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3 Febbraio 2021
10:11

I dialetti del sorprendente ratto-talpa

L'eterocefalo glabro o ratto-talpa nudo è un bizzaro roditore quasi privo di pelo che vive in società complesse composte da rigide caste. In nuovo studi pubblicato su Science è stato scoperto che ogni colonia possiede un proprio dialetto e che questo viene tramandato culturalmente ai nuovi nati.

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La capacità di riconoscere la provenienza geografica delle persone esclusivamente dall'accento e dal modo in cui parlano è una delle caratteristiche che contraddistinguono il genere umano. Pronunce, inflessioni e dialetti svolgono un importante funzione sociale e aiutano a caratterizzare e a rafforzare il senso di comunità. L'uomo, però, non è l'unico animale a possedere questa spiccata diversità linguistica. Gli uccelli, coi loro canti, hanno varietà linguistiche che possono cambiare in base all'area geografica, ma anche balene e altri primati utilizzano dialetti. Da oggi, però, una nuova sorprendente specie si aggiunge alla lista degli animali in grado di "parlare" usando dialetti: il ratto-talpa nudo, più correttamente chiamato eterocefalo glabro. Questi sono i risultati di un nuovo studio pubblicato su Science dal team guidato da Gary R. Lewin del Max Delbrück Center for Molecular Medicine di Berlino, che approfondisce inoltre le complesse dinamiche sociali e gli aspetti culturali di questo singolare mammifero africano.

L'uso dei dialetti nelle colonie dei ratti-talpa

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L'eterocefalo glabro o ratto-talpa nudo (Heterocephalus glaber) è un roditore che vive nelle praterie aride dell'Africa orienetale e che di certo non spicca per estetica. Dotato di una scarsa vista e quasi completamente privo di peli, vive sotto terra in colonie molto numerose dalla struttura sociale divisa in rigide caste incredibilmente simile a quella di api e formiche. Ogni colonia ha una sua regina, che è l'unica a riprodursi, e tutti gli altri individui hanno un ruolo funzionale rigido e ben preciso: operai, soldati, proprio come gli insetti eusociali.

Ma le bizzarrie di questo roditore rosa dalla pelle rugosa non si fermano certo qui. Sono dotati di una longevità a dir poco sorprendete per un roditore e possono vivere per oltre 30 anni. Inoltre sembrano non invecchiare mai, sono insensibili al dolore e mostrano una incredibile resistenza ai tumori. Hanno una quantità di superpoteri da far invidia ai migliori supereroi dei fumetti.

Le colonie vivono all'interno di un complesso sistema di tunnel sotterranei dove la comunicazione vocale svolge un ruolo fondamentale. Sono animali incredibilmente comunicativi e li si sente spesso emettere suoni simili a cinguettii. Gli scienziati volevano capire il ruolo di queste vocalizzazioni nella loro vita sociale e hanno registrato 36.190 "cinguettii" provenienti da 166 individui differenti divisi in 7 colonie. Analizzando le registrazioni hanno scoperto che ogni colonia aveva un suo caratteristico dialetto che rafforza la coesione all'interno del gruppo. Ma c'è di più.

La xenofobia del ratto-talpa

Questo spiccato spirito di appartenenza ha un risvolto sociale ed evolutivo ancora più particolare. Riuscire a riconoscere un individuo dalla propria "voce" aiuta a identificare eventuali ratti "stranieri" provenienti da altre colonie. I ricercatori hanno fatto ascoltare le vocalizzazioni registrate ai vari individui e hanno scoperto che i roditori rispondevano solo a quelle provenienti dalla propria colonia.

I ratti talpa sono incredibilmente xenofobi, e se un individuo proviene da una colonia diversa viene riconosciuto e di solito ucciso. Il valore adattativo di questo comportamento è da ricollegare probabilmente alla carenza di cibo che spesso colpisce gli habitat aridi dove vivono questi animali, e che accentua la competizione tra colonie favorendo la coesione tra i membri dello stesso gruppo.

La trasmissione culturale del dialetto

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I ricercatori hanno inoltre scoperto che i dialetti non hanno una trasmissione genetica ma vengono tramandati culturalmente ai nuovi nati. Per capirlo hanno introdotto tre cuccioli estranei all'interno di una colonia dove c'erano già nuovi nati. Dopo sei mesi hanno analizzato le vocalizzazioni e hanno scoperto che gli individui adottati avevano sviluppato il dialetto caratteristico della colonia in cui erano stati inseriti. In pratica gli era stato insegnato.

Queste analisi, oltre a confermare la trasmissione culturale del linguaggio, hanno evidenziato l'importanza della regina nella conservazione e nella diffusione del dialetto. Nel corso dello studio una delle colonie ha perso due regine in pochissimo tempo e i ricercatori hanno notato che le vocalizzazioni degli altri ratti-talpa hanno iniziato a variare molto più del solito. La coesione dialettale si è così notevolmente ridotta, ed è stata ripristinata solo pochi mesi dopo con l'ascesa al trono di un'altra femmina come nuova regina. La coesione dialettale, quindi, diminuisce con la perdita della regina e riemerge solo con l'arrivo di una nuova.

Questa è solo l'ultima scoperta riguardante uno dei mammiferi più assurdi e singolari del Pianeta. Quale sarà la prossima?

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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