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19 Marzo 2024
17:24

Il segreto dell’intelligenza della gazza australiana: non è solo genetica

Un gruppo di ricercatori australiani mette alla prova le gazze con un esperimento per capire quanto l’apprendimento sia importante per lo sviluppo delle loro capacità cognitive.

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I corvidi sono noti per la loro grande intelligenza e la gazza australiana (Gymnorhina tibicen), tipico uccello dal piumaggio bianco e nero diffuso su quasi l’intero continente, è recentemente stata oggetto di uno studio pubblicato su Royal Society Open Science. Quello che i ricercatori hanno cercato di scoprire è quanto le abilità cognitive di questi uccelli siano innate e quanto invece conta per loro l’apprendimento tramite esperienze nel gruppo sociale: a quanto pare il segreto dell'intelligenza di questi uccelli non sta né nei geni, né nelle abilità della madre, bensì nel numero di individui che compone il loro gruppo sociale.

Elizabeth Speechley, autrice principale dello studio, ha spiegato che la scelta di questa specie non è stata casuale: le gazze australiane, in particolare quelle delle popolazioni occidentali, vivono tutto l’anno in grandi gruppi sociali cooperativi. Gli uccelli sono stati “messi alla prova” attraverso dei puzzle in legno con dei fori coperti da coperchi di colore diverso. Per ogni uccello è stata nascosta una ricompensa in cibo sotto il coperchio di un determinato colore, poi l’esperimento è stato fatto isolando gli uccelli, in modo che non potessero copiare la risposta dagli altri componenti del gruppo.

Attraverso una serie di tentativi ed errori, le gazze hanno capito quale colore era associato al cibo in premio. Successivamente è stato ripetuto lo stesso test con i nuovi nati a 100, 200 e 300 giorni dopo aver lasciato il nido. Come previsto dagli scienziati, gli uccelli miglioravano nella risoluzione del test a mano a mano che crescevano ma le loro prestazioni cognitive, invece, mostravano poca connessione con l’abilità di risoluzione dei problemi delle madri.

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Il fattore che sorprendentemente si è rivelato determinante e che influenzava la rapidità di apprendimento dei piccoli era la dimensione del loro gruppo sociale: gli uccelli allevati in gruppi più grandi hanno risolto il test molto più velocemente rispetto a quelli cresciuti in gruppi sociali più piccoli. Questo accade probabilmente per via delle esigenze che gli animali sociali affrontano quotidianamente, come riconoscere e ricordare i membri del gruppo e tenere traccia delle diverse relazioni all’interno di un gruppo complesso, che risulta più stimolante rispetto ad una cerchia di pochi individui.

Lavorare quindi con un grande numero di informazioni sociali può aumentare la loro capacità di apprendere e risolvere problemi. Questo indica che l’intelligenza di questi animali non è basata esclusivamente sulla genetica, non si tratta di qualcosa di semplicemente innato, ma, anzi, può essere modellata dall'ambiente, soprattutto durante il primo anno dopo aver lasciato il nido, quando le menti delle giovani gazze sono ancora in via di sviluppo.

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Yuri Digiuseppe
Redattore
Classe '94, appassionato di animali e scienze sin da piccolissimo, sono un naturalista di formazione, specializzato in paleontologia e divulgazione. Mi è sempre venuto spontaneo spiegare agli altri le bellezze della natura e passare intere giornate ad osservare piante e animali di ogni tipo ovunque andassi, per poi tornare a casa e disegnarli. Vorrei contribuire ad avvicinare il pubblico all'ambiente ed essere parte di una ritrovata armonia uomo-natura, per il bene e la salvaguardia di ogni specie.
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