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27 Agosto 2023
15:00

In cosa è diverso un pipistrello da un uccello?

In alcuni casi è possibile confondere uccelli e pipistrelli, specialmente mentre sfrecciano nel cielo. Questi animali hanno alcune somiglianze ma anche tante differenze. Capiamo insieme cosa li accomuna e come fare, invece, a distinguerli.

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Sarà capitato a molti di confondere un pipistrello in volo con un uccello, specialmente al crepuscolo, quando questi animali sono più attivi e la mancanza di luce ci rende difficile distinguerli. Se a primo impatto questi due tipi di animali possono sembrare simili perché entrambi capaci di volare, con un’analisi più approfondita è semplice scorgere tantissime differenze. I pipistrelli sono mammiferi e sono ricoperti di peli, gli uccelli hanno le piume, i primi sono prevalentemente notturni, mentre nei secondi è un comportamento abbastanza raro. I pipistrelli, poi allattano la prole mentre gli uccelli costruiscono nidi per proteggerli.

Che animale è il pipistrello?

I pipistrelli appartengono ad un ordine di mammiferi chiamato Chiroptera, dal greco “mano alata”, secondo solo a quello dei roditori per numero di specie. I chirotteri sono gli unici mammiferi in grado di volare attivamente, escludendo quindi scoiattoli volanti, dermatteri e alcuni marsupiali in grado di planare tra i rami degli alberi.

In questo gruppo di animali è presente una gran diversità di forme e dimensioni: le specie più piccole (sottordine Microchiroptera), diffuse in tutto il mondo ad eccezione delle zone polari, hanno generalmente abitudini notturne o crepuscolari e grandi orecchie che usano per captare le onde sonore riflesse emesse da loro stessi per orientarsi al buio grazie all'ecolocalizzazione.

volpe volante
una volpe volante

I più grandi Megachiroptera, tipici di Africa, Australia e Sud-est asiatico, conosciuti anche come rossetti e volpi volanti per via del loro aspetto, possono essere attivi al crepuscolo o di giorno e hanno una vista generalmente più acuta. La specie più piccola tra i Microchiroptera, il pipistrello calabrone (Craseonycteris thonglongyai), endemico della Thailandia, non pesa più di 2 grammi ed è ritenuto, insieme al mustiolo etrusco (Suncus etruscus), toporagno diffuso dal Mediterraneo all’India, il più piccolo mammifero al mondo. Alcune specie di volpi volanti, invece, raggiungono dimensioni considerevoli, con un'apertura alare fino a 1,8 metri, mantenendo comunque un peso di poco superiore al chilo e mezzo.

Quasi tutti i pipistrelli sono ricoperti da una folta pelliccia solitamente bruna, grigia o in alcuni casi fulva. Essendo un gruppo così variegato, anche la dieta di questi animali può essere varia: la maggior parte è insettivora, aiutandoci a tenere sotto controllo le popolazioni di insetti infestanti, ma ne esistono specie frugivore, carnivore, piscivore, netarivore e anche ematofaghe, che si nutrono cioè del sangue di uccelli di animali da bestiame, incidendo la loro pelle con incisivi affilatissimi. Questi ultimi sono chiamati appunto pipistrelli vampiri e sono spesso associati al mito di Dracula, tuttavia non attaccano l’uomo e l’unico pericolo è quello di infezioni o trasmissioni di malattie in seguito al morso. Altri miti da sfatare sono quelli dei pipistrelli che ci attaccano gli occhi o si impigliano volontariamente nei nostri capelli, entrambi privi di fondamento.

Alcune persone pensano erroneamente che questi animali siano rettili, probabilmente associandoli a vecchie ed errate ricostruzioni di pterosauri (rettili volanti estinti) in cui le ali erano state immaginate simili a quelle dei pipistrelli. Come dicevamo prima, però, i pipistrelli sono mammiferi e come tali non depongono uova, ma danno alla luce piccoli già vivi e li allattano per un tempo variabile che dipende dalla specie.

