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27 Maggio 2021
12:40

Primati di specie diverse “parlano la stessa lingua” per evitare conflitti

Una specie di tamarino, piccole scimmie diffuse soprattutto in Sud America, usa le stesse vocalizzazioni di un'altra specie per comunicare meglio ed evitare i conflitti quando entrano in contatto negli stessi territori. Lo sostiene un nuovo studio effettuato su 15 gruppi diversi pubblicato su Behavioral Ecology and Sociobiology.

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Una specie di tamarino, piccole scimmie diffuse in Centro e Sud America, utilizza gli stessi richiami e le stesse vocalizzazioni di un'altra specie per comunicare meglio ed evitare conflitti quando entrano in contatto nello stesso territorio. Lo ha scoperto un team di ricercatori che ha studiato il comportamento di 15 gruppi di tamarini calvi (Saguinus bicolor) e tamarini dalle mani gialle (Saguinus midas), due specie molto simili tra loro. Più nel dettaglio lo studio, pubblicato su Behavioral Ecology and Sociobiology, ha dimostrato per la prima volta nei primati una convergenza vocale asimmetrica, e cioè è solo una delle due specie a sceglie di adottare i richiami e i suoni dell'altra.

Stessa "lingua", meno conflitti

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Un esemplare di tamarino dalle mani gialle (Saguinus midas)

I tamarini dalle mani gialle sono piccole scimmie piuttosto comuni nelle foreste pluviali nord-orientali dell'Amazzonia, dove vivono tra le chiome degli alberi in piccoli gruppi sociali che possono arrivare fino a 15 individui. In alcune zone del loro areale le popolazioni condividono il territorio con un altra specie simile, il tamarino calvo, che a differenza del primo ha però una distribuzione molto ristretta e limitata ai dintorni di Manaus, la capitale dello stato di Amazonas. Il tamarino calvo risente molto della competizione con quello dalle mani gialle e per questo e altri motivi di origine antropica è seriamente minacciato di estinzione ed è considerato In pericolo critico nella Lista Rossa IUCN. Si stima che la popolazione subirà un calo numerico fino all'80% entro il 2033.

I ricercatori hanno però scoperto che se le due specie vivono in simpatria, e cioè hanno una distribuzione geografica sovrapposta, quando entrano in contatto nello stesso territorio i tamarini dalle mani gialle usavano gli stessi richiami adottati da quelli calvi. Secondo gli scienziati questo "cambio di lingua" potrebbe servire per facilitare l'identificazione e per evitare controversie e dispute territoriali per cibo e altre risorse. È un po' come quando noi andiamo all'estero e cerchiamo di parlare nella lingua locale per evitare incomprensioni e facilitare la comunicazione. Il fatto che siano solo quelli dalle mani gialle a cambiare registro vocale potrebbe dipenderebbe dall'ampiezza e dalla flessibilità nelle vocalizzazioni di questa specie, più portata alla comunicazione sonora e con un repertorio più ampio del tamarino calvo.

Convergenze insolite

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Un esemplare di tamarino calvo (Saguinus bicolor)

Quando due specie simili condividono gli stessi territori e hanno abitudini ed esigenze simili, spesso tendono a sviluppare caratteristiche e comportamenti differenti per evitare la competizione, diventando via via sempre più diverse l'una dall'altra. In altri casi, invece, proprio perché sottoposte alle stesse pressioni selettive tendono a sviluppare caratteri molto simili, adatti proprio per vivere in quell'ambiente. I biologi e i naturalisti chiamano questo processo biologico convergenza evolutiva. È un po' quello che è successo a pesci, tartarughe, pinguini e cetacei, che vivendo nello stesso ambiente hanno evoluto pinne, idrodinamicità e altre caratteristiche simili.

Di solito sono però entrambe le specie a convergere verso le stesse caratteristiche, mentre in questo caso è solo una delle due ad avvicinarsi all'altra. Questo è quindi il primo caso di convergenza asimettrica nei primati, con una sola specie che cambia "accento" per evitare i conflitti con un'altra. Ancora una volta la complessità delle vocalizzazioni e lo sviluppo di richiami specifici per l'area geografica si dimostra fondamentale per gli animali altamente sociali non solo all'interno della stessa specie o nei singoli gruppi, come accade per esempio all'eterocefalo glabro, ma anche tra specie separate che però condividono gli stessi territori.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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