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scheda razza
2 Dicembre 2023
12:00

Il Cane da Pastore Catalano, conduttore e guardiano dei Pirenei orientali

  • Origine: Spagna
  • Standard: gruppo 1 - Cani da pastore e Bovari (escluso i Bovari Svizzeri) - Sezione 1 Cani da Pastore
  • Taglia: Media
  • Altezza: 45-55 centimetri
  • Peso: 17-18 chili
  • Pelo: lungo, liscio e un poco ondulato.
  • Vita media: 13 anni
18 condivisioni
Membro del comitato scientifico di Kodami
Immagine
wikimedia commons

Il Cane da Pastore Catalano, anche noto con il nome di "Gos d'Atura" o Perro Pastor Catalàn, è una razza originaria delle regioni Nord orientali della Spagna, al confine con la Francia, dove da secoli accompagna i pastori nella conduzione e nella guardia delle greggi.

socialità

  • Rapporto con la famiglia umana3
  • Rapporto con altri umani1
  • Rapporto con altri cani2
  • Rapporto con altri animali in casa2

attività

  • Attività fisica3
  • Giocosità1
  • Ricerca1
  • Riporto2
  • Guardia3

adattabilità

  • Vita in città1
  • Adatto come primo cane1
  • Adattabilità ai viaggi2
  • Tolleranza alle temperature calde2
  • Tolleranza alle temperature fredde3

cure e salute

  • Cura del pelo2
  • Predisposizione alle malattie1
  • Attenzione all'alimentazione1

motivazioni

  • Epimeletica1
  • Affiliativa3
  • Comunicativa3
  • Et epimeletica1
  • Somestesica1
  • Sociale0
  • Protettiva3
  • Territoriale3
  • Possessiva3
  • Competitiva1
  • Perlustrativa0
  • Predatoria2
  • Sillegica1
  • Esplorativa1
  • Di ricerca1
  • Cinestesica3
  • Collaborativa3
Che cosa sono le motivazioni?Scopri tutti i desideri e i bisogni dei cani

Per lungo tempo è stato selezionato da loro, che prediligevano i cani capaci di resistere alle intemperie e alle lunghe giornate sui pascoli scoscesi dei Pirenei. Ha senza dubbio origini comuni con il Cane da Pastore Bergamasco, arrivato sulla Penisola Iberica con le legioni romane, che lo portavano con sé come guardiano delle greggi durante le campagne militari e la colonizzazione delle province occidentali.

Al giorno d'oggi il suo aspetto unico e simpatico potrebbe far pensare che sia "semplicemente" un cane da compagnia, ma quando lo si accoglie in famiglia non bisogna sottovalutare le sue passioni, che sono ancora quelle dell'impavido pastore che trascorre le sue giornate sui pascoli.

Origine

Spagna

Standard

N° 87 / 13.09.2004

Gruppo 1 Cani da pastore e Bovari (escluso i Bovari Svizzeri)
Sezione 1 Cani da Pastore

Aspetto 

Cane di taglia media, mantello lungo, liscio e poco ondulato. I Maschi raggiungono i 47-55 cm e 18 chili, mentre le femmine arrivano a 45-53 cm e 16/17 chili.

Motivazioni

Affiliativa, possessiva, territoriale, comunicativa, collaborativa, predatoria, cinestesica, protettiva e competitiva

Amante di 

Collaborare con i suoi umani e proteggerli dalle insidie

Salute, cura e mantenimento

Cane estremamente robusto, capace di resistere alle intemperie. La selezione, infatti, è avvenuta per mano dei pastori e degli allevatori, che per lungo tempo hanno prediletto le caratteristiche adatte a svolgere il lavoro del guardiano e del conduttore, piuttosto che gli aspetti estetici.

Come molte razze di taglia medio/grande, potrebbe soffrire di displasia dell'anca e del gomito.

Per quanto riguarda la muta, è bene sapere che avviene in due tempi: prima cambia il pelo nella metà anteriore del corpo, poi nella parte posteriore.

