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14 Dicembre 2021
9:30

Che tipo di pesce dare al cane?

Che tipo di pesce dare al cane? Sono tanti i benefici che il nostro cane può trarre dal pesce, vediamo quindi come gestire questo alimento nella sua dieta per trarre il maggiore beneficio possibile.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
Che tipo di pesce dare al cane

Il pesce è un alimento molto ricco di sostanze benefiche, anche per il cane. Vediamo quindi in questo articolo quali sono i tipi di pesce che possiamo preferire per il nostro cane, come cucinarlo e come proporlo.

Purtroppo in Italia siamo mediamente poco abituati a mangiare prodotti della pesca, pur avendone una lunga tradizione. Il pesce, nelle sue varie versioni e tipi, è in realtà un ottimo alimento per il cane e uno di quelli che amo maggiormente come nutrizionista. Sono tanti infatti i benefici dei prodotti ittici e anche se hanno alcuni contro (non ultimi costo e odore) sono uno di quegli alimenti di cui non faccio mai a meno in una dieta fresca per il cane. Vediamo quindi quali sono i benefici che il nostro cane può trarre dal pesce, dato che sono davvero molti.

I benefici del pesce nella dieta del cane

I valori nutrizionali del pesce dipendono molto da quale tipo di pesce decidiamo dare al nostro cane, ma alcuni benefici sono presenti in tutti i tipi di pesce. In generale, possiamo dire che il pesce è ricco di proteine ad alto valore biologico per il cane. Anche se erroneamente il pesce è considerato spesso meno nutriente della carne per il cane, questo non è affatto vero.

Il pesce infatti viene digerito più in fretta della carne nella maggior parte dei casi, ma semplicemente perché presenta una minor quantità di tessuto connettivo, che rende più facile l’attacco enzimatico.

Andando più nel dettaglio, studi fatti in laboratorio hanno dimostrato come alcuni tipi di pesce (merluzzo, sogliola, spigola, trota, dentice, orata e altri) siano da considerarsi molto digeribili, altri siano mediamente digeribili (tonno, palombo, pesce spada, sarde e alici) e altre ancora siano poco digeribili (sgombro e anguilla in particolare).

In generale comunque il pesce è molto ricco di proteine come abbiamo detto (circa un 20%) e grassi “buoni” (acidi grassi polinsaturi), la cui quantità dipende molto dal tenore di grasso del singolo pesce. In particolare i grassi del pesce, lo rendono un alimento molto interessante dal punto di vista nutrizionale.

I grassi presenti, tranne rare eccezioni come l’anguilla, sono ottimi per la salute del nostro cane, essendo per la maggior parte EPA e DHA, acidi grassi della classe Omega-3. Questi due acidi grassi, EPA e DHA, hanno una forte azione antinfiammatoria e sono di grande aiuto per la prevenzione e il trattamento di diverse patologie del cane. Un discorso simile a quanto abbiamo detto per i benefici dell'olio di pesce.

Quale tipo di pesce si può dare al cane 

Vediamo quindi quali pesci possiamo dare al cane. Come abbiamo visto sopra, in generale pesci più magri sono più digeribili. Per tutti i cani che hanno problemi di digestione quindi potrebbe essere preferibile utilizzare merluzzo, platessa, nasello assieme ad altri pesci bianchi e magri.

Al contrario, i pesci più grassi come il tonno o lo sgombro, sono adatti solo per i cani che hanno buone capacità digestive e che magari sono un po’ più schizzinosi di gusti. Grasso è buono, come sappiamo molto bene!

Tutto il pesce azzurro: sarde, alici, sgombro, suri ed altri, è estremamente ricco di EPA e DHA, gli Omega-3 più sani che possiamo desiderare. Se il nostro cane quindi ha buone capacità digestive, cerchiamo sempre di scegliere pesci pescati, non allevati, appartenenti a questa famiglia, in modo da regalargli i benefici degli Omega-3.

Ultimo, ma non per importanza, è il salmone. In generale per il cane cerco di evitare il pesce di allevamento, specialmente salmone. Sebbene il salmone sia un pesce teoricamente molto ricco di Omega-3, il tipo di allevamento che viene utilizzato tende a renderlo una fonte proteica poco sostenibile dal punto di vista ambientale.

In più, come tutti i pesci grassi e di grande mole (pesce spada, verdesca, tonno) il salmone presenta problemi di bioaccumulo di metalli pesanti. Un problema che abbiamo già affrontato spiegando con quali modalità i cani possono mangiare i calamari.

Come dare il pesce al cane 

A seconda del tipo di pesce e della dieta del nostro cane, dovremmo decidere come cucinare e preparare i nostri sani manicaretti. In generale, un ottimo metodo di cottura per il pesce da dare al cane è quello al vapore.

Essendo in generale “racchiusi” da una pelle esterna, questa cottura permette di sigillare all’interno i preziosi contenuti nutrizionali. I filetti invece, (così come anche altri tipi di pesce, se vogliamo farla un po’ più semplice) possono essere cotti in padella con poca acqua.

Un altro tipo di cottura sana del pesce per il cane è al forno ovviamente, magari con l’aggiunta di un rametto di rosmarino, un antiossidante naturale capace di rendere tutto il pasto più gustoso.

Una volta cotto, a meno che non si tratti di filetti, dovremmo però togliere le lische dal pesce prima di darlo al nostro cane. Le lische infatti, specialmente dei pesci più grandi, possono essere un problema se dati a cani inesperti.

Per quel che riguarda le quantità infine, il pesce può essere inserito nella dieta di un cane come principale fonte proteica, oppure può essere dato come piccolo extra. Nel primo caso, le quantità dipendono dal tipo di dieta e dal cane, per cui devono essere concordate con il medico veterinario esperto in nutrizione.

Per quel che riguarda invece gli extra, consiglio vivamente (per i cani non allergici!) un pezzettino di pesce bianco della grandezza di una noce per cani di taglia piccola. Per cani di taglia grande possiamo pensare invece a 2 o 3 pezzettini di questa grandezza, potendo magari optare anche per pesce più grasso se sappiamo che il nostro cane digerisce senza problemi.

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Maria Mayer
Veterinaria esperta in nutrizione del cane e del gatto
Sono laureata in Medicina Veterinaria ed ho conseguito un dottorato di ricerca riguardo l’utilizzo delle medicine non convenzionali negli allevamenti biologici. Il mio percorso di studi comprende, fra l’altro, un Master di II livello in Nutrizione del Cane e del Gatto e un secondi in PNEI e Scienze dalla Cura Integrata.
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