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1 Ottobre 2023
9:00

Come capire se il cane mangia abbastanza?

Non è sempre facile capire se il nostro cane ha mangiato abbastanza, se è sazio o se mangia troppo poco. Vediamo come calcolare in modo specifico le dosi giornaliere di cibo.

Membro del comitato scientifico di Kodami
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La maggior parte dei cani ha un ottimo appetito e dei gusti abbastanza ampi, quindi è difficile che ci si debba chiedere se stanno mangiando abbastanza. Tuttavia, può accadere che il nostro cane non rientri in questa maggioranza, magari perché ha dei gusti difficili, perché è malato e il suo appetito è calato, oppure perché è "disappetente", ovvero salta un pasto ogni tanto (spesso quello del mattino).

Per trovare una soluzione, cominciamo a distinguere fra quantità e qualità dell’alimentazione. Infatti, il cane potrebbe raggiungere il corretto ammontare di calorie, o persino ingrassare, soffrire di carenza di nutrienti, ovvero avere un difetto di qualità dell’alimento.

Per quel che riguarda l’aspetto qualitativo, in generale il consiglio è scegliere un alimento definito in etichetta come “alimento completo”. Se invece il cane è alimentato con dieta casalinga o BARF, l’unico modo di essere certi della completezza nutrizionale è affidarsi ad un bravo medico veterinario esperto in nutrizione (ricordate che sul sito della FNOVI è presente una lista consultabile degli esperti italiani). Le analisi ematologiche invece non sono in generale adatte per la valutazione della qualità della dieta, in quanto individuano solo situazioni già patologiche.

Approfondiamo invece a seguire il discorso quantità, per rispondere alla nostra domanda iniziale.

Come capire se il cane è sazio?

La risposta a questa domanda è complessa, perché è legata alla fisiologia e alla storia ancestrale del cane. Il lupo grigio infatti, antenato comune dei nostri cani moderni, aveva un'enorme capacità di aumentare il volume gastrico ovvero, tradotto, di mangiare “fino a scoppiare”. Il lupo mangia quando l’alimento è disponibile, nella quantità maggiore possibile e non presenta, al contrario nostro ad esempio, un meccanismo di attivazione del senso di sazietà legato alla distensione gastrica.

Questo semplice fatto fisiologico fa sì che il cane, nella maggior parte dei casi, non smetta di mangiare quando raggiunge la sua dose di alimento adatta al pasto. Ancora di più se il cibo è di suo particolare gradimento, potrebbe continuare a chiedere con insistenza altro cibo, anche quando ha terminato.

Se poi il cane appartiene a razze come gli Akita Inu, Shiba Inu, Cane Pastore Abruzzese Maremmano, Maltesi, Barboncini e altri cani specialmente di taglia piccola, potrebbe smettere di mangiare ben prima di aver raggiunto la dose di alimento corretta. In alcuni casi, recuperano ai pasti successivi, in altre invece no.

Per questo, il miglior metodo per capire è controllare il suo peso.

Come capire se il cane mangia troppo poco?

Come abbiamo visto, nel cane i segnali di sazietà sono spesso pochi o nulli. Al contrario, cani malati o con appetito altalenante, potrebbero smettere di mangiare prima di essere effettivamente arrivati alla corretta quantità di alimento. Il metodo migliore quindi rimane il monitoraggio del peso. Vediamo qualche trucco al riguardo.

Prima di tutto, partiamo dal peso forma: aiutatevi con le tabelle della WSAVA riguardo il BCS (Body Condition Score) e chiedete eventualmente supporto al vostro medico veterinario nutrizionista, per stimare il peso forma del vostro cane. Se questo peso è maggiore rispetto al suo peso attuale (ovvero se ha un BCS con punteggio da 4 in giù), vuol dire che sta mangiando meno di quanto dovrebbe.

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in foto: Provided courtesy of the World Small Animal Veterinary Association (WSAVA). Available at the WSAVA Global Nutrition Committee Nutritional Toolkit

In generale consiglio di tenere un diario del peso, annotando semplicemente sul calendario o su un'agendina i monitoraggi, che dovrebbero essere non meno di 4 l’anno per un cane adulto. Nel caso di un cucciolo invece è importante pesarli ogni settimana per i primi 3 mesi, per poi passare a pesate mensili. Tenere nota e osservare quanto accade aiuterà voi ed eventualmente il medico veterinario che vi segue a capire l’evoluzione della situazione.