Origine e storia 

Fin dagli albori della sua storia, veniva chiamato Gos d'Atura o Gos da Tura e questi sono i primi nomi che vennero riportati sul Libro delle Origini Spagnolo in cui questo cane viene descritto per la prima volta nel 1914. Nacque però molto tempo prima e per un lungo periodo visse separato dalle altre razze, perché le sue zone erano estremamente isolate e scoscese. Per questo motivo l'aspetto del Pastore Catalano è molto diverso rispetto a quello degli altri cani da pastore spagnoli, come ad esempio il Mastino dei Pirenei.

Secondo gli esperti della razza i primi individui simili all'odierno Cane da Pastore Catalano arrivarono sulla Penisola Iberica con i Romani, che portavano con sé i propri cani abituati a svolgere sia il ruolo dei conduttori, durante i lunghissimi spostamenti, sia quello dei guardiani, quando ci si fermava per le campagne, oppure si colonizzava un nuovo territorio.

Queste abilità hanno fatto del Gos d'Atura un cane capace di resistere alle grandi variazioni di temperatura e sufficientemente sicuro di sé da sorvegliare i pascoli anche in autonomia. Gli allevatori sono stati quindi a lungo estremamente gelosi del proprio operato e, quando arrivò l'epoca del riconoscimento ufficiale della razza, fu difficile dare forma a uno standard: nessuno voleva allontanarsi dai propri cani o cedere i cuccioli per destinarli alla selezione. I Gos d'Atura erano davvero considerati abilissimi nelle loro mansioni e capaci di superare il ruolo degli ausiliari e sostituire gli allevatori nella sorveglianza.

A partire dal Novecento il Cane da Pastore Catalano si diffuse anche nella zona di Girona, più vicina alla costa, ma appariva ancora molto raramente nelle mostre canine, perché i pastori non perdevano certo tempo per andare ai concorsi.

Un appassionato della razza di nome Angel Jorba Miserachs riuscì finalmente nell'impresa di acquistarne qualche individuo attraverso un pastore che li voleva cedere e provò a esportarli anche altrove. Fu così che la Real Sociedad Canina della Catalogna poté compilare il primo standard ufficiale.

I due cani che vengono considerati "padri della razza", un maschio e una femmina di nome Tac e Iris vennero mostrati in un'esposizione a Barcellona nel 1931, ma da quel giorno si sono perse le loro tracce e non se ne è mai più saputo nulla.

Al giorno d'oggi in Italia sono molto rari e nel resto d'Europa vengono talvolta adottati anche come cani da compagnia, ma restano ancora molto attivi e vivaci e bisogna perciò adottarli solo dopo una profonda riflessione. Se però credete che possa essere davvero il cane giusto per voi, potete rivolgervi a un'associazione rescue, che si occupi di recuperare cani da pastore vittime di maltrattamenti e abbandoni per trovare loro una nuova famiglia.

Motivazioni (desideri e bisogni) 

Immagine

Il Cane da Pastore Catalano è, in un certo senso, un'ottima sintesi tra i cani da conduzione e i grandi guardiani. Nel suo ampio mondo motivazionale, ovvero quello che riguarda i suoi desideri e i suoi bisogni, troviamo le motivazioni necessarie per essere efficace nello spostare le greggi, quindi quella comunicativa (per farsi comprendere con sguardi e posture) cinestesica (per tollerare le lunghe ore di lavoro), quella collaborativa (per accettare con piacere le richieste dei propri umani), quella predatoria (che lo porta ad essere abile nell'inseguimento, pur senza avere il desiderio di acciuffare le pecore, come farebbero invece i cani da caccia).

Allo stesso tempo, però, ha anche ottime doti da guardiano, perché nelle zone montane della Catalogna ha svolto anche questo importantissimo compito e quindi non si tira indietro dal proteggere ciò che ritiene sotto la sua responsabilità, siano essi membri del gregge o della famiglia, ma anche giardini, spazi domestici e pascoli.

Ama collaborare e sentirsi parte attiva del suo gruppo di riferimento e, infatti, è anche fortemente affiliativo e, senza una famiglia con cui condividere lo spazio e il tempo, si sente vuoto.

