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28 Maggio 2022
12:00

Insufficienza renale nel gatto: sintomi, cura e aspettativa di vita

L’insufficienza renale è una malattia caratterizzata dalla ridotta funzionalità dei reni. Nei gatti può presentars in forma acuta o cronica e le cause più frequenti sono un insufficiente apporto ematico ai reni, traumi e calcolosi. Non esiste una cura specifica, l'aspettativa di vita dipende dalla precocità della diagnosi e dallo stadio IRIS.

Professore universitario di Fisiopatologia veterinaria
Articolo a cura del Dott. Giuseppe Borzacchiello
Medico Veterinario e Professore universitario, esperto di patologia animale
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L’insufficienza renale è una malattia caratterizzata dalla ridotta funzionalità dei reni. Può presentarsi nei gatti come un evento acuto con insorgenza rapida, oppure più frequentemente negli animali anziani con un andamento progressivo. Le cause possono essere diverse: nel caso dell’insufficienza renale acuta shock e qualsiasi causa di insufficiente apporto ematico ai reni, traumi, calcolosi sono considerate le cause più frequenti; l’insufficienza renale cronica si manifesta invece quando il danno renale è già esteso.

I segni clinici non sono sempre specifici, ma un’indicazione più precisa può venire dal monitoraggio di alcuni markers ematici e dall’esame delle urine. Non esiste una terapia specifica per curare l’insufficienza renale nel gatto, è sempre indicata una dieta e l’impiego di farmaci utili per il controllo dei sintomi.

Che cos'è l'insufficienza renale

I reni sono due organi pari situati nella loggia renale ovvero in posizione dorsale dietro al peritoneo. Sono costituiti da unità funzionali (nefroni) che hanno il compito principale di filtrare il sangue ovvero di depurarlo. A seguito di questo processo si produce l’urina che, attraverso due piccoli tubicini (ureteri), viene convogliata nella vescica urinaria dalla quale sarà espulsa verso l’esterno.

I reni riescono a svolgere la loro funzione anche in presenza di un danno. Tuttavia, se questo è superiore al 60% si manifestano segni clinici e malattia. L’insufficienza renale è una condizione per la quale è ridotta la funzionalità renale.

L'insufficienza renale acuta nel gatto ha un'insorgenza rapida e improvvisa, mentre l'insufficienza renale cronica si manifesta tardivamente, quando il danno è già avanzato.

Cause dell'insufficienza renale nel gatto

Le cause dell’insufficienza renale acuta nel gatto possono essere un’improvvisa emorragia con perdita di sangue ed abbassamento della pressione sanguigna. A seguito di questo evento, i reni non ricevono più la quantità di sangue adeguata per la filtrazione, che dunque non viene effettuata correttamente. Lo stesso meccanismo vale in caso di grave disidratazione del soggetto a seguito di diarrea o vomito profuso, che determina una riduzione della quantità di sangue che arriva ai reni i quali non riescono più a depurare il sangue. Tutte le cause che determinano shock o insufficienza cardiocircolatoria possono determinare insufficienza renale acuta. Oltre a cause cardiogene anche un danno diretto di natura traumatica ai reni può essere causa di insufficienza renale acuta. Ingestione accidentale di glicole etilenico (liquido raffreddante per auto), avvelenamenti acuti da metalli o piante, ostruzioni urinarie possono essere tutte cause di insufficienza acuta.

L’insufficienza renale cronica si riscontra più frequentemente nei gatti anziani. Le cause possono essere malformazioni dei reni (malattia del rene policistico), fenomeni degenerativi quali l’amiloidosi, infezioni batteriche, neoplasie e calcolosi renale.

Sintomi dell'insufficienza renale nei gatti

I sintomi dell’insufficienza renale acuta nel gatto sono vomito, ritenzione delle urine (anche se non sempre presente) e aumento della sete. Tuttavia, i segni clinici possono progredire e manifestarsi nella forma cronica.

Anche in questo caso la sintomatologia può essere confusa con quella di altre patologie. I segni più comuni osservabili sono perdita di peso, alitosi, possibile presenza di ulcere per l’accumulo di sostanze tossiche nel sangue, letargia. Segni meno comuni includono poliuria (aumento della frequenza della minzione) con possibile perdita di proteine (proteinuria) con le urine, vomito, diarrea e anemia per la ridotta produzione di eritropoietina, un ormone che favorisce la produzione di globuli rossi.

Diagnosi

Oltre che sui rilievi clinici, il medico veterinario che sospetta questa patologia effettuerà un esame completo del sangue e delle urine, oltre a indagini strumentali quali ecografia dell’apparato urinario o radiografia.

In particolare, ai fini diagnostici sarà importante valutare il possibile aumento di alcuni markers ematici (creatinina, azotemia, SDMA) in caso di danno renale avanzato.

La diagnosi di insufficienza renale nel gatto deve poi essere seguita da una classificazione (IRIS) da stadio 1 a 4 tenendo in considerazione valori dei markers ematici, la possibile presenza di proteine nelle urine ed aumento della pressione arteriosa.

Cura dell'insufficienza renale nel gatto

Non esiste una cura per l’insufficienza renale nel gatto. La terapia consisterà nel reidratare l’animale mettendo sempre a disposizione acqua fresca. La dieta va modificata ricorrendo a una consultazione specialistica e comunque preferendo cibo umido. Se l’animale assume farmaci nefrotossici questi vanno sospesi. Infine, bisogna curare l’anemia somministrando eritropoietina e, se presente ipertensione, farmaci che stabilizzino la pressione arteriosa e che curino la proteinuria.

L'aspettativa di vita dipende dalla precocità della diagnosi e dallo stadio IRIS, oltre che dalla risposta soggettiva dell'animale.

Prevenzione

Non esistono specifiche raccomandazioni per prevenire l’insufficienza renale nei gatti. È importante che routinariamente gli animali siano sottoposti a visite mediche di controllo durante le quali si possano monitorare la funzionalità renale.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Giuseppe Borzacchiello
Professore universitario di Fisiopatologia veterinaria
Sono professore universitario di ruolo presso il Dipartimento di Medicina veterinaria e Produzioni animali dell’Università degli studi di Napoli Federico II e titolare della cattedra di Fisiopatologia degli animali domestici. Ho insegnato in diverse Università italiane, corsi di perfezionamento e master universitari. Appassionato di animali e di cani in particolare, mi occupo da oltre vent’anni di ricerca scientifica nel campo della patologia spontanea degli animali domestici e di tematiche inerenti l’oncologia comparata.
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