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7 Novembre 2022
12:33

Perché crescere con un animale domestico fa bene ai bambini?

È ampiamente riconosciuto in ambito psicologico l’impatto positivo degli animali domestici sul benessere psicofisico. Questo è vero soprattutto per i bambini: cani e gatti possono diventare un vero e proprio sostegno allo sviluppo dei più piccoli. Vediamo, allora, nel dettaglio cosa succede ai bimbi che crescono con un animale domestico.

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Articolo a cura Dott.ssa Giorgia Inferrera
Psicologa
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È ormai ampiamente riconosciuto in ambito psicologico l’impatto positivo che un cane o un gatto possono avere sul benessere psicofisico di un individuo: diversi studi, infatti, hanno dimostrato come gli animali domestici svolgano un ruolo importante nella nostra vita, provvedendo ai bisogni fondamentali di affetto, vicinanza e rispecchiamento empatico.

Se ciò è vero per gli adulti, lo è ancor di più per i bambini: i nostri compagni di vita, infatti, possono diventare un vero e proprio sostegno allo sviluppo dei più piccoli che, come sappiamo, devono fronteggiare le numerose sfide che la crescita impone. Il compagno dei bambini per eccellenza è il cane che, per le sue caratteristiche, può essere considerato il compagno perfetto in età evolutiva. Ma anche crescere con un gatto ha i suoi vantaggi, come ad esempio imparare maggiormente a rispettare gli spazi altrui.

Vediamo, allora, nel dettaglio cosa succede ai bimbi che crescono fianco a fianco con un animale domestico.

Animali domestici e bambini: i benefici

A livello psicologico la relazione con il proprio animale domestico fa sì che il bambino sperimenti meno di frequente emozioni negative e rappresenta un fattore di protezione rispetto a rischi psicopatologici come depressione, ansia e stress. Gli animali hanno un grande potere calmante e spesso hanno la capacità di metterci di buon umore e farci provare emozioni positive.

A livello fisico i bambini sono più invogliati a svolgere attività fisica, specialmente all’aria aperta. Passeggiare con il proprio cane e organizzare delle gite con lui possono diventare degli ottimi pretesti per mantenersi in forma e trascorrere più tempo immersi nella natura.

A livello sociale i bambini possono stringere più facilmente amicizia. Gli animali, e in particolare i cani, sono dei lubrificatori sociali, permettono di conoscere persone nuove molto più facilmente e di superare l’imbarazzo iniziale.

Quindi, sembra proprio che crescere con un cane o un gatto interessi il processo di sviluppo in tutti i suoi aspetti più importanti. Secondo il modello biopsicosociale (Engel, 1977), infatti, la salute è il risultato di fattori biologici, psicologici e sociali che interagiscono tra loro e vivere con un animale domestico ha un impatto significativo su tutti e tre i tipi di fattori.

Costruire un rapporto tra bambini e animali domestici

Affinché gli animali domestici possano favorire lo sviluppo socio-emotivo dei bambini e delle bambine non è sufficiente adottarne uno. C’è bisogno infatti che l’adulto agisca da facilitatore sociale nel far sì che i due possano conoscersi, piacersi e… diventare amici! Spesso tale processo avviene in maniera spontanea, specialmente se il bambino e cane condividono il quotidiano, all’interno di una relazione fatta di sguardi, percezioni e comunicazione non verbale. Altre volte, invece, tale relazione va costruita nel tempo e l’incontro con l'animale domestico può non avvenire in maniera totalmente spontanea e naturale.

Ciò non significa necessariamente che non si possa in nessun modo aiutare bambini e animali ad andare d’accordo. Se ci pensiamo, si tratta di far interagire due universi che, se sotto alcuni aspetti sono molto vicini tra loro, sotto tantissimi altri sono notevolmente distanti ed è normale se all’inizio occorrerà un po’ di tempo affinché si possa trovare il giusto equilibrio.

