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11 Gennaio 2024
18:09

Astore precipita e rimane a terra con trauma cranico e becco rotto: curato, ora potrà tornare a volare in libertà

Un astore è stato trovato a terra privo di sensi nei pressi di un’abitazione a Sestri Ponente, in provincia di Genova. L’esemplare è stato recuperato da una donna e affidato alle cure del Cras di Campomorone: «Era in pericolo di vita, adesso potrà riconquistare i suoi cieli».

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L’astore salvato dal Cras di Campomorone, in provincia di Genova

È stato trovato a terra privo di sensi nei pressi di un’abitazione sulle alture di Sestri Ponente, in provincia di Genova. Le sue condizioni sono apparse gravi sin da subito. Ora, grazie alle cure del Centro Recupero Animali Selvatici, potrà tornare a volare in libertà.

Dalla Liguria arriva la storia a lieto fine che ha visto protagonista un astore (Accipiter gentilis), ferito gravemente a seguito dello schianto contro un muro o una finestra, probabilmente durante un tentativo di predazione. Inequivocabile il trauma cranico, segno evidente di un violento impatto.

L’esemplare è stato recuperato esanime da una donna che subito si è attivata per contattare i soccorritori. L’astore è arrivato al Cras di Campomorone, sempre in provincia di Genova, in stato di incoscienza con il becco fratturato e una copiosa perdita di sangue.

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«Era in pericolo di vita critico – dicono dall’Enpa – abbiamo subito prestato tutte le cure di emergenza, tra cui flebo calde, antibiotici e antidolorifici. Dopo qualche giorno siamo lieti di annunciare che si è gradualmente ripreso. Piano piano ha cominciato ad alimentarsi autonomamente e a stare in piedi. Superata la fase critica, il veterinario si è poi potuto occupare della frattura al becco che, seppur non più sanguinante, rischiava di creare seri problemi di sopravvivenza all’astore una volta liberato. È stata applicata sulla becco una resina speciale ed atossica, che si è solidificata all’aria e ne ha permesso la completa saldatura».

«Il nostro ospite potrà riconquistare presto i suoi cieli – concludono dal Cras genovese – ringraziamo ancora la signora e tutte le persone che scelgono di non voltarsi dall’altra parte quando si imbattono in un animale in difficoltà».

Si tratta di uno dei primi ingressi del 2024 al Cras di Campomorone, che nel 2023 ha accolto ben 2.176 animali, quasi mille recuperati direttamente dai volontari Enpa. Stando al bilancio di fine anno diffuso dall'ente, il totale degli animali ricoverati vanno suddivisi in  116 specie, di cui 20 godono di misure di protezione particolare (157/92). L’animale che più ha fatto il suo ingresso al Cras è stato il rondone, con ben 355 esemplari. Seguono merli, tortore dal collare, germani reali, ricci, caprioli, gabbiani e rapaci, civette in particolare (ben 36) in assoluto il rapace più rappresentato.

Grande presenza anche dei pipistrelli, con quasi 100 esemplari ricoverati appartenenti a diverse specie. Nell’arco dell'anno il Cras ha ospitato  anche  specie rare e inaspettate come gru, puzzola europea, aquila minore, torcicollo e gufo reale.

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Pietro Zampedroni
Giornalista
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