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31 Luglio 2024
10:36

Lasciare la TV accesa al cane quando lo lasci solo: può davvero aiutarlo?

Lasciare la TV accesa al cane quando lo lasciamo solo potrebbe aiutarlo: il suono e le immagini possono essere una buona compagnia. È molto importante però capire come utilizzare questo strumento.

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Dovremmo lasciare la TV accesa al cane quando lo lasciamo solo? In generale, potrebbe aiutarlo: il suono e le immagini della TV possono essere una buona compagnia per lui. I cani, infatti, hanno diverse reazioni nei confronti delle immagini: si va dall’indifferenza fino a soggetti che ne sono attratti e interagiscono anche con lo schermo, raramente ne hanno paura.

È molto importante però contestualizzare e capire come utilizzare questo strumento: se il televisore viene lasciato acceso su un canale che trasmette immagini violente e con volume assordante non aiuteremo Fido a rilassarsi ma, anzi, contribuiremo ad agitarlo e metterlo in uno stato di preoccupazione e ansia.

Sintonizzarsi invece su una trasmissione che abbia un rumore di sottofondo dolce potrebbe essere un buon sostegno per un animale sociale che non ha nessun piacere a rimanere da solo ma che si adatta a questa condizione nell’ambito di una relazione sana, ovvero di fiducia e serenità, con il suo umano di riferimento.

I suoni che provengono dalla Tv, poi, potrebbero essere utili per i soggetti più timorosi perché coprono i rumori esterni e evitano così che arrivino alle fini orecchie dei nostri compagni di vita in modo invadente.

Perché lasciare la TV accesa al cane può avere dei benefici

Il cane è un animale sociale che concepisce la vita come lo stare insieme a qualcuno. Nella relazione con l’essere umano, poi, si sublima questo desiderio a seconda dell’individualità del soggetto e anche delle motivazioni che ha ma, in generale, il rapporto stretto con il proprio punto di riferimento significa per lui «condividiamo tutto». È dunque chiaro che rimanere da solo non è ciò che vuole ma che, in linea di massima, un soggetto normo comportamentale accetta questa situazione nella consapevolezza che il proprio umano torna sempre a casa.

Fatta questa doverosa premessa, riesce più facile pensare che la “compagnia” di un rumore di fondo e anche di immagini serene possano essere un contributo per far sì che quel tempo da vivere in solitudine passi più velocemente.

È stato recentemente dimostrato che ai cani piace guardare la tv e che hanno anche delle preferenze. In particolare preferiscono immagini con altri animali, altri cani e anche video di sport. Sono attratti, in generale, dal movimento sugli schermi.

In situazioni di solitudine, però, è bene scegliere di lasciare la tv su canali che trasmettono immagini non attivanti perché il senso da “confortare” è quello dell’udito e non della vista. Lasciare la tv accesa, infatti, aiuta il cane a rilassarsi, ad avere un suono di sottofondo che non lo fa eccitare o impaurire ma che appunto gli serve da ponte per stare tranquillo fino all’arrivo dei familiari.

Che il suono e le immagini della tv facciano bene non è generalizzabile in ogni caso. Come scrivevamo, ci sono soggetti che sono del tutto indifferenti allo schermo piatto e altri, anzi, che possono provarne un certo timore.

Ci sono anche dei rischi?

I rischi, più che altro, sono correlati alla personalità del cane. Se un cane soffre di ansia da separazione, il rumore prodotto dalla TV e le stesse immagini non saranno utili per renderlo più sereno, a meno che non si sia fatto un percorso con un educatore o un istruttore che abbia valutato il singolo soggetto, la dinamica familiare e il livello di relazione.

Non dobbiamo di certo noi mettere il cane in condizione però di disagio maggiore rispetto già all’aspetto della solitudine che affronta quando non ci siamo. Pertanto anche in situazioni di normalità, dunque fuori da derive comportamentali come la succitata ansia da separazione, di certo a Fido non fa bene se abbiamo lasciato acceso il televisore su un film di guerra, ad esempio.

Ciò sui cui bisogna tenere alta l’attenzione, lo ripetiamo, è il contenuto più che il contenitore e, in ogni caso, consigliamo di fare delle prove, semplicemente.

Uscite una volta lasciando il vostro cane in compagnia della TV per una decina di minuti, ma prima dotatevi di una videocamera. Ciò vi darà la risposta che cercate e potrete osservare la reazione del cane che potrà andare, come già detto, dalla totale indifferenza fino all’abbaio contro le immagini che scorrono sullo schermo.

Come lasciare il cane da solo a casa

In generale, quando si lascia il cane da solo a casa è importante aver costruito una routine, comprenda o meno la tv accesa di sottofondo. Come ha scritto l’istruttore cinofilo Francesco Cerquetti su Kodami «ci sono tanti aspetti che bisogna valutare e bisogna far sì che non viva la solitudine come un momento di disagio, ricordando che la qualità delle ore passate in solitudine dipende da quelle passate insieme».

Il primo step sicuramente è quello di abituare il cane alla nostra assenza e dunque procedere con brevi momenti di separazione aumentando poi sempre di più il tempo in cui sarà da solo. Ricordiamo che non deve mai essere prolungato eccessivamente e che è fondamentale che poi le ore insieme siano di qualità, ovvero momenti in cui vi è una reale condivisione della vita che sia attraverso il gioco, le passeggiate e anche le coccole sul divano.

Per aiutarlo a stare sereno è utile aver già creato in casa dei luoghi di riposo e che vi abbia accesso in vostra assenza: della serie occhio a porte chiuse o che possono chiudersi mentre voi non ci siete. Utile è anche lasciargli un vostro indumento nella cuccia o sul divano o sul letto (dipende dalle vostre abitudini) che sarà per il vostro compagno un “luogo sicuro” in cui il vostro odore gli farà compagnia e gli darà conforto.

A molti cani – non a tutti ed ecco che c’è sempre il discorso sulle differenti personalità e unicità – piace passare il tempo sgranocchiando qualcosa. Il ruolo dei masticativi, del resto, è quello di provocare non solo piacere ma anche di far concentrare il cane su un unico obiettivo. Come le parole crociate per noi umani, per fare un esempio che possa aiutarci a capire che sensazione provano i cani quando sono lì intenti a mangiucchiare. Come detto però non funziona così per tutti: alcuni rifiutano il cibo e non toccheranno quel “premio di consolazione” fino a quando non vi vedranno entrare di nuovo a casa.

Il processo per lasciare il vostro cane, dunque e per riassumere, prevede la preparazione di un “set”, procedere a passi lenti – ovvero aumentando il tempo di vostra permanenza in esterna di volta in volta – e la verifica che tutto ciò sia percepito e vissuto come “normale” dal quattro zampe.

Nella consapevolezza che quest’ultima cosa è possibile solo e soltanto se tra di voi, prima di lasciarlo da solo e prima di qualsiasi altra “richiesta” a un cane, è sorto un rapporto di vera amicizia che si basa su poche, semplici regole: coerenza e fiducia reciproca.

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Martina Campanile
Istruttrice cinofila
Sono istruttrice e riabilitatrice cinofila con approccio Cognitivo-Zooantropologico, mi occupo di mediare nella relazione tra cane e umano: sin da piccola è un tema che mi ha affascinato e appassionato. Sono in continuo aggiornamento e penso che non si smetta mai di imparare, come mi insegna ogni giorno Zero, un meticcio sardo che è il mio compagno di vita.
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