questa prossimità però non rende il cavallo un attrezzo. Si tratta di un essere vivente e senziente che, se esposto a condizioni insostenibili, rischia di morire per il capriccio dei turisti e per il tornaconto di una categoria professionale.

Altre amministrazioni, per tutelare la salute di questi animali hanno scelto di limitare in maniera maggiormente incisiva la circolazione delle carrozze. Ad esempio, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha stabilito il divieto nel caso in cui la temperatura sia superiore ai 35 gradi, e dalle 11 alle 18 nelle giornate con forti ondate di calore caratterizzate da livelli di rischio 2 e 3.

Similmente, anche l'ex primo cittadino di Palermo, Leoluca Orlando, in carica fino al 2021, aveva stabilito nei mesi estivi il divieto assoluto di circolazione quando le temperatura superavano i 35 gradi. Con l'avvento dell'amministrazione di centrodestra di Lagalla, invece già nel 2022 la circolazione delle carrozze era stata estesa anche alle giornate in cui la colonnina di mercurio sfiora i 40 gradi.

«Prima – aggiunge la consigliera Di Gangi – la circolazione veniva sospesa a 35 gradi, ed erano comunque troppi per animali sensibili al calore come i cavalli. Con l'ordinanza di Lagalla il problema non viene quindi risolto come si vorrebbe fare credere, ma addirittura peggiorato rispetto al passato».

L'ordinanza firmata da Lagalla a Palermo stabilisce una serie di per alleviare le sofferenze degli animali: il carico trainato non potrà eccedere il doppio del peso del cavallo compreso di carrozza, passeggeri e conduttore; a bordo delle carrozze deve sempre esserci una scorta non inferiore ai 10 litri di acqua; dovranno essere previsti tempi di sosta in aree a uso esclusivo e con una copertura sufficiente a proteggere gli animali dal sole o dagli eventi atmosferici. Tuttavia, si tratta di magre consolazioni per animali che soprattutto nei mesi più caldi vengono spinti al loro limite per il semplice divertimento dei turisti.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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