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3 Febbraio 2022
14:32

Sanremo 2022: gli ospiti amici degli animali sul palco della terza serata

Una terza serata di Sanremo 2022 ricca di emozioni con la co-conduzione di Drusilla Foer e gli ospiti Cesare Cremonini e Roberto Saviano.

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drusilla-cremonini

Continua il Festival di Sanremo con la terza puntata di giovedì 3 febbraio 2022. Ad oggi di animali non se ne è proprio parlato, se non nei testi di alcune canzoni e, purtroppo, l'unica volta che i cani sono "saliti" sul palco dell'Ariston è stato per la gag di Fiorello sul "Pitbullismo". Lo showman, durante la prima serata, ha contribuito a dare forza a un luogo comune sui Pitbull che li vuole cani aggressivi e pericolosi, mentre sono guerrieri forti ma sensibili e troppo spesso incompresi.

A ribaltare l'immagine davvero poco animal-friendly del Festival forse ci penserà per la terza serata la co-conduttrice Drusilla Foer, l'irriverente nobildonna toscana che ha fatto della moda "furfree" uno dei suoi marchi di fabbrica. Non sarà sola però sulla scena sanremese. Accanto a lei, oltre al padrone di casa Amadeus, l'ospite musicale Cesare Cremonini e il giornalista e scrittore Roberto Saviano.

Scopriamo qual è il loro rapporto con gli animali.

Drusilla Foer

Drusilla Foer Sanremo

«Sanremo è una cosa aggregante, è come una partita della Nazionale, Sanremo è un contenitore dove l'Italia si riconosce e si sente un po' Italia», ha detto Drusilla Foer ai microfoni di R101. Un'analisi del fenomeno sanremese, unico nel suo genere, eredità di una cultura profondamente conservatrice come quella italiana, ma destinata a essere scossa nelle fondamenta grazie ad artisti impossibili da inquadrare, come Foer.

Da molto prima che fosse una moda, la nobildonna toscana ha detto no alle pellicce senza dire di no all'animalier, e soprattutto senza smettere di essere «Eleganzissima», come racconta nello spettacolo con il quale sta girando i teatri di tutta Italia.

La moda senza crudeltà è la vera protagonista di questa 72° edizione Festival dopo che già Ornella Muti, co-conduttrice amica degli animali sul palco prima serata di Sanremo, ha detto no alla pelle e agli outfit con elementi di origine animale, snobbando addirittura il look proposto da Giorgio Armani.

Foer ribadirà la sua scelta di una moda davvero priva di crudeltà e sostenibile con gli abiti di una sarta fiorentina di fiducia. E chissà che la sua posizione possa veicolare un messaggio positivo disincentivando l'acquisto di pellicce che, anche se non potranno più essere prodotte in Italia, potranno ancora essere acquistate dall'estero.

«Dalle chiacchierate che ho fatto con Amadeus qua e là ci troviamo molto bene e poi si vedrà. Cerchiamo di divertirci, non si guida uno shuttle, siamo su un palcoscenico, si ascolta la musica, si commenterà». Insomma, la solita leggerezza di Foer che – per parafrasare Calvino – non è superficialità ma planare sulle cose dall'alto senza avere macigni sul cuore.

Cesare Cremonini

Sanremo Cesare Cremonini
Moreno e Cesare Cremonini

Tra un piatto di tortellini e una sessione di registrazione Cesare Cremonini non rinuncia a numerose passeggiate nella natura. Sono tante le scampagnate in libertà sui «colli bolognesi», come cantava nel 1999 quando era il frontman dei Lùnapop. Non sono mancate però anche escursioni sulle Dolomiti, e viaggi avventurosi in Patagonia. Cremonini ha più volte dichiarato di trarre benessere e ispirazione proprio dalle passeggiate nel verde e attraverso il contatto con gli animali. Una inclinazione che emerge chiaramente nel suo ultimo brano in uscita: "Colibrì". Un inno alla libertà e un invito a seguire questi piccoli uccelli per «volare fra gli alberi in mezzo ai fiori bellissimi».

