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1 Giugno 2021
10:25

Rissa tra cani, cosa fare e soprattutto non fare

Quando due cani si aggrediscono la prima reazione istintiva è generalmente quella di intervenire cercando di separarli. Il nostro intervento però può essere spesso causa di gravi incidenti. È importante quindi sapere quali sono le cose assolutamente da evitare e quando e come intervenire in caso di rissa.

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Assistere ad un’aggressione tra due cani è sempre un’esperienza emotivamente forte, specie se è il proprio amico ad essere coinvolto. In queste situazioni è difficile ragionare e, presi dal panico o dalla concitazione del momento, si interviene di solito in maniera impulsiva, cercando di separare i cani quanto prima e quanto più velocemente possibile. Ma c’è una domanda che, a mio avviso, deve essere approfondita. Quando due cani si attaccano quali conseguenze può avere un intervento errato da parte degli umani?

La risposta è che purtroppo può essere, e spesso nei fatti è, causa di gravi incidenti. Per queste ragioni, nell’affrontare l’argomento, ritengo sia opportuno parlare prima di tutto di cosa non fare quando due cani si aggrediscono. Ci sono infatti cose che, sebbene ci vengano assolutamente spontanee e per così dire “istintive”, sarebbero assolutamente da evitare in quanto quasi sicuramente peggioreranno la situazione mettendo a repentaglio l’incolumità di tutti.

Prima regola: non urlare

La prima cosa che non si dovrebbe mai fare è quella di mettersi a urlare. Il nostro tono di voce infatti può avere l’effetto di agitare ulteriormente gli animi nei cani e dunque, anziché contribuire a calmarli e a interrompere la rissa, potrebbe portarli ad esasperarla ulteriormente o perché presi dal panico o perché potrebbero interpretarlo come un’incitazione. In ogni caso urlare, agli occhi di un cane, appare come un segnale di un grave pericolo e questo può portarlo a sentire il bisogno di doversi difendere o di difendere il proprio umano, innescando un comportamento aggressivo o esasperando quello già messo in atto.

Seconda regola: non avventarsi su di loro

Un’altra cosa da evitare è di precipitarsi immediatamente su di loro, magari afferrandone uno e trascinandolo via nel tentativo di allontanarlo. Questa è un’operazione molto delicata, da fare con perizia e che può essere pericolosa per diverse ragioni. Anzitutto i cani potrebbero interpretare il nostro intervento come il voler prendere parte alla rissa e dunque le parti dell’uno o dell’altro. Questo, anziché calmare gli animi, potrebbe ulteriormente esasperarli portando i cani a pensare di doversi difendere anche da noi o al contrario di avere il nostro supporto e dunque sentirsi spalleggiati. In queste situazioni ci mettiamo inoltre in un serio pericolo in quanto, anche se non in maniera volontaria, potremmo nella concitazione del momento rimanere feriti specialmente se con le mani o con le gambe ci frapponiamo ai cani o ci avviciniamo loro in maniera improvvisa ed inaspettata. Vi è infine il rischio che nel tirare via un cane nel momento sbagliato causiamo delle gravi lacerazioni laddove, magari, tutto si sarebbe risolto soltanto con un buco.

Terza regola: non urlare e non buttarsi nella mischia

Se questi comportamenti vanno evitati va da sé che ciò che in assoluto non andrebbe mai e poi mai fatto è di fare le due cose assieme, ovvero di precipitarsi sui cani urlando e cercando di dividerli senza aver ben chiaro cosa sta tra loro realmente accadendo. Ciò naturalmente moltiplica i rischi specie se più persone contemporaneamente assumono questo comportamento.

Cosa fare? Rimanere calmi e osservare 

Cosa sarebbe giusto fare allora? Benché sia semplice a dirsi è forse la cosa più difficile in quei momenti: bisogna mantenere la calma! Bisogna avere la lucidità di osservare ciò che sta realmente accadendo e valutare il modo migliore di intervenire. Il mio consiglio è sempre quello di contare fino a 3 e osservare. In molti casi quelle che a noi sembrano delle risse sono in realtà delle semplici schermaglie rituali che si risolvono velocemente e senza gravi conseguenze. Ciò che dobbiamo osservare è sia il comportamento dei cani che la loro vocalizzazione. È infatti nella natura degli animali sociali il cercare di prevenire veri e propri conflitti e ciò viene fatto attraverso l’enfatizzazione di comportamenti di minaccia quali l’alzarsi su due zampe oppure ringhiare in maniera fragorosa.