Il secondo punto da tenere monitorato è la quantità di cibo che assume. Per questo è sempre molto importante pesare le quantità, anche quando il cane non ha problemi a rimanere in forma. Se infatti le quantità fossero eccessive e non prendesse peso, questa sarebbe un’indicazione importante di una possibile malattia da indagare.

Come capire quanto dare da mangiare al cane

Per capire quanto dare da mangiare al nostro cane, vi devo spiegare qualche piccola formula matematica e soprattutto parlarvi di quali sono i fattori che influenzano il metabolismo in modo più importante. Partiamo da questi:

  • Peso forma: come abbiamo visto prima, il nostro punto fermo deve essere il peso forma, che potrebbe non coincidere con il peso attuale. Se ad esempio il cane ha un BCS pari a 4 e pesa 30kg, possiamo stimare un peso forma di circa 33kg. In generale, per ogni punto di BCS possiamo/dobbiamo aggiungere una percentuale di peso del 10-20% (stessa cosa, ma al contrario, se fosse sovrappeso).
  • Taglia: un cane di taglia piccola brucia in generale, per unità di peso, più di un cane di taglia grande. Vi faccio degli esempi concreti: un cane con peso forma stimato di 5kg, avrà un fabbisogno energetico giornaliero stimato di 470kcal al giorno, mentre un cane “identico” sotto tutti gli altri aspetti, ma di peso forma pari a 20kg, sarà di 1000-1100kcal, non di 1880kcal come ci aspetteremo (ovvero quattro volte maggiore di quello di 5kg). Le calorie quindi e il peso non crescono in modo lineare.
  • Età: l’età ovviamente influenza molto le calorie necessarie. I cuccioli in generale possono bruciare anche più del doppio di un cane adulto dello stesso peso, mentre cani anziani in generale hanno necessità minori (non sempre vero).
  • Razza: alcune razze bruciano meno del normale (es. Labrador, Golden Retriever, Akita Inu, Shiba Inu), mentre altre bruciano di più (tutti i levrieri, Boxer, Pastori di Weimar).
  • Sterilizzazione o meno: cani che non sono stati sterilizzati, mantengono nel tempo un normale metabolismo, mentre in caso di castrazione del maschio si perde circa un 10% delle calorie giornaliere. Nel caso di sterilizzazione della femmina arriviamo facilmente anche al 30% meno di calorie.
  • Attività fisica: come per noi, ovviamente anche nel loro caso influenza molto il metabolismo, non solo in termini di quantità di calorie bruciate, ma anche di stato muscolare e quindi di metabolismo generale. Per un cane l’attività fisica considerata corretta per un normale mantenimento della fisiologia muscolare è pari a 1-3 ore al giorno (sciolti o camminata veloce).

Messi assieme tutti questi fattori ci danno la stima di quanto effettivamente il nostro cane dovrebbe mangiare. La formula da utilizzare e da cui iniziare per la stima è la seguente:

  • 140 x peso forma elevato alla 0,75 per cani di taglia piccola
  • 120 x peso forma elevato alla 0,75 per cani di taglia media
  • Da 90 a 110 x peso forma elevato alla  0,75 per cani di taglia grande

Una volta eseguito questo primo conteggio, dovrete aggiungere o togliere secondo quanto vi ho indicato sopra. Una volta eseguita una prima stima, dovrete controllare sul sacco delle crocchette la quantità di calorie e scoprire quindi quante darne.

Troppo complicato? Se la matematica vi spaventa, un metodo molto più semplice, seppure spannometrico è: se il vostro cane non prende peso o rimane sotto peso, aumentate le quantità. E parlatene con il medico veterinario. Ancora meglio se è un medico veterinario esperto in nutrizione, in questo modo saprà come fare i conti in modo preciso.

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Maria Mayer
Veterinaria esperta in nutrizione del cane e del gatto
Sono laureata in Medicina Veterinaria ed ho conseguito un dottorato di ricerca riguardo l’utilizzo delle medicine non convenzionali negli allevamenti biologici. Il mio percorso di studi comprende, fra l’altro, un Master di II livello in Nutrizione del Cane e del Gatto e un secondi in PNEI e Scienze dalla Cura Integrata.
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