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3 Luglio 2021
9:08

La nostra estate a dimensione cane: in viaggio con il camper

Le vacanze in camper sono perfette per chi viaggia con i cani. Lo sa bene Luca Spennacchio, istruttore cinofilo e membro del comitato scientifico di Kodami, che da anni viaggia in camper con i suoi cani e che ha deciso di raccontarci la sua esperienza per dimostrare che le vacanze "a misura di cane" sono possibili.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Mallory, border collie, ripresa mentre si affaccia dalla porta del mio “vetusto” camper

Eccoci di nuovo, finalmente è arrivata l’estate! E io vorrei condividere con voi alcune considerazioni su questo periodo da trascorrere con i nostri cani. L’estate non è la stagione migliore per i cani, in genere. Il caldo può essere fatale, le spighe dardeggiano nel mantello, i parassiti prolificano ma… c'è un aspetto bellissimo per il cane di famiglia: il tempo condiviso con i propri compagni umani che, se rispettano alcune accortezze, possono rendere questo periodo memorabile per tutti.

Un'estate a misura di cane e umano: in viaggio con il camper

Ecco allora perché desidero parlavi della mia esperienza diretta, anzi di quella mia e dei miei cani, nel corso degli ultimi anni durante la stagione estiva. Circa otto anni fa presi la decisione di acquistare un vecchio camper, un modello abbastanza "vetusto"… insomma quello che le mie tasche mi permettevano a quel tempo. Fu una mossa azzardata, impulsiva, come è mio solito fare. Ma sentivo che era arrivato il momento: allora o mai più. Non avevo mai fatto un’esperienza del genere, ma ero convinto che sarebbe stato fantastico viaggiare con i miei cani, e così è stato. Ho sperimentato una dimensione del vivere che mi ha mostrato cosa significhi veramente affrontare la vita con i propri compagni a quattro zampe.

La bellezza di condividere insieme dei percorsi in natura

Conosco molte persone cha vivono così, in camper, o su mezzi riadattati ad abitazione, in giro per il mondo, e ho sempre desiderato fare questo tipo di esperienza. So benissimo che un conto è stare in giro un mese, in vacanza, e un altro è vivere per strada, ma anche fare qualcosa in modo dosato può darci tanto. Mentre scrivo queste parole sono seduto sotto il tendalino del mio camper attuale, un po’ meno "antico" del primo, sulle rive dell’amato Lago di Garda, a pochi chilometri da dove vivo, quindi non che abbia fatto chissà quale viaggio per venire qui, in uno dei rari week-end liberi dal lavoro. Mi guardo attorno e almeno ogni due camper, o van, o tende, c’è un cane. Sul lungo lago, tra i villeggianti che passeggiano, o sotto il tavolino di un bar fronte lago, c’é una moltitudine di cani. Sereni. La maggior parte di loro, compreso Kaos, il mio compagno mix di Rottweiler, adottato da un canile in provincia di Pavia, ormai nove anni fa, liberi nelle loro piazzole, sonnecchiano all’ombra, o si guardano intorno sereni.

Tanti posti dove i cani sono benvenuti

Qui sono benaccetti ovunque, o quasi. Quando usciamo a mangiare, in pizzeria o al ristorante, non è raro che Kaos non sia l’unico cane ad accoccolarsi sotto il tavolo. Chi viene da queste parti, se non apprezza i cani, non se la passerà bene. Sono luoghi molto frequentati soprattutto da turisti tedeschi, e loro con i cani vanno ovunque, ed essendo la principale fonte di guadagno per gli autoctoni, soprattutto nella bella stagione, qui tutto si è adattato alle loro esigenze e noi ci siamo accodati. Alla fine basta veramente un pizzico di buon senso, di rispetto per gli altri, e la convivenza è assolutamente possibile. Le attenzioni e le carezze per Kaos si sprecano, la signora del bar sul lungolago, insieme con il caffè e le brioches ci porta sempre un paio di biscotti a forma di ossetto per lui e, quando le giornate sono particolarmente calde, anche una ciotola con acqua fresca. Dopo pochi giorni che si è qui è come se si diventasse parte di una comunità nomade, il nome del tuo cane lo conoscono in molti, così come tu conosci il nome dei loro. Nessuno, qui, si scandalizza se un cane entra nel lago con te, e non è raro vederne qualcuno tuffarsi appresso ad una pallina galleggiante. Rarissimamente ho visto cani con grossi problemi e quelli che ci sono vengono ben accompagnati dai loro compagni umani. Non ci sono incidenti o risse tra di loro, la gestione degli spazi da parte di tutti è ottimale. Certo, forse non è il luogo migliore dove venire nel pieno della stagione, quando fa caldissimo e i campeggi sono strapieni, ma per esperienza posso dire che stare qui, per molte persone e molti cani, è qualcosa di educativo, anche in quei periodi.

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Insieme, lontani dallo stress

Più volte mi sono soffermato a considerare che forse questo è il modo di vivere più vicino alle esigenze dei cani, e non solo. E adesso che la tecnologia lo consente, almeno per certe tipologie di lavoro, molti si stanno orientando ad una vita simile, che ti consente di stare in un bel posto con il tuo cane e la tua famiglia h24. Magari non sempre, ma sempre più spesso, lontani dallo stress delle metropoli, dal traffico, dalla monotonia ripetitiva. Qui, quando ti stufi del panorama ti basta togliere le tende e spostarti.

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Ringrazio la mia impulsività e sconsideratezza di qualche anno fa, e i miei cani fanno altrettanto, ne sono certo. Se avete la possibilità di fare questo tipo di esperienze con il vostro compagno a 4 zampe credo che non ve ne pentirete, e avrete la possibilità di guardarvi attorno e fare conoscenza con molte persone che condividono con voi la vostra passione senza essere maniacali. Lo so benissimo che alle volte vediamo solo quello che vogliamo vedere, ma quello che posso dire è che ho sempre visto equilibrio sia in questi cani che nei loro compagni umani e questo mi rincuora, soprattutto perché, nel mio lavoro e nella vita quotidiano, sono spesso a contatto con cani e persone che vivono una moltitudine di problemi, a tal punto che verrebbe da credere che la vita con il cane non possa essere altro che una lunga serie di problemi e difficoltà. Qui, lo stare con il cane, è “naturale" e forse dovremmo tornare a rispettare la nostra natura di mammiferi nomadi quali siamo… parola di cane!

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Luca Spennacchio
Istruttore cinofilo CZ
Ho iniziato come volontario in un canile all’età di 13 anni. Ho studiato i principi dell’approccio cognitivo zooantropologico nel 2002; sono docente presso diverse scuole di formazione e master universitari. Sono autore di diversi saggi.
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