Quando e come intervenire

Sarà necessario intervenire soltanto se la situazione si prolunga e separare i cani solo se siamo sicuri che nessuno dei due abbia la bocca già chiusa in un morso. Il movimento deve essere molto rapido e, nell’afferrare un cane da dietro la testa (in modo che non possa, nel girarsi, morderci la mano), dovremo farlo ponendo attenzione a non mettere le mani in prossimità della bocca dell’altro cane.

Altra questione è invece se ci accorgiamo che uno dei due cani ha afferrato l’altro. In questi casi la scena che osserveremo sarà molto diversa e diverso sarà soprattutto ciò che sentiremo. I ringhi infatti sono di molto smorzati in caso di un vero e proprio attacco e ciò che potremmo sentire saranno più facilmente i guaiti del soggetto che subisce l’aggressione. In queste situazioni intervenire è cosa molto delicata poiché da un lato è facile prendere un morso dal cane vittima dell’aggressione che, nel panico, potrebbe aprire e chiudere la bocca compulsivamente e dunque prendere ciò che capita nelle vicinanze, dall’altro nel separarli si rischia che i denti possano diventare come lame che tagliano la carne e lasciano profonde lesioni. Prima di separare i cani sarebbe dunque necessario accertarsi che abbiano lasciato la presa. Per questo potrebbe essere utile provare a lanciare loro addosso dell’acqua prima di provare a separarli.

Questo spesso funziona e consente di evitare grossi danni. Assolutamente mai bisogna infilare le mani nella bocca di una cane nel tentativo di aprirla: questo è il modo più facile per farsi seriamente male e, se non abbiamo qualcosa con cui eventualmente cercare di fare leva (ad esempio un pezzo di legno) è piuttosto meglio, se si è in due, cercare di immobilizzarli entrambi afferrandoli dalla pelle del collo fino a quando non apriranno spontaneamente la bocca e solo allora cercare di allontanarli. In questo modo eviteremo che, scuotendo la testa, possano farsi danni ulteriori.

Vi sono poi altre strategie, come portarli nei pressi di una porta o di un cancello e chiuderlo nel mezzo, oppure usare un guinzaglio per comprimere la gola ma, come certamente avrete ben capito, intervenire in una rissa, oltre ad essere rischioso, richiede non soltanto delle competenze e delle conoscenze, ma anche una buona dose di calma e sangue freddo.

Prevenire è fondamentale

Per questa ragione questi episodi andrebbero sempre assolutamente prevenuti e, se si ha il dubbio che il proprio cane potrebbe dimostrarsi aggressivo verso i suoi simili, è sempre opportuno rivolgersi ad un professionista che sia in grado non soltanto di valutare al meglio le situazioni, ma anche di intervenire in maniera corretta.

Questo è un atto di responsabilità nei confronti prima di tutto del nostro amico. Infatti rimanere coinvolto in una rissa può avere gravi ripercussioni sul suo futuro e, nel caso dovessero rimanere coinvolte anche delle persone, dobbiamo sapere che le conseguenze potrebbero anche essere importanti. Oltre infatti a dover rispondere personalmente dei danni arrecati verranno anche allertati i servizi veterinari e potranno essere fatte diverse prescrizioni: dall’obbligo di museruola e di una valutazione comportamentale fino alla prescrizione di un intervento terapeutico seguito da uno psichiatra per cani. Nei casi più gravi il nostro amico potrebbe anche essere sequestrato e portato al canile.

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Francesco Cerquetti
Esperto in etologia applicata e benessere animale
Laureato in Filosofia a partire dal 2005 ho cominciato ad appassionarmi di cinofilia approcciando il mondo dei canili. Ho conseguito il Master in Etologia Applicata e Benessere animale, il titolo di Educatore Cinofilo e negli IAA.
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