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Cosa significa quando il cane ti guarda a lungo?

Quando il tuo cane ti guarda a lungo potrebbe voler esprimere affetto, chiedere attenzioni, ma anche al contrario spazio e distanza. La risposta a questa domanda può variare in base al contesto, alla personalità del cane e alla sua relazione con la persona osservata.

20 Ottobre 2023
9:00
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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Cosa significa realmente quando il tuo cane ti guarda a lungo? La risposta a questa domanda può variare in base a diversi fattori come il contesto, la personalità del cane e la sua relazione con la persona osservata. Potrebbe voler esprimere affetto verso il suo umano di riferimento, chiedere attenzioni, ma anche al contrario spazio e distanza.

L'osservazione dei cani ha rivelato che la comunicazione non verbale rappresenta una parte fondamentale della loro interazione con gli esseri umani e gli altri animali. E un aspetto interessante di questa comunicazione è lo sguardo, soprattutto quando prolungato, che un cane può rivolgere al suo compagno umano o ad altre persone. Quello che emerge comunque da alcune ricerche è che questo tipo di comportamento si sia radicato nei cani grazie alla lunga convivenza con la nostra specie. Quindi, fatte alcune eccezioni in particolari situazioni, pare essere un comportamento che riservano soprattutto a noi umani. Proviamo ad esplorare insieme i possibili significati di questo comportamento.

Espressione di affetto

Il contatto visivo prolungato può essere un segno di affetto e fiducia. I cani che hanno una relazione positiva con le persone tendono a mantenere il contatto visivo più a lungo. Questo comportamento è stato associato alla liberazione di ossitocina, un ormone legato all'attaccamento e all'affetto, sia nel cane che nell'essere umano.

L'ossitocina, spesso chiamata "l'ormone dell'amore", è centrale nel rafforzare il legame tra cani e esseri umani, soprattutto durante lo scambio di sguardi prolungati. Gli studi hanno rivelato che, quando un cane e un essere umano si guardano negli occhi, i livelli di ossitocina aumentano in entrambi, creando un legame i cui effetti sono simili a quello tra una madre e il proprio figlio.

Uno studio condotto dall'Azabu University in Giappone e pubblicato su Scienc ha approfondito questo fenomeno. Durante la ricerca, gli scienziati hanno osservato l'interazione tra 30 cani e i loro rispettivi compagni umani per 30 minuti. Le interazioni comprendevano carezze, coccole, parole e sguardi, e gli scienziati annotavano i comportamenti e la loro durata. Alla fine del periodo di osservazione, è stato misurato il livello di ossitocina nell'urina degli animali e dei proprietari.

Hanno così scoperto che le coppie che avevano passato molto tempo a guardarsi negli occhi avevano liberato "l'ormone dell'amore" in grande quantità, mentre nelle coppie che avevano condiviso meno sguardi la quantità di ossitocina era rimasta praticamente invariata. In sintesi, più è prolungato il contatto visivo tra uomo e cane, più il livello di ossitocina aumenta in entrambi, rinforzando la sintonia tra i due.

A fronte di tutto questo forse possiamo mettere in dubbio la pratica di fissare il cane per “fargli abbassare lo sguardo” così capisce chi comanda, o quanto meno varrebbe la pena di provare a valutare la qualità del rapporto con il nostro cane, su come vogliamo che sia, su quello che crediamo debba essere. Lasciamo a voi di rilevare la differenza che c'è, del resto, tra il guardarsi negli occhi, il fissarsi e l’avere uno sguardo minaccioso… c'è una bella differenza, no?

Attenzione e attesa di istruzioni

Un cane potrebbe guardarvi a lungo se sta cercando la vostra attenzione o aspetta istruzioni. Questo è particolarmente vero per i cani con una forte motivazione collaborativa che sono stati abituati a sessioni di training in cui lo sguardo sul conduttore è stato enfatizzato. Ma non solo in quel caso, ovviamente.

Un cane potrebbe essere cresciuto in un contesto in cui questo comportamento viene premiato spesso dalle azioni conseguenti dei membri umani della famiglia, oppure essere un individuo che viene coinvolto di frequente nelle attività umane, e qui sin intende sia nel caso di attività lavorative o sportive, ma anche al di fuori di questi contesti, nel quotidiano.

Un fattore importante in questo caso è soprattutto l’abitudine e il tempo condiviso nella concertazione tra cane e uomo. Uno sguardo prolungato potrebbe anche essere carico di tensione, per esempio quando il cane ci fissa perché attende il verificarsi di un evento, di un cenno, di un segnale di via libera, insomma di qualcosa che si aspetta e che desidera, per esempio quando aspetta il nostro consenso per uscire dalla porta di casa o per scendere dall’automobile una volta arrivati a destinazione, eccetera.

Richiesta di risorse

Lo sguardo prolungato può anche essere una richiesta silenziosa di risorse come cibo, gioco o accesso a determinate aree, come appena detto poco sopra. I cani sono molto attenti ai segnali umani e possono usarli per comunicare le loro necessità o desideri.