Come tutti i cani dotati di molti talenti, anche il Pastore Catalano ha bisogno di vivere una vita ricca di esperienze, per evitare di dover andare incontro a una forte frustrazione, che manifesta probabilmente con comportamenti di disagio.

Aspetto Fisico

Il cane da pastore catalano è di taglia media e ha un aspetto robusto ma agile. I maschi raggiungono i 47-55 cm, mentre le femmine 45-53 cm. Il peso si aggira intorno ai 17/18 chili per entrambi i sessi.

Il muso è diritto e corto, con tartufo nero e occhi particolarmente espressivi di colore ambra scuro. Le orecchie sono triangolari e ricoperte da un pelo piuttosto lungo. Il collo è muscoloso e il corpo è leggermente allungato, con la groppa particolarmente solida. La coda può essere più o meno lunga, ma è sempre ricoperta di abbondante pelo.

Gli arti sono forti e asciutti e gli conferiscono un'andatura agile, soprattutto al trotto. Il mantello è lungo, liscio e leggermente ondulato, con sottopelo abbondante e ruvido, in particolare su tutto il terzo posteriore. Il colore del pelo, visto da lontano, appare monocolore, ma da vicino mostra un mix di tonalità fulve, brune, grigie, bianche e nere. Sulla testa presenta ciuffi più lunghi su barba, baffi e sopracciglia, che però lasciano intravedere gli occhi.

Sebbene alcuni sostengano che esistano due varianti di questa razza, contraddistinte da differenti lunghezze del mantello, nello standard ufficiale non viene fatto accenno ad alcuna tipologia di Pastore Catalano a pelo corto.

Cura e salute

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Il Cane da Pastore Catalano è una razza piuttosto robusta, solida e sana. Questo aspetto contraddistingue molte razze di cani selezionate nei secoli per accompagnare gli esseri umani nelle attività lavorative. La scelta dei soggetti riproduttori, infatti, si basata sull'effettiva abilità nella pastorizia e non su canoni estetici. Ciò nonostante, come molte altre razze, potrebbe soffrire di displasia dell'anca e del gomito.

Il suo fitto mantello ondulato e fitto lo protegge dal freddo, dal caldo e dalle insidie del sottobosco, ma è importante procurarsi un antiparassitario adeguato all'ambiente in cui si vive, perché è un cane che ama trascorrere il tempo all'aria aperta.

Il Gos d'Atura è un cane vivace, che ha bisogno di muoversi e rischia di vivere un forte disagio se obbligato a una vita monotona e sedentaria.

La dieta deve essere equilibrata e adeguata al movimento svolto durante il giorno.

Cosa fare con un Cane da Pastore Catalano

La cosa che ama di più al mondo, anche se può sembrare banale, è fare il pastore: controllare le greggi, guardarle muoversi e indirizzarle insieme ai suoi umani di riferimento, che sono abili comunicatori, presenti e coerenti. Prima di adottarlo, quindi, bisogna chiedersi con enorme sincerità se la propria vita è davvero adatta al Cane da Pastore Catalano. Se avete un allevamento, probabilmente questo è il cane giusto per la vostra famiglia, fatta anche di greggi e lunghi pomeriggi nella natura, ma se invece vivete in città e amate la vita mondana, forse è meglio ripensarci.

Questo non significa che non possa vivere in famiglia, ma piuttosto che la routine della frenetica vita di tutti i giorni, tra appartamento, lavoro e brevi passeggiate potrebbe stargli stretta.

Con lui però potete andare nella natura, guardarvi intorno in tranquillità, passeggiare e fermarvi ad ammirare il paesaggio, sicuri che non potrà accadervi nulla.

Non pensiate però che il Catalano sia solo un guardiano, perché in realtà ha bisogno di sentirsi realmente attivo nella famiglia e per renderlo felice, dovrete quindi anche prendervi il tempo di fargli vedere ciò che c'è al di fuori del recinto e dall'ambiente circostante.

