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29 Giugno 2021
17:03

Dove lasciare il gatto quando non puoi portarlo in vacanza

Non sempre è possibile portare in vacanza il proprio gatto, occorre quindi valutare bene tutte le possibili alternative in base alle esigenze e ai bisogni del nostro felino. Amici, parenti, cat sitter e pensioni solo le soluzioni più scelte. Vediamo quindi come fare per valutare tutte le possibili soluzioni per scegliere quella più adatta.

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Validato da Sonia Campa
Membro del comitato scientifico di Kodami
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Quando si va in vacanza, soprattutto per periodi brevi, non sempre è possibile e soprattutto opportuno portare con sé il proprio gatto e occorre valutare bene se e come trovare qualcuno che possa prendersi cura di lui in nostra assenza. I gatti sono predatori abitudinari, molto legati al proprio territorio e che possono soffrire gli spostamenti e gli stravolgimenti drastici di routine, per cui se si sta via per pochi giorni è preferibile lasciare il gatto a casa e affidarlo a qualcuno di fiducia o rivolgersi a una pensione. Lo spostamento o un trasferimento in pensione devono essere però l'ultima possibilità, da prendere in considerazione solo se non si hanno davvero alternative. Ma per quanto tempo possiamo lasciare il gatto da solo in casa? Un gatto adulto e in salute, che non sia troppo giovane, troppo anziano o affetto da particolare patologie può tranquillamente restare a casa, ovviamente accudito, anche fino a tre settimane. Naturalmente ogni valutazione va fatta tenendo sempre in considerazione l'individualità, le esigenze e il temperamento del felino, seguendo i consigli di un veterinario esperto in comportamento e nella relazione uomo-gatto. Vediamo insieme quali possono essere le alternative e come scegliere quella più adatta.

Parenti e amici

Lasciare che siano parenti e amici a occuparsi del proprio gatto quando si va in vacanza e non lo si può portare con sé è spesso la soluzione più immediata e utilizzata. Spesso i gatti conoscono già queste persone e sono quindi abituati a interagire con loro. Questa scelta può aiutare quindi a ridurre al minimo lo stress e a non stravolgere troppo la routine del nostro felino. Chi deciderà di farsi carico di questo impegno dovrà però assicurare almeno un paio di visite al giorno, preferibilmente al mattino e alla sera per almeno una trentina di minuti a sopralluogo. Non basterà garantire semplicemente cibo, acqua e una lettiera pulita, occorrerà trascorrere del tempo con lui per assicurargli gli stimoli giusti e la possibilità di girovagare all'aperto.

Cat sitter

Discorso molto simile per quanto riguarda la figura del cat sitter, alternativa sempre più diffusa e facile da trovare. Ci sono ormai diverse agenzie e piattaforme online che consentono di trovare professionisti che offrono questo servizio. Il cat sitter dovrà essere una persona di fiducia, esperta e che abbia già avuto la possibilità di interagire col gatto, per valutarne reazioni e compatibilità. Due o tre incontri di prova sono quindi necessari se ci rivolgiamo per la prima volta a un cat sitter. L'ideale sarebbe che questa persona faccia visita al gatto almeno due o tre volte al giorno. Molti cat sitter preferiscono però ospitare gli animali in casa propria, ipotesi da valutare con attenzione sulla base del temperamento del gatto e su consiglio di un veterinario esperto in grado di valutare attentamente le possibili conseguenze di un trasferimento per il nostro felino.