Non è però solo la fauna selvatica ad attrarre il 42enne: in sala registrazione si è fatto immortalare in compagnia di un nuovo amico. «Nessuno ha lavorato oggi perché tutti parlavano di te!», scherza il cantante davanti alle feste del cucciolone.

Il cane dal pelo dorato non è però il primo compagno canino di Cremonini. Già prima di lui, il cantante condivideva i suoi momenti di relax con Carlton, un altro Labrador, questa volta color cioccolato.

In principio però fu il Weimaraner Moreno, insofferente alla vita di città: questo elegante cacciatore dal mantello d'argento preferiva la campagna bolognese in cui abitava con Giovani Cremonini, babbo di Cesare, venuto a mancare due anni fa.

Il rapporto così stretto tra Moreno e i Cremonini ha meritato ben tre canzoni di "Maggese", uno degli album di maggiore successo del cantante durante il suo percorso da solista. Ma sopratutto la vita con accanto i cani deve aver fatto venire a Cesare l'idea di una delle sue canzoni, per noi, più belle: "Nessuno vuole essere Robin". Partendo dall'analisi del testo del pezzo del cantautore in cui la frase chiave è "Sai quanta gente ci vive coi cani e ci parla come agli esseri umani", abbiamo voluto su Kodami fare un focus ulteriore da cui emerge che «nel silenzio delle emozioni altrui, quando si ritorna in contatto solo con le proprie non c'è un altro essere umano ma un cane con cui condividere la vita. E quell'animale diventa un baluardo, il simulacro della nostra stessa onestà. Incapaci di comunicare con altri simili a noi, però, rischiamo spesso di pretendere che sia un essere vivente e senziente, soprattutto, di un'altra specie a dover sopportare anche i nostri guai».

Roberto Saviano

Saviano Sanremo

Sul palco dell'Ariston stasera è atteso anche il giornalista e scrittore Roberto Saviano.  Si è fatto conoscere in Italia e nel mondo grazie al libro-inchiesta "Gomorra", pubblicato nel 2006, nel quale ha portato alla luce il sistema occulto della camorra.

Anche alla 72° edizione del Festival porterà la testimonianza di chi alla criminalità organizzata si è sempre opposto raccontando in un monologo la strage di Capaci in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie e magistrato Francesca Morvillo, insieme agli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

Quella di Saviano è una vita segnata dalla lotta alle mafie e anche il suo rapporto con gli animali è stato influenzato da questa scelta. Per ovvie ragioni di sicurezza non si conosce molto della vita privata dello scrittore, tuttavia sappiamo che ha vissuto a stretto contatto con i cani delle Forze dell'Ordine che in 15 anni di scorta hanno vegliato su di lui.

La testimonianza, una delle poche, la fornisce lo stesso Saviano con un omaggio sui suoi social al cane Joachim, un Labrador Retriever con il quale ha trascorso «lunghe ore assieme» nel 2013.

«Nel libro "ZeroZeroZero" dedico un capitolo ai cani antidroga – scrive Saviano su Facebook – Storie eroiche e spesso sconosciute. Mi sono legato a questi animali in grado di insegnare la dignità della lealtà. Carezzare Joachim oggi è forse il solo gesto in grado di darmi serenità».

Da quel momento in poi vige invece il silenzio più totale sulla sua vita personale, ma non c'è da dubitare che tanti altri compagni animali siano stati al suo fianco dopo Joachim. Cani speciali come Zorro, arruolato nella Polizia, che insieme alla sua conduttrice Chiara Barone vigila sulle strade di Napoli.

Lo scrittore napoletano, pur mantenendo il riserbo, continua a raccontare il suo amore per il più fedele compagno dell'uomo. L'ultima volta pochi giorni fa con un video in cui si vede un cane giocare nella neve.

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