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5 Aprile 2024
12:16

Quando dare il kong al cane?

Il kong può essere dato al cane in diverse occasioni: quando vogliamo giocare con lui, quando vogliamo che si rilassi dopo una lunga passeggiata o quando dobbiamo lasciarlo per un po' da solo. L'importante è riempirlo nel modo giusto e usarlo con cautela.

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Il kong è un oggetto di gomma dura, dalla forma simile a quella di un cono cavo e senza punta. Può essere riempito con diversi ingredienti ed è pensato appositamente per l'utilizzo da parte dei cani. In alcuni casi è usato a tutti gli effetti come un gioco, ma funge anche da strumento di base per la creazione di attività di problem solving. Se viene riempito in maniera adeguata, in alcuni momenti può inoltre aiutare il cane a ridurre lo stress e a trovare momenti di tranquillità.

Per utilizzarlo in maniera corretta, però, è necessario conoscere alcune indicazioni utili, che spesso vengono sottovalutate. In primo luogo è bene scegliere con cura gli alimenti giusti da inserire al suo interno. Se ad esempio la nostra intenzione è quella di offrirgli un'occasione in cui rilassarsi per qualche istante sulla sua copertina, non dobbiamo riempirlo di croccantini. Il risultato sarà contrario a quello voluto, perché con molta probabilità tenterà di farli uscire facendo rotolare il kong al suolo, oppure facendolo rimbalzare. Questo gioco lo porta ad attivarsi ulteriormente. Se al suo interno, invece, viene spalmato del formaggio, yogurt o ricotta (avendo valutato preventivamente che non abbia intolleranze alimentari a questi ingredienti) il cane dovrà concentrarsi per leccare il contenuto e, facendolo, troverà uno stato di maggiore calma.

Ma quindi quando dare il kong al cane? Di fatto non esiste una risposta univoca a questa domanda, perché dipende da qual è l'intento con cui glielo si offre. Se vogliamo giocare, possiamo farglielo cercare durante i momenti ludici condivisi e, al suo interno, possiamo anche mettere dei croccantini o dei pezzi di carne. Possiamo darlo anche quando, in seguito a una bella passeggiata, vogliamo che ritrovi qualche istante di pace. In questo caso, possiamo riempirlo non solo con i prodotti caseari, ma anche con burro d'arachidi (in piccolissime quantità) o paté.

Come ogni cosa, però, anche il kong va usato con cautela, evitando che diventi un'ossessione o un oggetto a cui non saper rinunciare.

Quando desideriamo che trovi un momento di calma

Dopo una lunga passeggiata, per farlo rilassare quando sta da solo in casa e per aiutarlo in momenti complicati per lui da gestire, possiamo riempire il kong con un prodotto spalmabile e lasciarglielo nella cuccia. Molto probabilmente, quando si sentirà pronto, sarà felice di potersi gustare questa occasione.

Si tratta di un oggetto usato anche nei canili dove anzi servirebbe più diffusamente: i cani così possono vivere infatti un giovamento da un'attività che stimola la calma e la riflessività, indipendentemente dal contesto stressante e poco stimolante come quello del box.

Dobbiamo però considerare che alcuni cani hanno una motivazione possessiva particolarmente spiccata e, in situazioni di questo tipo, possono avere il desiderio di allontanare chiunque si avvicini alla risorsa in questione e al suo luogo preferito. Rubargli l'oggetto o invadere gli spazi in questi momenti è particolarmente scorretto, sia per una questione di sicurezza (potrebbe reagire in maniera particolarmente impulsiva), che di rispetto nei suoi confronti. Se ci immedesimiamo in lui, non è affatto strano: anche a noi non piacerebbe vedere qualcuno che, senza chiedere, si siede a tavola e comincia a mangiare dal nostro piatto o, addirittura, a toglierlo da sotto i nostri occhi.

Purtroppo è ancora diffusa l'errata credenza che il cane debba saper accettare questi comportamenti senza reagire, ma la cinofilia che supporta le teorie di questo tipo, fortunatamente, è considerata sempre più spesso antica e superata.

Quando ce lo chiede

Può essere che il cane, abituato ad avere a disposizione un kong, prenda l'abitudine di portarcelo o di esibirsi davanti ai nostri occhi mentre gioca con questo oggetto. In questo caso, possiamo prendere il suo comportamento come uno spunto e porci in maniera adeguata al suo intento. Se, ad esempio, è molto vivace e ha voglia di giocare in maniera attiva, possiamo riempirlo e posizionarlo in un luogo della casa che lo porterà a doversi ingegnare per raggiungerlo, oppure possiamo nasconderlo e chiedergli di cercarlo.

Se dovesse faticare troppo a ottenere il risultato, possiamo aiutarlo e, quando si avvicina all'obiettivo, offrirglielo con le nostre mani.

Quando lo lasciamo da solo

Molti pet mate decidono di lasciare il kong al cane quando escono di casa e lo lasciano da solo. L'intento è quello di evitare che si annoi o che si agiti. Per alcuni cani, effettivamente, può essere una scelta efficace, ma non per tutti.

I cani che vivono negativamente la solitudine o soffrono di una vera e propria ansia da separazione, infatti, potrebbero disinteressarsi dell'oggetto non appena vedono l'umano allontanarsi. Altri, invece, potrebbero non averne affatto bisogno.

Prima di lasciare il kong al cane quando usciamo di casa, inoltre, è bene avere la completa certezza che si tratti dello strumento adeguato per le sue necessità. Ne esistono di diversi colori e misure. Alcuni sono più piccoli e di colore rosa. Generalmente questo significa che la plastica con cui sono prodotti è particolarmente morbida e si tratta quindi di un modello adatto ai cuccioli o ai cani anziani. I modelli intermedi tendono ad essere di colore rosso e hanno una dimensione pari a 8/10 centimetri.

Infine esistono i kong di colore nero, che generalmente sono riservati ai cani dotati di una mascella (e di un morso) particolarmente potente, come i molossoidi (come i Rottweiler o i Mastini Napoletani) o i terrier di tipo bull (come gli American Staffordshire Terrier o i Bull Terrier).

Bisogna assolutamente evitare di dare ad un cane di grande taglia un kong molto piccolo, perché rischia di ingoiarlo compromettendo la respirazione. Proprio per questa eventualità (che fortunatamente è piuttosto remota) è bene sorvegliare i cani, in particolare le prime volte che utilizzano un kong ed è meglio escludere l'ipotesi di lasciarlo se si ha il dubbio che possa ingoiarlo.

I kong molto grandi o molto duri per un cane piccolo o per un cucciolo, invece, possono risultare frustranti, perché rendono difficile, se non addirittura impossibile, l'ottenimento del risultato.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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