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18 Agosto 2021
16:37

La gazza australiana (Gymnorhina tibicen)

La gazza australiana è un uccello onnivoro dalle abitudini diurne che potrebbe ricordare l'aspetto del corvo, sebbene presenti alcune penne bianche sulla nuca, sulla coda e sulle spalle. La sua diffusione supera i confini dell'Australia ed è stata introdotta anche in Sri Lanka ed in Nuova Zelanda.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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La gazza australiana (Gymnorhina tibicen) è  un uccello passeriforme della famiglia degli Artamidi ed è l'unica specie del genere Gymnorhina, il cui nome deriva dai termini greci gymnos (nudo) e rhinos (naso). Il nome della specie, invece, a differenza di molte altre di origine australiana, che mantengono i propri nomi in lingua aborigena, deriva dal latino tibicen, ovvero suonatore di flauto, per via delle melodie che questi uccelli sono in grado di emettere.

Come è fatta la gazza australiana

La gazza australiana ha un piumaggio bianco e nero, ma i dettagli dei colori variano in base ai singoli individui appartenenti alle 9 sottospecie riconosciute. La nuca, la parte superiore della coda e le spalle sono tendenzialmente bianche nei maschi e grigie nelle femmine, mentre il resto del corpo è completamente nero, eccezion fatta per le sottospecie dell'estremo Sud Est dell'Australia e di quelle endemiche in Tasmania, nelle quali il dorso è interamente bianco. Gli occhi sono grandi di colore variabile dal marrone chiaro al marrone molto scuro. Un individuo adulto raggiunge dimensioni leggermente superiori a quelle della gazza eurasiatica, la quale non supera i 60 centimetri di apertura alare, contro gli 85 di alcuni esemplari di gazza australiana. Questo uccello raggiunge inoltre i 35 – 45 centimetri di lunghezza e un peso di circa 300 grammi. Il dimorfismo sessuale è piuttosto evidente, le femmine infatti, a parità di età, raggiungono dimensioni superiori. L'aspetto generale inoltre è molto simile a quello dei corvi (che però, fatta eccezione di pochissime sottospecie, sono completamente neri) e a quello dell‘uccello beccaio bianconero (Cracticus nigrogularis) presente anch'esso in gran parte dell'Australia. Una caratteristica particolare di questa specie è la capacità di camminare senza saltellare grazie alla lunghezza del femore che permette di fare veri e propri passi.

La vita della gazza australiana

La gazza australiana è un animale onnivoro che si nutre al suolo soprattutto nelle ore diurne. Scarafaggi, coleotteri, lumache ma anche un'importante componente di frutta e piante sono alla base della dieta di questo uccello, che tende a ingoiare il nutrimento senza farlo a pezzi. Prima di consumare le prede munite di pungiglione stacca loro la parte pericolosa.

Talvolta rimane attiva anche durante la notte, ma questo comportamento viene mostrato soprattutto per difendere il proprio territorio, una risorsa che ritiene fondamentale e per la quale è disposta anche ad aggredire cospecifici intrusi o avventori molto grandi. Secondo quanto osservato, nell'ambito di uno studio riguardo i comportamenti collaborativi delle gazze australiane in Nuova Zelanda, vi è una vera e propria cooperazione all'interno del gruppo, attuata con l'obiettivo di impedire l'arrivo di individui esterni attraverso canti di allontanamento coordinati, arruffamento delle penne e battiti rumorosi del becco.

Questi uccelli vivono in gruppi di circa 3-8 esemplari guidati da un maschio poligamo. Alcune sottospecie sembrano compiere piccole migrazioni, ma la gazza australiana è generalmente un animale stanziale. La comunicazione intraspecifica è estremamente varia ed è basata su un'ampia gamma di suoni e di canti, ma anche su rituali, posture e prossemiche che dimostrano una complessa struttura sociale che si differenzia in base alle zone geografiche e alla sottospecie di appartenenza.

Un ulteriore fattore importante, soprattutto nel primo periodo di vita delle gazze australiane, è il gioco: secondo una ricerca che risale addirittura agli anni 80, gli individui giovani infatti si rincorrono, interagiscono con oggetti e si lanciano gli uni sugli altri simulando combattimenti.

Riproduzione e nascite

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La femmina depone circa 2 -4 uova di 3 o 4 centimetri di grandezza. Le cova per un mese all'interno di un nido costruito con materiali vari tra cui erba, corteccia e peli. I pulli alla nascita sono ciechi e vengono nutriti unicamente dalla femmina, la quale viene però imbeccata dal maschio e spesso aiutata da altri individui del gruppo. La stagione riproduttiva è piuttosto lunga, ma i picchi sono tra settembre e dicembre. Dopo circa 10 giorni dalla nascita, i pulli cominciano ad aprire gli occhi e sono pronti per i primi voli, sebbene possano arrivare a chiedere le imbeccate della madre fino ai 7 -8 mesi.
La complessa struttura sociale di questi uccelli, porta i maschi che hanno accesso all'accoppiamento ad impedire ai più giovani di ottenere questo diritto fino a circa 4-5 anni di età, in una vita dalla durata media di 25 anni.

Habitat e distribuzione

L'habitat ideale per le gazze australiane è contraddistinto dalla presenza di prati, campi, aree residenziali come parchi e giardini che abbiano foreste nelle vicinanze. Questi uccelli, infatti, sebbene nidifichino sugli alberi, si nutrono principalmente a terra e soprattutto nelle aree aperte. In generale è stato osservato un aumento del loro numero laddove il disboscamento ha portato a una diminuzione della densità di piante.

Questo uccello è presente in quasi tutto il territorio australiano, in Tasmania ed in Nuova Guinea meridionale, tra il fiume Oriomo e lo stretto di Muli. Nel 1874 inoltre, la Wellington Acclimatization Society rilasciò 260 gazze australiane in Nuova Zelanda, dove si sperava che potessero controllare il numero di parassiti delle piante. Ulteriori introduzioni per mano dell'uomo sono avvenute anche nelle Isole Salomone e nello Sri Lanka, sebbene la specie non sia riuscita a stabilirsi definitivamente.

La gazza australiana e l'uomo

Le gazze australiane sono famose per la capacità di mettere in atto comportamenti aggressivi nei confronti degli intrusi all'interno del loro territorio. In alcuni casi queste aggressioni sono avvenute anche ai danni di esseri umani, come nel caso della bambina aggredita all'interno del parco Glindemann. Proprio per questo motivo in Australia è attiva una pagina internet dedicata, che avvisa dei recenti attacchi da parte delle gazze australiane.

Secondo uno studio svolto nella zona di Brisbane durante le stagioni riproduttive del 94 e del 95, nel 97% dei casi sono i maschi a intervenire nell'attacco, mentre le femmine sono risultate più inclini ad allontanare specie non umane. Un'ulteriore interessante scoperta avvenuta nell'ambito di questo studio è legata all'habitat delle coppie di gazze maggiormente aggressive: i comportamenti osservati sono stati attuati infatti nella maggior parte dei casi da gazze che vivono in ambienti suburbani, mentre le gazze che vivono in ambienti rurali risultano essere meno aggressive con gli umani. Gli attacchi osservati durante la stagione riproduttiva hanno mostrato inoltre un picco nella tarda fase di nidificazione, immediatamente prima che i pulcini lasciassero il nido.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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