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4 Giugno 2022
14:01

Una mappa segnala la presenza di orse con i cuccioli in Trentino

Conoscere la posizione delle orse con la prole riduce il rischio di incontro in un periodo così delicato, in cui le mamme hanno bisogno di quiete e tranquillità.

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Una femmina in compagnia del suo cucciolo

Come ogni anno in primavera, la Provincia Autonoma di Trento ha messo a disposizione dei cittadini una mappa che permette di conoscere le aree del territorio provinciale in cui è stata segnalata la presenza di femmine di orso accompagnate dai cuccioli.

«Sapere in anticipo se la zona in cui si intende effettuare un’escursione è nota, in un determinato periodo, per essere frequentata da femmine con cuccioli, può essere utile per avere maggiore consapevolezza su come comportarsi – scrive la Provincia di Trento in un comunicato – Naturalmente è assolutamente da evitare la ricerca e l'avvicinamento agli orsi per avvistarli o filmarli: un comportamento potenzialmente pericoloso, che viene sanzionato quale molestia o inseguimento alla fauna selvatica».

«Il nostro comportamento influenza la loro risposta»

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La mappa aggiornata alla primavera 2022

«Per entrare nelle aree in cui vivono le orse con i cuccioli serve il massimo rispetto, perché siamo noi umani, con i nostri comportamenti a determinare le loro reazioni – spiega a Kodami Massimo Vitturi, responsabile nazionale della LAV per il settore animali selvatici – Se ci comportiamo come una minaccia per loro o per la loro prole, le loro risposte non potranno che essere adeguate a ciò che percepiscono dai nostri comportamenti».

In questo periodo dell'anno, infatti, è bene prestare particolare attenzione quando ci si muove nei boschi e a sottolinearlo, poche settimane fa, è stato anche il presidente del Parco Naturale Adamello Brenta (PNAB), Walter Ferrazza, che ha inviato una lettera ai sindaci dei comuni della zona, chiedendo la collaborazione nel sensibilizzare i cittadini ad un altro fattore importante per la tutela della fauna selvatica, ovvero l'abitudine a tenere i cani al guinzaglio in prossimità delle zone nelle quali potrebbero trovarsi gli animali selvatici con i loro cuccioli.

«Proteggere la prole può essere particolarmente stressante per le mamme – ha spiegato a Kodami Andrea Mustoni, biologo e zoologo, responsabile dell’Unità di Ricerca scientifica del PNAB – Sono molto attente ad evitare i rischi per i nuovi nati, hanno bisogno di quiete e tranquillità. L'arrivo di un cane, in questo momento, può spaventarle molto. Per quanto, attraverso la selezione, abbiamo manipolato la specie infatti, il cane rimane un predatore e gli animali selvatici lo percepiscono come tale, senza riuscire a distinguerlo completamente dal lupo».

Conoscere i periodi e le zone in cui gli orsi si muovono durante la primavera, è quindi di fondamentale importanza per ridurre il rischio di incontrarli e diventare protagonisti di un evento che, secondo quanto riportato nel Rapporto Provinciale Grandi carnivori 2021, pubblicato il 18 maggio, lo scorso anno è avvenuto 24 volte e in 19 di queste situazioni, gli orsi hanno manifestato indifferenza o si sono allontanati velocemente dalle persone.

«Evitare gli incontri e fare in modo che, se avvengono, non siano sgradevoli né per noi, né per gli orsi, è una responsabilità che sta nelle nostre mani», conclude il responsabile della Lega Antivivisezione. La Lav, infatti, è impegnata da sempre nella divulgazione dei corretti comportamenti da tenere in caso di incontro e nel maggio del 2021 ha pubblicato un video a riguardo sul proprio canale YouTube.

Dove si trovano le femmine

Al momento della pubblicazione della mappa, le cucciolate risultavano essere 6, ma secondo i dati degli avvistamenti aggiornati al 4 di giugno 2022, il numero è aumentato di due unità, raggiungendo le 8 cucciolate. «Si è scelto di rappresentare le possibili aree di presenza di orse accompagnate da cucciolate con un cerchio di 4 chilometri di diametro attorno al punto della segnalazione, tenendo conto delle capacità di spostamento nel periodo primaverile e di inizio estate – spiega la Provincia – Nei mesi successivi, tali capacità di spostamento aumentano notevolmente, fino ad interessare lunghe distanze e dunque le localizzazioni originarie perdono progressivamente di significato».

Osservando la mappa, ciò che salta immediatamente all'occhio è la concentrazione di 4 cucciolate intorno al Lago di Molveno. Ad Est dell'abitato, infatti, è stata rilevata la presenza di una cucciolata sul vicino Monte Gazza, più precisamente tra Covelo e Fai della Paganella.

A Ovest invece, una femmina si muove tra Malga Andalo e la zona, molto frequentata dai turisti, del rifugio Pedrotti al Campanil Basso. Un'altra è localizzata leggermente più a Sud, in Val d'Ambiez. Sempre restando nella zona di Molveno, ma in direzione Nord, una femmina si muove tra Andalo e Cavedago, un'altra nella zona di Sporminore e la più settentrionale, che sappiamo essere JJ4, è sulle cime che sovrastano la val di Sole, tra Terzolas e Malé.

Bisogna poi fare un salto verso Sud per individuare la cucciolata dell'Alto Garda, dove è stata segnalata una femmina nella zona tra Padaro, Mandrea e San Giovanni al Monte. L'ultima orsa osservata in queste settimane si trova leggermente distanziata rispetto alle altre, verso il confine con la Lombardia, in val Borzago, e più precisamente nella zona di Baita Monica.

Il movimento degli orsi radiocollarati

La nota si conclude con una particolare segnalazione, legata in questo caso, alle vicende giudiziarie che hanno riguardato la gestione faunistica della Provincia Autonoma nell'ultimo anno: «Una delle cucciolate è relativa all'orsa JJ4, come noto oggetto di un'ordinanza di rimozione da parte del presidente della Provincia a seguito dell'aggressione a due persone avvenuta due anni fa sul Monte Peller – e concludono – L’ordinanza in questione è poi stata annullata in sede giudiziaria. La zona di frequentazione di quest'orsa, dotata di radiocollare, è inoltre aggiornata costantemente sull'ulteriore mappa relativa agli orsi radiocollarati».

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In blu la posizione di M62, in giallo F43 e in rosso la posizione di JJ4 – aggiornate al 3 giugno 2022

Sempre sul sito della Provincia Autonoma di Trento, infatti, è possibile monitorare anche la presenza dei tre orsi dotati di radiocollare. Una è appunto F43, che nei giorni di pubblicazione della mappa, si aggira tra Riva del Garda e la Val di Ledro, esattamente come l'estate scorsa. Tra San Lorenzo Dorsino e Molveno si vede, invece, il quadrato blu che segnala la presenza del fratello di M57, ovvero M62, il protagonista di alcune incursioni nei centri abitati del comune di Andalo durante l'estate del 2021.

Spostando lo sguardo verso Nord, infine, si riconosce un altro orso in movimento nei pressi di Folgarida. In questo caso si tratta appunto di JJ4, come anticipato dalla nota della Provincia Autonoma di Trento.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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