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8 Aprile 2021
9:44

L’anemia nel gatto: sintomi, cause e trattamento

L’anemia è una malattia molto comune nel gatto che consiste nella riduzione del numero di globuli rossi nel sangue circolante e nella riduzione della emoglobina. Può essere più o meno grave e le cause possono essere diverse passando dall'emorragia a carenze di ferro. Rispetto alla gravità ci sarà un diverso trattamento.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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L’anemia è la riduzione del numero di  globuli rossi nel sangue circolante e con essa avviene anche una riduzione della emoglobina, fondamentale alla vita perché permette di trasportare ossigeno ai tessuti. L’anemia è molto comune nel gatto e può essere più o meno grave a seconda di quanto sia ridotto il numero di eritrociti (o globuli rossi) e se il tipo di anemia è di tipo rigenerativo o no. Le cause più frequenti sono: emorragie dovute ad incidenti, traumi o avvelenamenti da rodenticidi, malattie infettive e auto-immuni spesso provocate da microrganismi trasmessi dalle pulci, somministrazione di farmaci umani come il paracetamolo, malattie croniche come l’insufficienza renale, infiammazioni e tumori. Come per tutte le patologie è fondamentale indagarne la causa per combatterla.

Sintomi dell’anemia nel gatto

I globuli rossi sono delle cellule senza nucleo che trasportano ossigeno ed anidride carbonica, sono prodotti dal midollo osseo. I gatti sono particolarmente predisposti a sviluppare l’anemia ed in modo più rapido perché oltre ad avere una minore massa eritrocitaria i loro globuli rossi sono di dimensioni più piccole e hanno una emivita più breve rispetto ad altri mammiferi. Un proprietario attento può facilmente riconoscere che qualcosa non va nel suo micio: basta sollevare il labbro in modo da visualizzare la mucosa gengivale oppure abbassare la palpebra inferiore dell’occhio in modo da esporre la mucosa congiuntivale. Il normale colore è rosa intenso tendente al rossastro, mentre in caso di anemia sarà rosa pallido o bianco porcellana e in casi gravi tenderanno al giallo a causa dell’emolisi ( distruzione dei globuli rossi). Altri campanelli di allarme sono l’astenia, la letargia,  la riluttanza al movimento e l’inappetenza. Ancora si può notare un respiro affannoso e segni di pica e cioè l’ingestione di oggetti inconsueti come la lettiera. In tutti questi casi consiglio di recarvi quanto prima dal vostro veterinario in modo da accertare quanto prima la causa che ha provocato l’anemia e il resto della sintomatologia.

Cause di anemia nel gatto

La riduzione del numero dei globuli rossi all’interno del torrente circolatorio può avere diverse cause:

  • Emorragie (incidenti, cadute, traumi, avvelenamento da rodenticidi, sanguinamento di tumori, infestioni massive di parassiti ematofagi come le pulci)
  • Infezioni (FelV o leucemia felina, FiV o immunodeficienza felina, Fip o peritonite infettiva, anemia infettiva da mycoplasma, parvovirosi o panleuopenia)
  • Intossicazioni (paracetamolo, cipolla, farmaci immunosoppressori )
  • Malattie croniche (Insufficienza renale cronica, diabete, epatopatia, ipertiroidismo, linfoma)
  • Isoeritrolisi neonatale
  • Trasfusione con sangue incompatibile
  • Difetti ereditari (Abissino, Persiano)
  • Carenze di ferro (diete non bilanciate o malassorbimento)

Importante è sapere che le anemie vengono suddivise in rigenerative o non rigenerative in base a se il midollo osseo risponde alla condizione di anemia producendo ed immettendo in circolo altri globuli rossi o no. Purtroppo le più frequenti anemie nel gatto sono quelle di tipo non rigenerative e spesso per complicare le cose, proprio perché i felini sono sempre un po’ “speciali”, possono essere presenti più cause di anemia, tali da far aggravare un soggetto che apparentemente stava bene nel giro di pochi giorni.

Trattamento dell’anemia nel gatto

Il trattamento varia a seconda della gravità e soprattutto della patologia sottostante, quindi è fondamentale avere una diagnosi della causa che ha provocato l’anemia in modo che il vostro veterinario possa agire in maniera mirata sul problema: una emorragia acuta, avrà una terapia differente da una anemia dovuta ad insufficienza renale.  La sola integrazione di ferro e vitamine attraverso l’alimentazione non è risolutiva anche se sicuramente aiuta i casi cronici compensati, quindi alimenti come fegato, carne rossa, pesce e uova sono di aiuto ma vanno valutati sempre attentamente dal medico veterinario in base alla patologia sottostante, in modo da evitare un sovraccarico organico. Vi ricordo che i nostri stupendi amici felini hanno una ottima resistenza e soprattutto camuffano bene le patologie croniche manifestando i sintomi quando la patologia sottostante è spesso grave. Per questo vi invito a fare almeno una visita di controllo annuale.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Eva Fonti
Medico Veterinario
Ho conseguito la laurea specialistica in Medicina Veterinaria nel 2009 presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II con una tesi sperimentale in chirurgia oftalmica, nel 2010 ho conseguito il perfezionamento in Radiologia Veterinaria. Nel 2013 ho inaugurato il mio ambulatorio in Minturno sul lungomare di Scauri.
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