Rilevamento di emozioni

I cani sono incredibilmente sensibili alle emozioni umane e possono guardarci a lungo per leggere le nostre espressioni facciali e comprendere il nostro stato emotivo. Questa capacità di leggere ed empatizzare con le emozioni umane è stata sviluppata attraverso millenni di convivenza e cooperazione. Su questo tema vi sono diversi studi scientifici, ne citiamo uno per chi volesse approfondire: nel 2018, la rivista Learning & Behavior ha pubbliato un articolo su uno studio in cui si evidenzia che i cani reagiscono alle espressioni facciali umane che trasmettono emozioni di base come rabbia, paura, felicità, tristezza, sorpresa e disgusto.

In questo studio, è stato osservato che i cani mostravano cambiamenti nello sguardo e nella frequenza cardiaca in risposta a queste espressioni emozionali. Questa dote, se unita alle grandi potenzialità olfattive, rendono i cani molto bravi nel leggere il nostro stato emotivo soprattutto quando tra noi vi è un legame affettivo. Abilità che si deve essere sviluppata nei millenni di convivenza dimostrandosi adattativa favorendo quegli individui che meglio sapevano interpretare il nostro stato e agire di conseguenza in modo appropriato.

Preoccupazione o ansia

Un cane che mostra segni di ansia o stress potrebbe fissare il suo compagno umano per un periodo prolungato. Questo comportamento può essere un modo per cercare conforto o rassicurazione in situazioni difficili. Spesso i cani si rivolgono a noi di fronte ad una situazione problematica con lo sguardo, alle volte anche solo per essere confortati. Ciò si lega a quanto detto prima per quanto concerne il rilascio di ossitocina che ha anche la funzione di lenire, per l’appunto, stati d’ansia e stress.

Molte persone sperimentano questo atteggiamento in situazioni come, per esempio, l’attesa nella sala d’aspetto di un ambulatorio veterinario, quando il cane cerca di comunicarci tutta la sua frustrazione e il suo disagio nel trovarsi lì.

Indagare su novità o cambiamenti

I cani sono creature curiose e se notano qualcosa di nuovo o diverso nel loro ambiente, potrebbero guardarvi a lungo mentre cercano di capire la situazione. Il loro sguardo potrebbe essere un modo per cercare conferma o chiarimenti da parte vostra. Oppure il cambiamento che il cane rileva è proprio su di noi, sul nostro volto, magari per un evidente cambio di pettinatura o per la scomparsa, per esempio, della folta barba che avevamo sempre portato.

In taluni casi, con soggetti molto sensibili, il cane potrebbe rilevare nel nostro volto qualcosa di diverso se stiamo poco bene o siamo ammalati, alle volta addirittura anticipando qualcosa di cui noi non siamo ancora consapevoli. Certo, in questi casi è particolarmente difficile comprendere se sia la vista o l’olfatto a dirigere i giochi della percezione del cane, ma spesso si tratta dell'insieme di più fattori.

Minaccia

Infine, un cane potrebbe anche fissare a lungo una persona in modo assertivo e minaccioso. L’espressione e l’intensità del comportamento possono dipendere dalla situazione e da molti altri fattori. Generalmente in questi casi il cane sta intimando di allontanarsi, magari da una risorsa che lui si vede contesa, o da un luogo che intende proteggere da una possibile invasione. Insomma, chiede spazio e distanza.

Qui conta molto il tipo di relazione che intercorre tra il cane e la persona in esame. Certamente la postura del cane, il linguaggio generale del corpo, vanno letti insieme con l’intensità dello sguardo e dell’espressione del volto. Confidiamo nel fatto che i più riescano a discriminare bene uno sguardo prolungato affettuoso da uno minaccioso, ma alle volte a fronte di quanto un cane stia comunicando le convinzioni o le aspettative di una persona potrebbero confondergli il giudizio e fatalmente fargli mal interpretare la situazione e la comunicazione del cane (un cane può essere molto minaccioso anche senza ringhiare). Per evitare situazioni spiacevoli sia per noi che per i nostri cani suggeriamo, se presi dai dubbi, di consultare un esperto in materia per un parere professionale in merito.

Interpretare lo sguardo di un cane richiede una buona comprensione del contesto, della personalità del cane, del suo stato nel "qui e ora" e della relazione tra il cane e chi viene osservato. È essenziale osservare altri segnali comportamentali e contestuali per ottenere una comprensione più precisa di ciò che il cane potrebbe cercare di comunicare. Attraverso l'osservazione attenta e l'interpretazione informata, possiamo costruire una comunicazione più efficace e arricchire la nostra relazione con i nostri compagni a quattro zampe.

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Luca Spennacchio
Istruttore cinofilo CZ
Ho iniziato come volontario in un canile all’età di 13 anni. Ho studiato i principi dell’approccio cognitivo zooantropologico nel 2002; sono docente presso diverse scuole di formazione e master universitari. Sono autore di diversi saggi.
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