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31 Gennaio 2022
17:12

Da Achille Lauro a Sangiovanni, ecco tutti gli animali nelle canzoni di Sanremo 2022

Anche quest'anno non potevano di certo mancare gli animali al Festival di Sanremo. Da Achille Lauro a Sangiovanni ecco tutti gli animali citati nei testi dei big in gara.

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La nuova edizione del Festival di Sanremo è pronta a partire e come ogni anno non potevano di certo mancare gli animali ad accompagnare musiche e parole dei 25 big in gara. Dal 1951, anno della primissima edizione del Festival, gli animali sono infatti più volte saliti sul palco dell'Ariston, lasciando spesso un segno indelebile nella storia della musica italiana. Ma se il primo animale mai cantato a Sanremo è stata La cicogna distratta del Duo Fasano quali saranno invece quelli presenti nella attesissima edizione del 2022?

Partiamo subito col botto, e più precisamente con Achille Lauro, senz'altro uno dei principali favoriti per la vittoria finale. Alla sua terza partecipazione da concorrente il cantante gareggerà accompagnato dall'Harlem Gospel Choir, uno dei più famosi cori gospel d'America. Il suo brano dal titolo Domenica diventerà molto probabilmente uno dei tormentoni di questa 72esima edizione del Festival e il testo inizia proprio citando i due animali domestici più amati da tutti, il cane e il gatto.

Cani, gatti e persino un boa…

«È come i cani che si annusano, oh no. Oppure i gatti che girano al porto». La Domenica di Achille Lauro è un inno appassionato e irriverente alla libertà, il giorno della settimana perfetto per divertirsi, uscire e fare nuove amicizie, proprio come farebbero due cani che si annusano.

L'olfatto è infatti il senso più sviluppato e prediletto dai cani, con cui esplorano e analizzano ogni singolo aspetto del mondo, che per lo più è fatto di infiniti e allettanti odori e per questo dovremmo sempre lasciarli annusare. Odori che sono anche il primo e importantissimo passo per lo scambio di informazioni tra quattro zampe: è proprio per questo che si annusano il sedere. Nel mix di odori che proviene proprio da lì si condensa il profumo caratteristico dell'individuo, su cui si basa tutta l'impalcatura della comunicazione tra cani.

Ma una domenica in libertà è anche un gatto libero di girovagare, attività fondamentale che accomuna tutti i felini domestici, vagabondi per natura. In quanto predatore solitario, il gatto è naturalmente predisposto a perlustrare e ad esplorare il proprio territorio per controllarlo, gestirlo e magari per chiedere (o rubare) qualche avanzo di pesce lasciato cadere dai pescatori del porto. Gatti e mare, un connubio proprio come quello di Procida, l'isola dei gatti protagonista della nostra serie Kodami Trails.

Ma non ci sono solamente cani e gatti nella domenica di Achille Lauro, c'è anche un boa, citato e riprodotto piuttosto accuratamente da un punto di vista etologico. Il testo recita infatti «Mi ingoia come un boa» che come tutti i serpenti che si rispettano non è infatti in grado di masticare, ma può solo ingoiare per intero le sue povere vittime.

Parole, legami e animali tra gli animali

Un altro cane compare nel testo di Dove si balla, il brano cantato dal rapper Dargen D'Amico. Il suo brano è un vero e proprio omaggio alla musica dance degli anni 90 e a un certo punto recita: «Io non parlo col mio cane ma c'è un bel legame». Un legame speciale che non ha assolutamente bisogno di parole, e che ogni giorno vi raccontiamo tra le pagine di Kodami. La bellezza di convivere con un altro essere senziente diverso da noi sta anche e soprattutto nella diversità della comunicazione. Ogni specie comunica a modo suo e anche il cane, tra le specie in assoluto dotate delle più spiccate capacità sociali e comunicative, possiede i suoi strumenti. Un linguaggio fatto di vocalizzazioni, posture, sguardi e altri segnali che funzionano egregiamente anche senza bisogno delle parole, da almeno 40 mila anni.

Spesso ci dimentichiamo che anche noi siamo animali ma a ricordarcelo, a modo loro, ci hanno pensato Highsnob e Hu, un inedito duo alla sua prima apparizione all'Ariston. Nel loro brano Abbi cura di te i due giovani artisti raccontano di un amore arrivato ormai al capolinea e in un breve passaggio iniziale sottolineano: «Ma non siamo pari, siamo animali». E animali appunto lo siamo davvero, più precisamente una tra le tante grandi scimmie antropomorfe: un animale tra tantissimi altri animali, tutti però meritevoli alla pari di proseguire il viaggio senza fine su questo Pianeta all'insegno del rispetto delle diversità.

Anche le farfalle volano a Sanremo

Ultimo, non certo per importanza, è il brano Farfalle di Sangiovanni, il giovanissimo finalista di Amici al debutto a Sanremo. La sua canzone racconta la libertà nei rapporti quotidiani utilizzando proprio i lepidotteri come metafora. «Non volano farfalle, non sto più nella pelle» si candida a diventare uno dei ritornelli più cantati, ma la citazioni entomologiche non si fermano solo a questa strofa. A un certo punto il brano recita infatti «Volano farfalle sulle lampadine. Attratte come fosse la luce del sole».

Tutti sappiamo che gli insetti, chi più chi meno, sono attratti dalle luci… ma vi siete mai chiesti perché? In realtà non si è ancora arrivati a una risposta univoca, tuttavia ci sono diverse ipotesi interessanti che vale la pena approfondire.

Ecco, questi sono tutti gli animali "in gara" per la 72esima edizione del Festival di Sanremo. Non sappiamo se qualcuno di loro riuscirà a vincere, ma se nel caso non dovessero bastarvi il regno animale é pieno di artisti talentuosi che cantono e suonano in ogni angolo del nostro Pianeta, basta soltanto saperli ascoltare.

C'è un festival che va in scena ogni singolo giorno e in cui si esibiscono uccelli, cetacei, insetti, anfibi e tantissimi altri animali. E' a dirigere l'orchestra c'è ovviamente lei: Madre Natura.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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