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12 Giugno 2021
12:00

#faisentirelatuavoce, denuncia chi abbandona: Lndc lancia la sua campagna 2021

I dati parlano da soli e non sono buonissimi: infatti, sono oltre 118.000 gli animali che nel 2020 sono arrivati nei canili e rifugi italiani. E con l'arrivo dell’estate certo la situazione non migliorerà. Per questo le associazioni animaliste non possono fare a meno di lanciare le proprie campagne contro il fenomeno dell’abbandono, ancora molto lontano dall’essere fermato. Quello della Lega Nazionale del Cane però ha un messaggio in più: chi vede, denunci.

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Arriva l’estate e, come sempre purtroppo, le associazioni animaliste puntualmente lanciano le proprie campagne contro il fenomeno dell’abbandono, ancora molto lontano dall’essere solo un ricordo. E così ha fatto anche LNDC Animal Protection. «Quest’anno, però, il messaggio non è soltanto contro l’abbandono», spiega Piera Rosati, presidente dell'Associazione. «È qualcosa di più: vogliamo fare un appello a tutti i cittadini affinché collaborino con noi, segnalando con video e foto chi compie questo gesto crudele e insensibile per l’animale, ma anche molto irresponsabile nei confronti della società, dato che il povero cane del caso finirà in una struttura a carico della comunità o dei volontari. Insomma: se siete testimoni di questo crimine denunciatelo immediatamente alle Forze dell’Ordine che sono tenute per legge a intervenire».

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I dati continuano a parlare da soli e non sono buonissimi: oltre 118.000 gli animali che nel 2020 sono arrivati nei canili e rifugi italiani secondo la Lega Nazionale del Cane. «L’Italia è un Paese strano, ambivalente. È praticamente diviso a metà tra chi ama gli animali e con loro condivide la propria vita e chi li ritiene degli oggetti, magari carini quando sono cuccioli ma inutili e quindi da tradire senza porsi alcun problema».

Testimonial della campagna, Samantha De Grenet, neo ambassador LNDC: «Il numero degli animali investiti, avvelenati e lasciati a morire da soli ogni anno è davvero esorbitante», afferma l'ex modella. «Dobbiamo unirci per dire basta e mettere alla gogna chi si macchia di questo gravissimo reato di inciviltà. Per questo chiediamo a tutti i cittadini di essere attivamente con noi in questa battaglia e di fare sentire senza paura la propria voce».

Per poter essere valida, ogni segnalazione deve essere suffragata da determinate informazioni: «La denuncia più è precisa più ha la possibilità di essere portata avanti» spiega ancora Rosati. «Quindi, oltre al racconto del fatto in cui si specifica se si è assistito direttamente o indirettamente, il materiale video o fotografico non è solo consigliabile, ma è fondamentale per procedere. Naturalmente bisogna anche dare l’eventuale disponibilità a testimoniare in un procedimento penale. Ma, voglio ricordarlo, nessuno sarà lasciato solo, saremo sempre accanto a chi denuncia con la nostra sezione legale».

I dati per capire il fenomeno dell'abbandono

L’Italia è un paese che ama gli animali e questo è un dato di fatto sostenuto dai numeri rilevati dall’Eurispes e dall'indagine condotta proprio da Kodami che, per fortuna, ha messo in evidenza quanta consapevolezza c'è nelle famiglie italiane nel considerare cani e gatti membri del gruppo familiare, dotati di una loro personalità e rappresentati dagli esseri umani che hanno scelto di vivere con loro come individui. Sulle nostre pagine le persone che rispettano gli animali domestici e che con loro hanno una sana relazione li definiamo "pet mate", proprio perché venga fuori sempre di più l'idea che la convivenza non è una proprietà e quindi per cambiare anche il linguaggio con cui per anni ci siamo identificati in "pet owner" o, appunto, "proprietari". "Pet mate" vuol dire "compagno", "amico" di un animale domestico. I dati Eurispes confermano che quasi la metà degli italiani, circa il 40,2 per cento, ha un animale in casa del resto e la tendenza è di averne più d’uno. E dal 2018 la quota è aumentata progressivamente. Nel cuore dei cittadini i cani vincono sui gatti, ma non di tantissimo (43,6% contro il 35,1%).

Per quanto riguarda le adozioni, invece, il 19,3% ha scelto il canile o gattile, mentre il 17,1% ha raccolto il compagno di vita dalla strada. Chi ha deciso per l'acquisto, invece: il 13% lo ha fatto in un allevamento, il 12,3% in un negozio di animali, l’11,4% da conoscenti o privati. Infine, più della metà degli italiani fa sterilizzare il proprio animale domestico.

«#faisentirelatuavoce nasce perché il randagismo è un fenomeno che ancora oggi non si ferma», spiega ancora Rosati. «Nel 2020, dati del Ministero della Salute, sono entrati nei canili sanitari 76.192 animali, mentre nei rifugi ne sono stati accolti 42.665. Senza contare, in questo numero che già pare abbastanza, tutti quegli animali che sono sono morti sulla strada dopo essere stati abbandonati. I volontari lavorano davvero tanto per “educare” a una cultura che faccia riconoscere l’animale per quello che è, un essere senziente che prova emozioni. Ma non basta. Ci vogliono più controlli, bisogna promuovere adozioni responsabili e sterilizzazioni. Senza queste armi è davvero difficile contrastare l’abbandono e l’inevitabile randagismo che ne consegue».

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Simona Sirianni
Giornalista
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