Tutte le attività che farà al di fuori degli interessi classici del cane da pastore, lo aiuteranno a sviluppare una personalità più equilibrata e non ossessionata dal controllo. Quindi sbizzarritevi con giochi semplici e leggeri, che lo portino a vivere con meno serietà le sue giornate: durante le passeggiate fatelo cercare qualche oggetto, chiedetegli di portarvi la legna per il caminetto, fatevi accompagnare in giardino quando curate l'orto. Insomma, permettetegli di essere un amico con cui condividete le semplici attività quotidiane.

Relazione e contesto ideale

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Chi vive con lui è bene che sappia che non ama il frastuono della città e gli ambienti pieni di persone che entrano ed escono a loro piacimento. Grazie alla sua spiccata motivazione affiliativa, se si fida dei suoi umani accetta di tanto in tanto di delegare loro il ruolo del guardiano.

Può convivere anche con i bambini, ma è bene che ogni membro del gruppo conosca bene le sue necessità, rispetti i suoi spazi e i suoi tempi. Assicurategli quindi uno spazio domestico in cui poter trovare davvero la tranquillità, dove nessuno lo disturbi e lo svegli.

Quando vi fermate per fare merenda durante la passeggiata, sappiate che probabilmente non apprezzerà l'avvicinarsi di estranei, quindi prestate sempre attenzione al luogo che scegliete.

Questi rischi, però, diminuiscono se il cane vive in equilibrio e ha l'opportunità di trascorrere molto tempo all'aperto, collaborare con i suoi umani e sentirsi utile secondo i suoi bisogni e i suoi talenti.

Con gli altri cani non è particolarmente socievole, soprattutto se si avvicinano troppo alle cose che sta proteggendo, quindi, potete prendere in considerazione l'idea di frequentare un percorso con un educatore cinofilo, che vi aiuterà a trovare le giuste mediazioni e a comprendere la sua comunicazione, per anticipare i potenziali conflitti.

Una giornata con un Cane da Pastore Catalano

Vivete in una casa sul limitare di un piccolo paese di montagna e quando vi svegliate avete l'abitudine di aprire la porta per permettere al vostro cane di andare a fare una perlustrazione del giardino e controllare cosa è successo intorno a casa di notte. Preparate la colazione e, dopo aver apparecchiato, uscite a chiamarlo. Lui torna trotterellando verso casa, si sdraia sul divano e aspetta che voi e il vostro partner finiate di mangiare.

Prima di affrontare la giornata di lavoro, aprite il cancello e, insieme al vostro Pastore Catalano, vi avventurate nel bosco che avete intorno. Mentre vi accucciate perché avete trovato qualche fungo, lui scorrazza davanti a voi con aria composta, per controllare che non ci siano pericoli, poi sente un rumore in lontananza e si ferma un istante per verificare e riparte insieme a voi verso casa.

Avvicinandovi alla strada gli mettete il guinzaglio, consapevoli del fatto che il suo desiderio di proteggervi potrebbe preoccupare le poche persone che passano da quelle parti. Una volta entrati in casa gli date da mangiare e iniziate a lavorare. Verso metà mattina gli dedicate qualche istante di coccole, poi gli aprite la porta e gli permettete di sonnecchiare in giardino, perché sapete che gli piace stare in una posizione da cui può controllare chi passa.

Dopo pranzo vi leggete un libro in veranda e lui si sdraia accanto a voi per farsi accarezzare mentre vi rilassate. Passa a trovarvi un amico, con cui andate a fare una passeggiata insieme al cane. Gli chiedete di trovarvi direttamente sotto casa perché quando il vostro Pastore Catalano accoglie gli ospiti sa essere un po' antipatico, mentre quando li incontra fuori dalle mura domestiche è più socievole.

Rientrate insieme e mangiate una pizza sul divano, mentre il cane vi guarda senza perdervi di vista un istante. Quando avete finito, il Gos d'Atura prende posto in mezzo a voi e, anche se di tanto in tanto alza la testa perché sente un rumore in lontananza, per la maggior parte del tempo sonnecchia e si lascia coccolare dolcemente.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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