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6 Novembre 2022
10:50

L’astore (Accipiter gentilis)

L'astore (Accipiter gentilis), chiamato anche astore comune oloartico, è un uccello rapace diurno appartenente alla famiglia degli accipitridi, diffuso in gran parte dell'emisfero boreale. È l'unico rapace del genere Accipiter presente sia in Eurasia che in Nord America.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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L'astore (Accipiter gentilis), chiamato anche astore comune oloartico, è un uccello rapace diurno appartenente alla famiglia degli accipitridi, diffuso in gran parte dell'emisfero boreale, comprese alcune zone artiche e i deserti dell'Africa settentrionale. Si tratta della specie più grande appartenente al genere Accipiter e la sua apertura alare, infatti, può raggiungere i 115 centimetri. Inoltre, nessun altro rapace appartenente a questo genere è presente sia in Eurasia che in Nord America.

Come è fatto l'astore

I maschi di astore adulti possono raggiungere e superare leggermente un chilo di peso e hanno una lunghezza media di 55 centimetri. L'apertura alare, invece, varia dai 98 ai 104 centimetri. Il dimorfismo sessuale è evidente in quanto le femmine sono più grandi e, infatti, possono arrivare pesare anche 1350 grammi, raggiungendo un'apertura alare superiore ai 110 centimetri e una lunghezza di 61.

Entrambi i sessi presentano evidenti piume bianche sopraccigliari a fasciare l'occhio, in particolare nella parte superiore. Gli adulti hanno occhi rossi che possono tendere al marrone, ma il colore degli occhi dei giovani è invece giallo brillante.

Hanno la testa scura e le parti inferiori del corpo bianche con linee grigie. La coda è color grigio chiaro con tre o quattro bande scure.

Mentre gli adulti hanno un colore marrone o grigiastro, i giovani sono più chiari nella parte superiore – almeno fino alla muta – e sono gialli, beige, color arancione o salmone con un motivo a righe nella parte inferiore.

In Italia è diffusa anche una sottospecie chiamata astore sardo (Accipiter gentilis arrigonii), che si distingue per una dimensione inferiore e un piumaggio più scuro. Lo stesso astore si trova anche in Corsica.

Dove vive e dove nidifica l'astore

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Secondo quanto riportato sul sito della Regione Emilia Romagna, l'astore in Europa popola tutto il continente fino alla Lapponia. Gli unici paesi in cui non è stato individuato solo l'Islanda, l'Irlanda e alcune isole mediterranee. In Italia, invece, è estremamente raro solo nella Pianura Padana, in Sicilia e, più in generale, alle quote più basse.

Per quanto riguarda il Nord America, invece, gli astori si trovano nelle zone montuose dall'Alaska centro occidentale ai territori dello Yukon, mentre a Sud sono diffusi fino alle montagne del Messico nordoccidentale e occidentale. In genere non si trovano, invece, negli Stati Uniti sudorientali.

Questo rapace abita i boschi ad alto fusto che si alternano a spazi aperti e, nel Caucaso, raggiunge addirittura i 2500 metri di quota. Durante il periodo della nidificazione predilige foreste costituite da una combinazione di alberi secolari e ad alto fusto, ma durante i freddi invernali, le popolazioni che vivono più a Nord, migrano verso le zone più calde, in cui, secondo Animal Diversity Web, si fermano di solito a quote più basse.

Trattandosi di un animale che vive nelle foreste, l'astore ha sviluppato ali corte e larghe, capaci di permettergli un volo potente senza necessitare di troppo spazio.

Comportamento e riproduzione

Gli astori sono animali altamente territoriali e le coppie, infatti, proteggono attivamente la propria zona di nidificazione, esibendosi in elaborate danze svolte prima e durante la costruzione del nido. Sono animali che tendono ad utilizzare molto le vocalizzazioni nella comunicazione intraspecifica e, in particolare, lo fanno durante il corteggiamento e la nidificazione.

Entrambi i sessi emettono vari suoni, tuttavia la femmina ha un verso più profondo e forte, mentre i maschi hanno voci più alte e meno potenti. I giovani astori tendono a "fischiettare" per richiedere il cibo ed emettono un suono simile a un "ke-ke-ke".

Quando le femmine corteggiano i maschi, eseguono spettacolari esibizioni aeree, correlate da vocalizzi. Si appollaiano poi nell'area di nidificazione continuando a emettere il verso dell'accoppiamento. Una volta trovato un compagno, i due astori iniziano a costruire – o riparare – il proprio nido insieme e, durante questo periodo, la coppia copulerà molte volte al giorno.

Gli astori sono monogami e solo nel caso in cui sopraggiunga la morte di uno dei due individui,  l'altro ne cercherà un nuovo. Generalmente la stagione degli accoppiamenti va dall"inizio di aprile alla la metà di giugno, con il picco di attività che si verifica tra la fine di aprile e maggio. Ciò nonostante, questi periodi possono variare in base alle condizioni climatiche e alla latitudine.

La dimensione tipica della covata va da due a quattro uova, le quali vengono deposte a intervalli di due o tre giorni l'una dall'altra. Le uova hanno un guscio ruvido di colore bianco o bluastro e misurano circa 5 centimetri. La cova viene portata avanti dalla femmina ma, occasionalmente, può essere sostituita dal maschio. I piccoli cominciano a muoversi dal nido intorno ai 33/35 giorni e iniziano a volare a circa 36/45 giorni dalla nascita.

Alimentazione

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Gli astori sono uccelli carnivori che mangiano principalmente di altri uccelli, mammiferi, invertebrati e rettili che raggiungono fino alla metà del peso dell'astore. La dieta, però, è fortemente legata alle disponibilità ambientali e può contenere dal 21% al 59% di mammiferi e dal 18% al 69% di uccelli. In alcune zone del Nord America gli astori si sono specializzati nella caccia alle lepri, agli scoiattoli e ai galli cedroni.

Questa specie ha l'abitudine di nascondere le proprie prede nelle fronde degli alberi o nelle biforcazioni dei rami e questo comportamento è più frequente durante la nidificazione.

L'astore e l'uomo

L'astore è una specie protetta dalla legge 157/92, per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio. Ciò nonostante, è sempre più raro a causa del bracconaggio, della somministrazione di bocconi avvelenati, ma anche per via della deforestazione, che frammenta il suo habitat.

In Scandinavia, le pratiche di disboscamento hanno portato a classificare l'astore come specie minacciata e l'Unione Europea ha quindi dato il via ad un progetto di ricerca interdisciplinare di radiotelemetria, nell'ottica di indagare sugli effetti delle pratiche forestali, sull'uso dell'habitat, sui processi di spostamento stagionale, sull'ecologia e sul comportamento generale della specie.

Il numero di individui maturi nella popolazione italiana è stimato dalla IUCN in circa 1000-1600 individui e il trend, nel nostro paese, è considerato stabile, con un recente incremento dell'areale, pertanto è considerata come specie a Minore Preoccupazione (LC).

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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