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20 Dicembre 2021
9:30

Il cane può mangiare le noci?

Il cane può mangiare le noci? Sì, ma quando le diamo al nostro cane dobbiamo sapere che possono fare male. In questo articolo parliamo di cosa può succedere se il nostro cane mangia delle noci e quali tipi di frutta secca può invece mangiare in sicurezza.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Le noci sono certamente uno dei frutti secchi che incontriamo più frequentemente sulle nostre tavole, specialmente in inverno, ma il cane può mangiarle? La risposta in linea generale è sì, ma con estrema moderazione. Questo non a causa della quantità di grassi, come molto spesso riportato in articoli divulgativi incontrati sul web. Il cane infatti, come quasi tutti i carnivori, ha un’ottima capacità di digestione dei grassi e pensare che quello di poche noci possa dargli noia è un’assurdità. Quello che invece può far male al nostro cane sono sostanze attive sul sistema nervoso presenti soprattutto in alcuni tipi di noci. Vediamolo assieme.

Perché le noci possono far male al cane

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Non tutte le noci sono tossiche per il cane. In generale, le noci sicuramente tossiche sono le noci di macadamia: prodotto non facilmente reperibile in Italia, dato che sono originarie di Australia e Stati Uniti, le noci di macadamia sono un alimento ricco di selenio ma altamente tossico per il cane. Questo tipo di noci infatti possono provocare sintomatologia neurologica, con debolezza, tremori muscolari e persino paralisi, se ingerite in alte dosi. In caso il vostro cane mangi noci di macadamia quindi di corsa dal veterinario, poco importa la dose, meglio effettuare almeno una visita clinica.

Le noci comuni invece che troviamo sulle nostre tavole in inverno e che molti cani si procurano persino da soli nei giardini (possono diventare bravissimi a sgusciarle), non hanno una tossicità così marcata. Le noci comuni però, pur avendo fantastiche proprietà nutrizionali (sono ricche infatti di magnesio, a forte azione antistress e rilassante) è meglio non vengano somministrate al cane. Ad alte dosi infatti (100g di noci sgusciate per un cane di 10kg circa) possono dare infatti anch’esse sintomatologia neurologica.

Cosa succede se un cane mangia noci: sintomi e cosa fare

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Come detto sopra, prima di tutto dobbiamo capire quante noci e quali abbia ingerito il nostro cane. Se non siete sicuri del tipo o della quantità è meglio che ricorriate comunque all’aiuto del vostro medico veterinario.

Se il vostro cane ha ingerito noci di macadamia, come detto sopra, la sintomatologia potrebbe apparire anche a basse dosi. Probabilmente i primissimi sintomi potrebbero essere vomito e/o diarrea. Successivamente, potrebbero insorgere sintomi neurologici con sbandamenti, atassia (incapacità di mantenere l’equilibrio) e tremori. Se non trattati questi sintomi possono evolvere in modo grave per cui è importante procedere con il ricovero.

Nel caso invece il vostro cane abbia mangiato alcune noci comuni, probabilmente non succederà nulla. Se le dosi fossero un pochino più alte di solo qualche noce, potreste notare che il cane ha vomito. Difficilmente la sintomatologia sarà più grave, anche se, come sempre, “è la dose che fa il veleno”.

Una questione a parte è quella dei cani “snocciolatori”, come li chiamo io, ovvero tutti quei cani allenatissimi a estrarre la noce direttamente dal mallo e poi dal guscio per mangiarsela felicemente direttamente dal prato sotto l’albero. In questo caso, attenzione perché il vomito, anche a distanza dal momento incriminato è frequente. Se il vostro cane vomita quindi in modo cronico e in giardino avete un albero di noci, nominatelo al vostro medico veterinario curante. Attenzione infine ai gusci duri, che ovviamente possono far male ai denti del vostro cane, causandone rottura o scheggiatura.

Quale frutta secca possono mangiare i cani

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Dato che la frutta secca è molto amata anche da noi pet mate, non è detto che si debba rinunciare all’idea di condividerla con loro, potremmo decidere di darne magari altre, che non siano noci. Fra la frutta secca che un cane può mangiare con discreta sicurezza possiamo nominare:

  • Nocciole: non più di 1 o 2 al giorno;
  • Mandorle: come le nocciole, in piccole dosi possono essere date;
  • Arachidi: non li amo molto, dato che sono ricchi di acido arachidonico, ad azione proinfiammatoria, ma non sono pericolosi in sé per il cane per cui se si vuole se ne può dare uno o due al giorno;
  • Pistacchi: anche i pistacchi si possono dare al cane, anche se è bene dosarne le quantità.

In linea generale, quando diamo frutta secca, cerchiamo di evitare quella troppo salata (arachidi soprattutto) e di privilegiare piccole quantità, tenendo anche conto della taglia del nostro amico.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Maria Mayer
Veterinaria esperta in nutrizione del cane e del gatto
Sono laureata in Medicina Veterinaria ed ho conseguito un dottorato di ricerca riguardo l’utilizzo delle medicine non convenzionali negli allevamenti biologici. Il mio percorso di studi comprende, fra l’altro, un Master di II livello in Nutrizione del Cane e del Gatto e un secondi in PNEI e Scienze dalla Cura Integrata.
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