Alcune specie che vivono in zone dal clima più rigido, durante le stagioni fredde, hanno sviluppato una fase di ibernazione, durante la quale il loro metabolismo si riduce notevolmente, abbassando di molto la temperatura corporea e le funzioni vitali. Altre forme, invece, preferiscono migrare in zone più calde o con una maggiore disponibilità di cibo.

pipistrello vampiro
un pipistrello vampiro

Le somiglianze tra pipistrelli e uccelli

La prima somiglianza che a tutti può venire in mente osservando un uccello e un pipistrello è certamente il fatto che entrambi questi animali sono capaci di volare (salvo rare eccezioni tra gli uccelli). Ma forse non tutti sanno che entrambe le categorie detengono un record di velocità registrato a mezz’aria: se è celebre la capacità dei falchi pellegrini (Falco peregrinus) di raggiungere velocità superiori ai 300 chilometri all'ora durante le picchiate, rendendoli di fatto gli animali più veloci della Terra, in pochi sanno che il record di velocità in volo orizzontale non appartiene ad un uccello, ma bensì al ​​pipistrello dalla coda libera messicano (Tadarida brasiliensis), capace di raggiungere i 165 km/h.

colibrì
un colibrì si nutre di nettare

Un’altra cosa che accomuna questi animali è quella di essere utili impollinatori. Tendenzialmente potremmo pensare che questo compito sia riservato esclusivamente ad alcuni insetti, chiamati pronubi, ovvero "che favoriscono l’unione", ma anche molti vertebrati possono trasportare il polline dai fiori maschili a quelli femminili, favorendo la riproduzione delle piante. Tra questi abbiamo diversi uccelli e mammiferi, pipistrelli compresi: sicuramente le specie che più facilmente possono impollinare i fiori sono quelle nettarivore, che cioè si nutrono prevalentemente di nettare, una sostanza zuccherina prodotta dalle piante.

Gli uccelli che più notoriamente si nutrono di nettare sono i piccoli colibrì, tipici del continente americano, che grazie al becco affusolato e alla lunga lingua riescono a succhiare questa sostanza dai fiori. Similmente, anche i pipistrelli nettarivori che abitano le fasce tropicali sono di piccole dimensioni e hanno una lingua decisamente più lunga rispetto alle altre specie. Nutrendosi, questi animali si ricoprono di polline, che feconderà le piante mentre si spostano da un fiore all’altro.

fringuello vampiro
un fringuello vampiro

Uccelli e pipistrelli occupano anche altre nicchie ecologiche simili e molti animali di entrambi i gruppi seguono una dieta insettivora o frugivora. Forse, però, non tutti sanno che esiste negli uccelli anche un corrispettivo dei pipistrelli vampiro, che come dicevamo prima si nutrono di sangue: il fringuello vampiro (Geospiza septentrionalis). Questo uccellino, endemico delle isole Galapagos, si nutre primariamente del sangue di due specie di uccelli marini (Sula nebouxii e Sula dactylatra), beccandone la pelle con il becco affilato finché non si apre una ferita. Curiosamente sembra che le sule permettono loro di farlo e si ipotizza che questo comportamento si sia evoluto dall'abitudine di beccare che il fringuello utilizzava per liberare gli uccelli marini dai parassiti.

Uccelli e pipistrelli (come anche gli altri mammiferi) sono, infine, entrambi animali omeotermi, che mantengono, cioè, costante la loro temperatura corporea. A differenza di rettili e anfibi, impropriamente chiamati a “sangue freddo”, la cui temperatura dipende in gran parte da quella dell'ambiente in cui si trovano, gli animali omeotermi hanno un metabolismo più veloce, che consente loro di essere sempre attivi, senza doversi scaldare al sole, al prezzo di dover mangiare più frequentemente.

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Le differenze tra pipistrelli e uccelli

I pipistrelli sono mammiferi e gli uccelli sono… uccelli! Questa è certamente la prima differenza tra questi due tipi di animali. I chirotteri si sono verosimilmente evoluti e diversificati durante l’Eocene e la specie più antica di cui abbiamo traccia fossile è Icaronycteris gunnelli, che volava nei cieli dell’attuale Wyoming già 52 milioni di anni fa. Tuttavia, mentre la grande diversificazione dei mammiferi è iniziata soltanto dopo l’estinzione di massa del Cretaceo di 66 milioni di anni fa, dove l’impatto con un meteorite ha causato la scomparsa, tra i tanti, di rettili marini, pterosauri e dinosauri non aviani, gli uccelli sono l’unico ramo di teropodi, i dinosauri bipedi e carnivori, ad essere sopravvissuto al cataclisma. Questi si sono infatti evoluti tra i 100 e i 150 milioni di anni fa, durante il Giurassico, e abitavano la terra insieme agli altri dinosauri.

