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15 Settembre 2022
16:49

Linfoma del cane: sintomi, diagnosi, cura e aspettativa di vita

Il linfoma è una neoplasia frequente nel cane, che origina da cellule del sistema immunitario. Non si conoscono le cause del linfoma nel cane, ma alcune razze sembrano essere predisposte. Il sintomo principale è l’aumento di volume dei linfonodi. La diagnosi si basa sull’esame della lesione e la terapia prevede la somministrazione di chemioterapici. L’aspettativa di vita media è di circa un anno.

Professore universitario di Fisiopatologia veterinaria
Articolo a cura del Dott. Giuseppe Borzacchiello
Medico Veterinario e Professore universitario, esperto di patologia animale
Airedale terrier

Il linfoma è una neoplasia di frequente riscontro nel cane, che origina da cellule del sistema immunitario. Non si conoscono le cause del linfoma nel cane, però si riconosce una predisposizione in alcune razze. Esistono diversi tipi di linfoma, il più frequente è quello multicentrico, il cui sintomo principale è l’aumento di volume dei linfonodi colpiti. La diagnosi si basa sull’esame della lesione a cui deve seguire una valutazione attenta dell’estensione della malattia. La terapia del linfoma è principalmente basata sulla somministrazione di chemioterapici. L’aspettativa di vita dipende dal tipo di linfoma, in media un cane con linfoma multicentrico può vivere circa un anno.

Che cos'è il linfoma

Il linfoma è una neoplasia maligna del cane che interessa i linfociti, cellule del sistema immunitario che svolgono funzione difensiva dell’organismo. Il linfoma si sviluppa primariamente nei linfonodi, milza, fegato che rappresentano sede elettiva di linfociti. Tuttavia, si può riscontrare in diverse altre sedi anatomiche (intestino, cute, occhio etc.). Il linfoma del cane è molto simile al linfoma non Hodgkin dell’uomo.

È uno dei tumori più frequenti e si stima un’incidenza fino al 10% di tutte le neoplasie del cane. Il linfoma si diagnostica generalmente in animali anziani di tutte le razze. Al momento non sono noti i fattori di rischio per l’insorgenza del linfoma, ma certamente c’è una maggiore predisposizione in alcune razze canine: Boxer, Airedale terrier, Basset Hound, Bulldog, Pastore tedesco.

Tipi di linfoma nel cane

La classificazione anatomica del linfoma è basata sulla sede dei linfonodi interessati dalla neoplasia. Il linfoma di più frequente riscontro è quello definito multicentrico, ovvero una forma che insorge in più linfonodi. Generalmente riguarda le stazioni linfonodali a livello delle scapole, ascelle, inguine e nella zona dietro il ginocchio (sede poplitea).

Il linfoma mediastinico riguarda la stazione linfonodale del mediastino, ovvero di quello spazio all’interno della gabbia toracica compreso tra i due polmoni sede dei linfonodi mediastinici.

L’interessamento di porzioni dell’apparato gastroenterico con infiltrazione da parte dei linfociti neoplastici è definito linfoma alimentare.

Infine, si classifica come linfoma cutaneo la proliferazione neoplastica di linfociti a livello della cute che comprende uno spettro di lesioni (linfoma epiteliotropo, micosi fungoide etc.).

Esiste anche un linfoma extranodale che comprende  le forme che si riscontrano in sedi non linfonodali (occhio, sistema nervoso, rene etc.).

Sintomi del linfoma nel cane

La sintomatologia principale riguarda ed è conseguenza dell’ingrossamento dei linfonodi interessati dal processo neoplastico. Dunque, quando sono interessati linfonodi a localizzazione superficiale il pet mate potrà verificare un “ingrossamento” uniforme in alcune zone che rappresenta l’aumento di volume dei linfonodi neoplastici. Si possono riscontrare anche sintomi aspecifici come dimagrimento, anoressia ma in presenza di questo segni il nostro amico a quattro zampe deve essere visitato prontamente da un medico veterinario.

I sintomi del linfoma mediastinico sono meno marcati e risentono della compressione da parte dei linfonodi neoplastici sulle vene per cui si può manifestare con un rigonfiamento (edema) a livello del collo e difficoltà respiratorie.

La forma di linfoma cosiddetta alimentare si manifesta con sintomatologia gastrointestinale (vomito, diarrea etc. ) non specifica. Il linfoma cutaneo si presenta con delle piccole masse cutanee o lesioni ulcerative e crostose.

Le forme di linfoma extranodale possono manifestarsi con sintomi riferibili a lesioni espansive nella sede coinvolta.

Come diagnosticare il linfoma nel cane

Il linfoma è una neoplasia che viene sospettata sulla base dei segni clinici, ma la diagnosi si giova anche dei risultati di indagini strumentali. È molto importante che si definisca l’estensione della malattia nell’organismo (stadiazione) ed a questo scopo sono utili indagini quali radiografie che possono essere utili nelle forme a localizzazione toracica, l’ecografia per la valutazione di milza e fegato che sono sedi di possibile diffusione. Infine, l’agoaspirato ovvero l’analisi microscopica di cellule derivanti dai linfonodi patologici o l’esame istologico di una porzione di essi rappresenta lo ste più importante ai fini diagnostici. Sarà poi importante definire il tipo di linfociti coinvolti e la valutazione del midollo osseo per verificare eventuale diffusione della malattia.

Come si cura il linfoma del cane

Il linfoma del cane è una neoplasia che generalmente risponde bene alla chemioterapia. I protocolli chemioterapici in uso sono diversi ed i pazienti sperimentano una remissione, ovvero una regressione della malattia con successo.

Purtroppo però molte volte compaiono delle recidive chemioresistenti, ovvero la malattia si ripresenta e le cellule neoplastiche sono resistenti ai farmaci per cui l’esito non è favorevole.

Esiste anche la possibilità di trattare il linfoma con immunoterapia e radioterapia.

Quanto può vivere un cane con linfoma?

La prognosi dipende da vari fattori, ma è sfavorevolmente influenzata dalla tipologia di linfoma e dalla sua estensione. L’aspettativa di vita media di un cane affetto da linfoma multicentrico è di circa  un anno.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Giuseppe Borzacchiello
Professore universitario di Fisiopatologia veterinaria
Sono professore universitario di ruolo presso il Dipartimento di Medicina veterinaria e Produzioni animali dell’Università degli studi di Napoli Federico II e titolare della cattedra di Fisiopatologia degli animali domestici. Ho insegnato in diverse Università italiane, corsi di perfezionamento e master universitari. Appassionato di animali e di cani in particolare, mi occupo da oltre vent’anni di ricerca scientifica nel campo della patologia spontanea degli animali domestici e di tematiche inerenti l’oncologia comparata.
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