Quando Berlusconi mostrò in video il figlio del celebre Dudù

Silvio Berlusconi con un video pubblicato sui suoi canali social ha presentato il figlio de celebre Dudu: «Una via di mezzo tra un angelo e un bambino». Ci sono sicuramente i suoi fedeli compagni animali a Villa San Martino di Arcore, dove dopo la notizia della morte di Berlusconi si sono riuniti amici e parenti.

12 Giugno 2023
12:40
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Berlusconi con il figlio di Dudu

Con un video di un minuto pubblicato su TikTok, Silvio Berlusconi nel settembre 2022 aveva presentato al mondo il figlio del celebre Dudù, e per farlo aveva usato una citazione di Totò: «I cani sono qualcosa a metà strada tra gli angeli e i bambini». Ci sono certamente anche i suoi fedeli compagni animali a Villa San Martino di Arcore, dove dopo la notizia della morte di Berlusconi si sono riuniti amici e parenti.

Nel video si vede il presidente di Forza Italia tenere in braccio un Barbone bianco molto simile a Dudù, il cane diventato famoso quando nel 2015 venne presentato ufficialmente con un selfie di Berlusconi e della compagna di allora Francesca Pascale.

Dudù e Berlusconi
Dudù e Berlusconi nel 2015

La famiglia si è poi allargata accogliendo la cagna Dudina e i loro 3 cuccioli. Insieme i cani divennero una presenza fissa di molti momenti di condivisione familiare proposti dai social media manager del leader di Forza Italia anche in occasione degli auguri di Natale.

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Anche per la Giornata mondiale del cane 2022 Berlusconi si era mostrato sui social con tutti i suoi cani, tra cui anche la Shih Tzu Gilda, presentata a Natale del 2021, ribadendo l'amore verso i cani e anche i gatti.

In una svolta sempre più animalista Silvio Berlusconi nel 2018 si fece ritrarre persino mentre allattava 5 agnellini, anche questi candidi e "angelici", salvati dalla mattanza pasquale insieme a Michela Vittoria Brambilla, deputata forzista e fondatrice nel 2017 del Movimento Animalista.

Del partito, che si rivelò un flop alla successiva tornata elettorale, oggi resta solo una Onlus, ma nella comunicazione politica di Berlusconi gli animali sono rimasti presenti soprattutto a ridosso delle elezioni politiche. I cani tornano puntuali anche nel periodo più caldo prima dell'appuntamento del 25 settembre.

Come aveva spiegato a Kodami il filosofo Simone Pollo spiegando l'animalismo nella politica europea, non basta parlare di cani e gatti per dimostrare di avere un reale interesse verso gli animali non umani: «L'animalismo, a livello politico, se preso sul serio non chiede solo benessere e attenzione per gli animali, ma propone una trasformazione articolata. Non è possibile dichiararsi animalisti e contemporaneamente lasciare tutto così com'è».

Kodami nella giungla delle elezioni ha analizzato le proposte elettorali di tutti i partiti, compreso il programma di Forza Italia. Ne è uscito un animalismo di facciata, che inizia e finisce con la presentazione fatta dallo stesso Berlusconi sui social: «Nel programma di Forza Italia ci sono misure per il sostegno all’adozione degli animali nei canili e nei gattili pubblici e inasprimenti di pena per coloro che maltrattano e abbandonano gli animali». Stop.

Il presidente di Forza Italia per descrivere il figlio di Dudù, inoltre, ha preso in prestito dal grande attore napoletano amante dei cani Totò una frase pronunciata negli anni Sessanta. Oggi, nel 2022, la relazione con gli animali è cambiata alla luce delle scoperte etologiche e antropologiche acquisite. Un bagaglio di conoscenze che però non sembra essere arrivato ad Arcore.

Per dimostrare interesse verso gli animali non basta un video con un candido barboncino, serve invece un'agenda programmatica che punti a riscrivere il rapporto tra persone e animali non umani, il resto è propaganda.

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