È per questo che è importante che gli adulti – che in questa dinamica rappresentano la parte più razionale – si armino di calma e pazienza e che si provi con delicatezza a fare avvicinare bambino e animale: all’inizio potremmo accontentarci anche di piccoli passi dell’uno verso l’altro, per poi aumentare man mano il livello di interazione tra i due. Ricordiamo, infatti, che non è tanto importante che siano fisicamente vicini ma che l’incontro avvenga a livello emotivo.

È inoltre assolutamente necessario nell’interesse di entrambi che il genitore, o più in generale il caregiver, insegni ai più piccoli a prendersi cura dell'animale domestico. In tale modo il bambino non si sentirà ansioso o impaurito nel restare solo con il proprio cane perché saprà come comportarsi e all’animale sarà garantita una vita serena e in salute perché tutta la famiglia, anche i più piccoli, nutriranno un profondo rispetto verso di lui.

Cosa insegna ai bambini crescere con un animale

Instaurare un legame significativo con un animale domestico non è soltanto un modo per far sì che i bambini crescano più sani e più felici, ma ha un impatto sulla loro vita mentale a diversi livelli. I più piccoli sono, per loro natura, egocentrici ed è necessario che operino un decentramento cognitivo affinché possano interessarsi non soltanto ai propri bisogni, ma anche a quelli del proprio cane.

I piccoli di casa dovranno capire che le proprie necessità possono differire notevolmente da quelle altrui e impareranno, in tal modo, a decifrare i segnali del proprio compagno a 4 zampe. Diventare empatici con il proprio cane, arrivando a capire quando vuole andare a spasso, quando ha fame o quando è malato è un procedimento molto importante perché permette di acquisire quello che viene definito perspective taking, ovvero l’abilità di comprendere pensieri, sentimenti e prospettive proprie altrui.

Crescere con un cane, inoltre, può anche aiutare i bambini a diventare più autonomi e più responsabili, poiché già da piccoli sono educati a prendersi cura di qualcuno che amano. Il vantaggio principale è che il bambino impara attraverso una dimensione ludica ed è proprio la gioia condividere del tempo in compagnia del proprio cane che può rendere alcune esperienze di crescita particolarmente piacevoli.

In questo caso i compiti che richiedono responsabilità e un maggior livello di indipendenza, come ad esempio portare per la prima volta a spasso il proprio cane o dargli da mangiare, non verranno percepiti come obblighi, ma come occasioni per trascorrere del tempo in compagnia del proprio pet. Il fatto di prendersi cura del proprio animale, inoltre, può aumentare l’autostima e la fiducia in sé stessi. Tutto ciò, ovviamente, in funzione dell’età e del livello di sviluppo del bambino, evitando di porlo di fronte a richieste eccessive ed irrealistiche. Una buona idea potrebbe essere quella di accompagnare i più piccoli durante le prime esperienze, per poi aumentare sempre di più il grado di autonomia man mano che il bambino cresce.

Bibliografia

  • Christian, H., Trapp, G., Villanueva, K., Zubrick, S. R., Koekemoer, R., & Giles-Corti, B. (2014). Dog walking is associated with more outdoor play and independent mobility for children. Preventive medicine, 67, 259-263.
  • Engel, G. L. (1977). The need for a new medical model: a challenge for biomedicine. Science, 196(4286), 129-136.
  • Maruyama, M. (2010). The effects of animals on children's development of perspective-taking abilities. Portland State University.
  • Purewal, R., Christley, R., Kordas, K., Joinson, C., Meints, K., Gee, N., & Westgarth, C. (2017). Companion animals and child/adolescent development: A systematic review of the evidence. International journal of environmental research and public health, 14(3), 234.
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Giorgia Inferrera
Psicologa
Laureata in Psicologia e appassionata fin da piccola di tutto ciò che riguarda il regno animale. Attraverso Kodami ho l'opportunità di scrivere sul modo in cui questi due universi dialogano.
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