Pensioni per gatti

Lasciare il gatto in una pensione potrebbe sembrare la soluzione più comoda e sicura per il nostro micio, ma il realtà è confortevole soprattutto per noi. Sarebbe preferibile sempre scegliere come ultima ipotesi quella della pensione, poiché è quella che ha i costi maggiori in termini di stress e benessere. Accorre però valutare bene questa possibilità e pianificare con cura la scelta in base alle esigenze del gatto. I felini sono animali tendenzialmente solitari e molto territoriali, potrebbero quindi soffrire il trasferimento in una struttura a loro completamente sconosciuta. Se però non abbiamo alternative dobbiamo assicurarci di scegliere la pensione più adatta e confortevole per il nostro gatto. Assicuriamoci innanzitutto che la struttura rispetti tutti i requisiti e le autorizzazioni previsti dai regolamenti comunali o regionali, ma soprattutto che abbia standard igienici e rispettosi del benessere animale molto alti.

Come valutare la pensione più adatta

La maggior parte delle pensioni per gatti dispongono di un'area privata dedicata a ogni individuo, che dovrà però necessariamente avere l'accesso a un ambiente esterno dove i felini possono muoversi ed esplorare in libertà. Accertiamoci che questi spazi siano grandi e puliti, che abbiano cibo di qualità sempre disponibile e che siano costantemente controllati dagli operatori della struttura con l'aiuto veterinari esperti. Non sempre è però facile valutare la qualità e la professionalità di una struttura che non conosciamo, ma un buon modo per iniziare a familiarizzare con lo staff e capire il livello qualitativo della pensione è quello di richiedere un breve soggiorno di prova. Questo consente non solo di constatare se la pensione scelta è quella più adatta, ma permette anche al gatto di iniziare a familiarizzare con staff e ambiente.

Come capire il livello di preparazione e professionalità dello staff

Un'ottima pensione deve avere un numero adeguato di operatori in relazione ai gatti ospitati, che non devono mai essere in numero troppo elevato. Solo così può soddisfare in maniera opportuna le esigenze di ogni singolo animale. Diffidate inoltre dalle strutture che tengono assieme troppi gatti negli stessi ambiente. Inoltre uno staff attento e affidabile deve pretendere di conoscere quante più informazioni possibili sullo stato di salute, le abitudini e il temperamento del nostro gatto. Come eventuali patologie, esigenze alimentari, stato delle vaccinazioni, livello di socializzazione e se il felino è sterilizzato o meno.

Consigli su cosa fare prima di lasciare il gatto in pensione

Prima di portare il micio in una pensione assicuriamoci di essere in regola con le vaccinazioni ed effettuiamo un controllo preventivo dal nostro veterinario di fiducia. È consigliabile prenotare la struttura con largo anticipo, soprattutto per i periodi di alta stagione, dove è più difficile riuscire a trovare la soluzione migliore. Inoltre potrebbe essere una buona idea lasciare al gatto giochi, oggetti familiari e cibo preferito che aiutino il micio ad affrontare meglio il trasferimento.

Come trovare una pensione

Trovare una pensione adatta a ospitare io nostro gatto non è troppo difficile. Grazie a internet è piuttosto semplici riuscire a trovare un gran numero di strutture in base al territorio. È preferibile però partire chiedendo aiuto al nostro veterinario di fiducia o rivolgersi ad associazioni di settore riconosciute.

Quanto costa al giorno una pensione per gatti?

Per quanto riguarda i costi le tariffe possono variare molto in base ai servizi che scegliamo e al numero di gatti. Si parte da poche decine di euro a notte per i servizi essenziali, per salire sempre più man mano che ne aggiungiamo di altri. Come trasporto, sistemi di sicurezza, trattamenti veterinari e servizi di toelettatura. Spesso molte pensioni offrono sconti e tariffe agevolate per soggiorni lunghi o se affidiamo loro più di un gatto.

Quando si va in vacanza senza gatto non esiste quindi una scelta univoca e adatta a tutte le situazioni. Le cose più importanti da considerare per trovare la soluzione migliore sono sempre le esigenze e le caratteristiche del nostro felino. La scelta migliore resta sempre quella di lasciare il gatto nella propria casa, per ridurre al minimo lo stress. È sull'individualità e i suoi bisogni che dovranno essere valutate tutte le possibili soluzioni e non sulla comodità delle scelte.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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