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21 Gennaio 2023
18:00

Come responsabilizzare i bambini alla cura di un animale domestico?

Al giorno d’oggi l’educazione dei bambini non può tralasciare l’aspetto che riguarda la cura e il rispetto degli animali ed è assolutamente necessario che i genitori insegnino ai propri figli a relazionarsi a gatti e cani. Vediamo insieme alcuni consigli per responsabilizzare i bambini alla cura degli animali domestici.

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Articolo a cura di Giorgia Inferrera
Psicologa
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Sono sempre di più gli studi che evidenziano i numerosi benefici che derivano dal vivere fianco a fianco ad un cane o un gatto. L’impatto positivo degli animali sulla salute mentale dei più piccoli, infatti, va oltre la dimensione ludica, fino a rappresentare un vero e proprio sostegno allo sviluppo.

Proprio per questo motivo, l’educazione dei bambini non può tralasciare l’aspetto che riguarda la cura e il rispetto degli animali domestici ed è assolutamente necessario che i genitori insegnino ai propri figli a relazionarsi a gatti e cani. A volte, infatti, troppo impegnati a pensare cos’è meglio per un bambino, potremmo perdere di vista il benessere dei nostri compagni animali. Inoltre, ricordiamo sempre che non basta accogliere un animale domestico in casa, ma c’è bisogno che si instauri una relazione profonda e significativa affinché il gatto o il cane diventi un supporto alla crescita dei più piccoli. Vediamo insieme alcuni consigli utili a responsabilizzare i bambini alla cura degli animali domestici.

Conciliare i bisogni di entrambi

Bisogna far capire ai bambini che le esigenze dei nostri animali domestici possono divergere notevolmente dalle nostre. Spesso accade, infatti, che ciò che desideriamo non coincide con le necessità del nostro cane o gatto. In questi casi, è importante insegnare ai bambini a trovare un punto di incontro a metà strada: una soluzione che, per quanto è possibile, concili i bisogni di entrambi. Oltre a contribuire al benessere dell’animale tale procedimento promuove l’empatia e permette di acquisire quello che viene definito perspective taking, ovvero l’abilità di comprendere pensieri, sentimenti e prospettive proprie altrui.

Evitare reazioni spiacevoli

Spesso i bambini possono essere troppo impulsivi e senza volerlo potrebbero spaventare o provocare l’animale, causando una reazione improvvisa come un morso o un graffio. I più piccoli, anche se mossi dalla gioia e dall’affetto, a volte trattano il proprio cane in maniera poco rispettosa e l’animale, di riflesso, potrebbe avere la necessità di difendersi. Per questo motivo, è necessario spiegare ai più piccoli com’è opportuno comportarsi in presenza di animali domestici agendo, specialmente nei primi tempi, come facilitatori sociali.

Aumentare gradualmente il livello di difficoltà

Una buona idea per responsabilizzare i bambini potrebbe essere quella di coinvolgerli nelle azioni che quotidianamente compiamo al fine di prenderci cura dei nostri animali. Per non scoraggiare i più piccoli e non minare la loro autostima partiamo da compiti semplici, come versare dell’acqua nella ciotola del cane, per poi aumentare il livello di difficoltà man mano che crescono.

Aumentare gradualmente il livello di autonomia

All’inizio è preferibile affiancare i bambini ed aiutarli nello svolgimento dei compiti, secondo un processo che viene definito Scaffolding. Tale termine deriva dal mondo dell’edilizia, poiché gli operai al fine lavorare più agevolmente realizzano un’impalcatura o ponteggio (scaffold) che li facilita nella costruzione e riparazione di edifici. In ambito psicologico lo Scaffolding è un concetto introdotto da Vygotsky e fa riferimento alla possibilità di offrire un supporto provvisorio da parte di un esperto a chi è in fase di apprendimento, per poi eliminarlo gradualmente quando il soggetto ha maturato le competenze necessarie a svolgere il compito in autonomia.

Insegnare i bambini a relazionarsi a tutti gli animali

Infine, bisogna ricordare che è opportuno insegnare ai bambini ad avere cura di tutti gli animali, indipendentemente da quali o quanti se ne abbiano in casa propria. Potrebbe accadere, infatti, che i nostri figli si trovino in presenza di animali molto diversi da quelli a cui sono abituati. In alcuni casi, ad esempio, i bambini sanno come comportarsi con il proprio cane, ma non con un animale che incontrano per strada o, ancora, sanno come relazionarsi ad un cane ma che non hanno familiarità con un gatto. Per questo motivo, qualora non si avessero cani o gatti in casa propria, ci potrebbe rivolgere ad un familiare o un amico che ne ha uno. In tal modo permetteremo ai nostri figli di abituarsi alla presenza di un animale domestico faremo sì che siano adeguatamente preparati a successivi incontri.

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Giorgia Inferrera
Psicologa
Laureata in Psicologia e appassionata fin da piccola di tutto ciò che riguarda il regno animale. Attraverso Kodami ho l'opportunità di scrivere sul modo in cui questi due universi dialogano.
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