I pipistrelli sono, infatti, l’ultimo gruppo di animali ad aver attualmente evoluto la capacità di volare: i primi in assoluto sono stati gli insetti oltre 300 milioni di anni fa, mentre tra i vertebrati i pionieri del volo sono stati gli pterosauri, cugini dei dinosauri apparsi “solo” 230 milioni di anni fa, seguiti dagli uccelli e infine dai chirotteri. Gli uccelli sono gli unici dinosauri veri e propri capaci di volare attivamente.

pipistrello in volo
pipistrello in volo

Ad oggi sono note oltre 1100 specie di pipistrelli, mentre di uccelli se ne stimano circa 10.000. Nonostante entrambe le categorie siano adattate al volo, posseggono caratteristiche ben diverse: gli uccelli hanno ereditato dai dinosauri le ossa cave, irrorate di tessuto respiratorio, che consentono loro di avere uno scheletro leggero e resistente, e le piume, che creano l’intera superficie dell’ala oltre a formare uno strato termoisolante; i pipistrelli, invece non hanno ossa cave e mantengono dimensioni più modeste rispetto agli uccelli più grandi, come isolante termico usano invece la loro pelliccia. I primi sono anche forniti di sacchi aeriferi, espansioni dei polmoni che ne facilitano la respirazione durante attività particolarmente dispendiose, tra cui appunto il volo. Anche la forma delle ali stesse è molto diversa: negli uccelli le ossa della mano sono fuse a formare una struttura sulla quale si attaccano le penne remiganti, nei pipistrelli, invece, una membrana di pelle, detta patagio, si estende tra le dita particolarmente allungate, fino ai piedi.

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un gufo in volo

I chirotteri sono caratterizzati dall’avere grosse orecchie sporgenti, gli uccelli, al contrario, ne sembrano privi. In realtà molti uccelli hanno un udito finissimo, come ad esempio i gufi, e semplicemente mancano del padiglione auricolare esterno e visibile. Tutti i pipistrelli hanno dei denti, più o meno specializzati a seconda della loro dieta, mentre gli uccelli hanno perso questa caratteristica nel corso dell’evoluzione e, a differenza delle forme più arcaiche, possiedono un becco privo di dentatura.

Mentre la maggior parte dei pipistrelli è notturno o crepuscolare, con alcune eccezioni, gli uccelli sono per lo più diurni e mattutini, anche se sono ben note diverse specie notturne come i già citati gufi. Se per orientarsi al buio i pipistrelli usano gli ultrasuoni e in molti casi non hanno una visione eccezionale, uno dei sensi più sviluppati negli uccelli è proprio la vista. Alcuni rapaci hanno straordinarie capacità di messa a fuoco che gli consentono di vedere anche oggetti posti a distanze superiori ai 2 km.

pipistrelli
pipistrelli in una grotta

Gli uccelli sono famosi per la costruzione di nidi con materiale vegetale, fango e peli, in cui depongono e covano le uova, accudendo i loro piccoli fino all’involo. I pipistrelli, al contrario, non costruiscono nidi e proteggono i piccoli in lattazione “abbracciandoli” tra le ali. Quando non sono in volo passano molto tempo a pulirsi al riparo in grotte, cavità o sui rami degli alberi, in numerose colonie tipicamente… appese a testa in giù!

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Yuri Digiuseppe
Redattore
Classe '94, appassionato di animali e scienze sin da piccolissimo, sono un naturalista di formazione, specializzato in paleontologia e divulgazione. Mi è sempre venuto spontaneo spiegare agli altri le bellezze della natura e passare intere giornate ad osservare piante e animali di ogni tipo ovunque andassi, per poi tornare a casa e disegnarli. Vorrei contribuire ad avvicinare il pubblico all'ambiente ed essere parte di una ritrovata armonia uomo-natura, per il bene e la salvaguardia di ogni specie.
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