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18 Aprile 2022
15:00

Il video del cane che canta con la sua umana su TikTok. L’esperto: «Desidera ribadire la loro unione»

Ragioniamo insieme all’istruttore cinofilo David Morettini riguardo alcuni video diventati famosi su TikTok: Leo, un cane di piccola taglia che ulula mentre la sua umana canta, come se volesse cantare insieme a lei.

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Leo è un Cavabichon, ovvero un incrocio tra un Bichon Frisé e un Cavalier King Charles Spaniel. Cali Gorsuch, invece, è la sua umana.

Lei ama cantare e, nel tempo, anche lui si è fatto prendere da questa passione. Mentre lei intona le parole dei Coldplay, di Ariana Grande oppure di Alicia Keys, Leo comincia ad ululare seguendo il ritmo e dando così vita a spassosi siparietti, la cui allegria è amplificata dalle spontanee e contagiose risate di Cali, soprattutto nei pezzi in cui Leo è particolarmente preciso.

Alcuni dei loro video negli ultimi mesi hanno superato le 200 mila visualizzazioni. Uno di questi, in particolare, ritrae Cali che tenta invano di cantare Almost is Never Enough di Ariana Grande mentre Leo si intromette: ha raggiunto 22 milioni di like su Tik Tok ed è stato visualizzato più di 14 mila volte su Instagram.

Ma perché Leo si comporta così quando la sua umana incomincia a cantare? Lo abbiamo chiesto a David Morettini, istruttore cinofilo e membro del comitato scientifico di Kodami. «Osservando i video di Cali e Leo sembra evidente che si tratti di un'attività che la ragazza svolge spesso e, soprattutto, con piacere – spiega l'esperto – I nostri cani sono molto abili nel capire le nostre emozioni e si allineano con noi in una sorta di osmosi».

Il significato dell'ululato

I cani sono animali sociali, ciò significa che per la loro specie è estremamente importante avere a disposizione buoni strumenti comunicativi che gli permettano di comprendersi con i propri simili. Proprio per questo motivo, durante il loro percorso evolutivo, hanno mantenuto alcuni comportamenti ancestrali, fortemente legati al passato in comune con il lupo, come appunto l'ululato.

Nella vita di tutti i giorni, però, i cani non hanno più bisogno di ululare per richiamare a sé un gruppo di conspecifici o come segnale d'allarme per una minaccia alla tana. Eppure alcuni individui continuano a farlo, soprattutto quando attendono il ritorno del proprio umano, quando sentono l'arrivo di un'ambulanza, il suono delle campane, un jingle conosciuto oppure, come nel caso di Leo, quando ad attivarlo sono le frequenze musicali correlate anche alle emozioni positive della sua umana.

«Il risultato che vediamo nei video è un piacevole momento di condivisione che diverte entrambi  – spiega Morettini – Nel tempo è inoltre possibile che il gioco diventi un vero e proprio rituale, per cui il cane si metterà nella modalità "canora" prima ancora che la canzone inizi, perché ha imparato a prevedere cosa sta per succedere».

Questo particolare comportamento è diffuso soprattutto nei cani di piccola taglia come i Barboni e i Volpini di Pomerania, mentre è più difficile che venga proposto da cani di tipo Terrier oppure dai Molossi. «Alla base del comportamento di Leo c'è sicuramente una buona dose di motivazione affiliativa– spiega Morettini – Possiamo dire che le frequenze della musica e il divertimento di Cali evochino in lui il desiderio di ribadire la loro unione».

Gli effetti della musica sui cani

Le immagini di Leo che ulula sulle note della musica della sua pet mate non sono però le prime a diventare popolari sul web. Alcuni anni fa era piuttosto comune imbattersi in numerosi video che ritraevano cani, soprattutto appartenenti ad alcune razze particolarmente portate per le vocalizzazioni, come i Siberian Husky, intenti ad ululare al suono del pianoforte.

Ad oggi la scienza non ha ancora trovato una risposta univoca per questi comportamenti ma sembra plausibile pensare che si tratti di una reazione spontanea alle frequenze che somigliano maggiormente a quelle della propria voce. Nel momento in cui il cane sente risuonare note simili al suo ululato nella sirena di un'ambulanza o al suono delle campane, in un certo senso è come se si aggiungesse al "gruppo", rievocando probabilmente quanto di più ancestrale vi è nell'ululato.

Negli ultimi anni, però, la curiosità nei confronti del rapporto dei cani con la musica è aumentata rapidamente e infatti numerosi team di ricerca di tutto il mondo si sono dedicati a molti aspetti legati a questo tema.

Un interessante studio pubblicato nel 2020 e condotto dai ricercatori dell'Università del New England, in Australia, ha rilevato, ad esempio, una diminuzione dello stress nei cani che vivevano all'interno di ambienti arricchiti, dal punto di vista sonoro, con brani di musica classica.

Uno studio condotto dall'Università di Glasgow, invece, ha dimostrato come vi sia un'aumento del cortisolo (l'ormone simbolo dello stress), nei cani che ascoltano Soft Rock, rispetto a quelli a cui viene fatto ascoltare il Reggae oppure il Pop. Inoltre, nei momenti in cui l'ambiente era arricchito con la musica, indipendentemente dal genere, i cani avevano la tendenza a trascorrere più tempo sdraiati, piuttosto che in piedi.

Sopratutto nel caso della musica classica, la musicoterapia ha dimostrato più volte di favorire miglioramenti importanti per il benessere degli animali. Secondo i ricercatori, però, è indispensabile approfondire ulteriormente questo tema, per comprendere in maniera più dettagliata le motivazioni alla base del legame dei cani con la musica e riuscire, quindi, a sfruttare tutti i benefici fisiologici e psicologici dei possibili interventi.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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