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9 Settembre 2023
18:42

Orsi in Trentino, sulla mappa appare il radiocollare di F36. Le associazioni intanto fanno ricorso al TAR

Torna ad apparire un'orsa radiocollarata nella mappa dei monitoraggi in Provincia di Trento. È F36, l'orsa per cui Fugatti ha da poco firmato l'ordinanza di cattura. Nel frattempo le associazioni presentono un ricorso congiunto al Tar di Trento.

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orso

Da ormai molti mesi sulla mappa ufficiale degli orsi dotati di radiocollare in Trentino non vi era segno di alcun individuo monitorato. Ora però le cose sono cambiate e proprio in concomitanza della firma, da parte del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, di un'ordinanza di abbattimento dell'orsa F36, appare un quadrato giallo che segnala proprio i suoi movimenti.

Sebbene la cattura per il radiocollaraggio sia un'operazione piuttosto complessa, in particolare quando (come in questo caso) prevede la presenza di un cucciolo, la Giunta Provinciale non ha fornito alcuna informazione ufficiale a riguardo è ciò risulta piuttosto strano, vista la solerzia con cui, a partire dalla tragica morte di Andrea Papi, il Trentino diffonde le attività della Forestale, forse anche per evitare le molte critiche ricevute in questi anni per la mancanza di trasparenza.

«Il radiocollaraggio è un passaggio indispensabile per dimostrare di aver verificato l'identità dell'esemplare – spiega a Kodami Massimo Vitturi, responsabile area animali selvatici della Lav – Senza questo intervento, la Provincia autonoma non può avere alcuna certezza che si tratti di lei e, quindi, non può intervenire con l'abbattimento».

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L'orsa in questione è stata soprannominata Fiona dagli attivisti di Stopcasteller, ha 6 anni ed ha fatto parlare di sé a partire dal 30 luglio scorso quando, nel giro di pochi giorni, si è resa protagonista di due incontri. La sua identità era stata definita grazie alle verifiche genetiche condotte dalla Fondazione Edmund Mach e, con l'arrivo dei risultati, il Presidente Fugatti aveva immediatamente fatto sapere che avrebbe aggiunto anche F36 alla lista degli orsi considerati pericolosi.

A poco più di un mese di distanza, è arrivata la notizia dell'ordinanza di abbattimento e ora, insieme a JJ4 (responsabile della morte di Andrea Papi, oggi rinchiusa al Casteller) e MJ5, il maschio di 18 anni ancora in libertà, l'orsa che si muove nei pressi di Roncone è ufficialmente il terzo individuo considerato "problematico" dall'amministrazione provinciale.

I ricorsi delle associazioni

In seguito alla notizia dell'ordinanza di cattura, Enpa, Leidaa e Oipa hanno presentato un ricorso congiunto al Tar di Trento, auspicando un’immediata sospensione del provvedimento da parte del giudice amministrativo. «Ancora una volta Fugatti adotta la legge del taglione invece di tutelare la fauna e difendere la biodiversità della sua terra, come invece dovrebbe – commenta Oipa in una nota – Procederemo nelle opportune sedi per impedirlo. Siamo con F36, come la maggioranza dell’opinione pubblica, che vuole gli orsi difesi dalle Amministrazioni locali».

Un ulteriore ricorso è stato presentato dalle associazioni LAV, LNDC e WWF Italia, che in una nota hanno definito: «Significativa la macabra coincidenza che accomuna questo ordine di esecuzione con l’uccisione di Amarena, l’orso bruno marsicano ucciso in Abruzzo da un colpo di fucile al polmone mentre si trovava insieme ai suoi due cuccioli. Se non ci pensa la politica a tutelare gli animali selvatici, i beni comuni e la legalità, noi continueremo a farlo in tutte le sedi e anche scendendo in piazza per chiedere giustizia».

Nella mattinata di domenica 10 settembre, a Pescina (AQ), infatti, si terrà una manifestazione in memoria di Amarena e a difesa della fauna selvatica italiana, mentre il 16 settembre prossimo, a Trento le associazioni scenderanno in piazza contro la gestione faunistica operata da Fugatti.

Il destino di F36 (e inevitabilmente anche quello del suo cucciolo), è però decisamente più complesso rispetto a quello di JJ4 e MJ5, perché i primi due sono protetti dai ricorsi presentati da Lav e Lndc Animal Protection al Tar di Trento e al Consiglio si Stato. «F36 non ha alcuna protezione e potrebbe venire abbattuta proprio ora, mentre noi stiamo parlando», afferma Vitturi.

La sua individuazione, inoltre, è molto più facile rispetto a quella di MJ5, il quale è un individuo famoso per muoversi su spazi molto ampi e piuttosto rapidamente. Le femmine accompagnate dalla propria prole, invece, rimangono in zone più circoscritte e la loro cattura è quindi più facile.

Per questo motivo Lav ha chiesto agli uomini della Forestale che verranno incaricati di operare per uccidere l'orsa di «fare obiezione di coscienza, rifiutandosi di sparare all’animale, perché si tratta di un ordine che non ha evidentemente alcun senso se non raccattare un po’ di consenso elettorale per il presidente uscente alle imminenti elezioni provinciali di fine ottobre». Tra poco più di un mese, infatti, in Trentino si svolgeranno le elezioni Provinciali e il Presidente della Giunta è uno dei candidati.

F36 e i due incontri in una settimana

L'amministrazione provinciale di Trento ha definito l'incontro avvenuto lo scorso 30 luglio come: «un evento configurabile come un attacco». Lo svolgimento è stato descritto dalla Pat in una nota e ha riguardato due escursionisti che si trovavano in località Doss del Gal, sopra Roncone, nel Trentino Sud occidentale. Quando hanno visto l'orsa con il cucciolo, sono fuggiti in direzioni diverse: l'uno lungo il sentiero, l'altro arrampicandosi su un albero, dove l'orsa è riuscita però a raggiungerlo e: «Lo ha agganciato a una ghetta – si legge nel comunicato ufficiale della Pat – facendolo cadere al suolo». Sia l'orsa che il cucciolo si sono poi allontanati, senza più interagire con le due persone.

Nel secondo caso, invece, era stato il sindaco del comune di Sella Giudicarie, Franco Bazzoli, a comunicare l'incontro con l'orsa da parte di una coppia che stava passeggiando a 1600 metri di altitudine. Secondo quanto riportato dalla Provincia Autonoma di Trento, le due persone hanno osservato la femmina che si è avvicinata fino a una distanza di circa quattro metri, per poi vederla tornare autonomamente nel bosco. Durante l'incontro, le due persone coinvolte hanno detto di aver tentato di difendersi con i bastoncini da nordic walking, ma in questo caso, non vi è stato alcun falso attacco.

Secondo la mappa che mostra i movimenti dell'orsa, al momento della stesura di questo articolo, F36 si trova sulle pendici del monte Bondone, sopra gli abitati di Breguzzo, Bondo e Roncone. Esattamente nella zona in cui si trovava nel mese di agosto in occasione degli incontri.

Chiunque voglia visualizzare la mappa in tempo (quasi) reale può farlo sul sito della Provincia Autonoma.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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