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3 Febbraio 2022
16:55

Cricetinae – cricetini

Le specie appartenenti alla sottofamiglia dei Cricetinae si sono diffuse in Occidente a partire dagli anni 30 del Novecento e oggi vengono spesso adottati come animali da compagnia.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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La sottofamiglia dei cricetini (Cricetinae) comprende 7 generi e 18 specie di roditori appartenenti alla famiglia dei Cricetidi, originari dell'Europa centrale e orientale, Asia Minore, Siria e Iran, Mongolia, Siberia, Cina settentrionale e Corea.

Le specie più conosciute di cricetini sono il criceto dorato (Mesocricetus auratus), che viene detto anche criceto siriano, il criceto comune (Cricetus cricetus), Il criceto di Roborowskij (Phodopus roborowskij), il criceto cinese (Cricetulus griseus o Cricetulus barabensis griseus) e il criceto russo (Phodopus campbelli), il quale è anche noto come criceto nano russo o criceto di Campbell e viene spesso erroneamente confuso con il criceto siberiano (Phodopus sungorus).

La diffusione in Occidente di questi piccoli roditori ha avuto inizio negli anni trenta del secolo scorso, quando i primi individui originario della Siria vennero trasportato in Israele, in Inghilterra e infine negli Stati Uniti. A partire da questo momento i cricetini si affermarono rapidamente come animale domestico, sebbene un importante fattore legato all'etologia della specie possa complicare la convivenza, ovvero le loro abitudini prettamente crepuscolari o notturne.

Distribuzione e habitat

L'areale di distribuzione di queste specie comprende l'Europa centrale, la Siberia, la Mongolia, la Cina e la penisola della Corea. Per quanto riguarda il Medio Oriente invece, i cricetini sono diffusi dalla Siria al Pakistan.

In natura queste specie vivono prevalentemente in climi temperati o desertici come le steppe continentali. I luoghi ideali per la maggior parte di questi animali sono generalmente le praterie delle zone aride del medio oriente, ma anche le vere e proprie le dune di sabbia, a patto che vi siano arbusti e colline rocciose che possano fungere da riparo e dove possano costruire i tunnel all'interno dei quali molte specie si muovono.

Alcune specie, come il criceto comune, sono diffuse anche in ambienti più umidi, come le zone limitrofe alle valli fluviali o nei pressi di coltivazioni intensive, giardini e frutteti. Secondo quanto pubblicato sul sito del Museum of Zoology dell'Università del Michigan, infine, in alcune zone possono raggiungere i 3600 metri di altitudine e alcuni si adattano a muoversi anche in acqua.

Come sono fatti i cricetini

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Le specie appartenenti alla sottofamiglia dei cricetini sono spesso caratterizzate da una forma compatta del corpo, orecchie rotonde (di varie dimensioni). Hanno zampe corte che terminano in piedi larghi, i quali permettono a questi piccoli roditori di muoversi agilmente su un'ampia varietà di terreni, anche grazie alle unghie appuntite. La forma delle zampe consente inoltre un'eccezionale abilità nella manipolazione del cibo. Le dimensioni medie di questi animali vanno dai 5  ai 35 centimetri e la coda, mai troppo lunga, in nessuna specie supera i 10 centimetri, sebbene la media sia molto più bassa (1-4 centimetri).

Il colore del pelo, che nella maggior parte dei casi è molto folto, va dal grigio al rosato, ma possono assumere anche colorazioni tendenti al marrone o al bianco (soprattutto sul ventre e sui fianchi). Alcune specie presentano inoltre una striscia sul dorso di colore diverso. Gli occhi sono piccoli e spesso di colore scuro.

Come molti altri roditori, i cricetini hanno una dentatura caratterizzata da incisivi sporgenti e sono dotati di guance che, espandendosi, permettono il trasporto del cibo da un luogo a un altro. Nelle specie che si muovono negli ambienti acquatici, le guance (appositamente riempite di aria) servono anche come strumento di galleggiamento durante gli spostamenti da un luogo ad un altro.

Vita dei cricetini

La vita di questi animali dura in media da due a quattro anni e in natura la causa di morte più comune è la predazione da parte di carnivori, rettili o uccelli con cui condividono l'habitat. Alcune specie diffuse nelle zone agricole rimangono spesso vittime dei macchinari pesanti che si muovono sul terreno.

La maggior parte delle specie ha abitudini notturne o crepuscolari, ma esistono alcuni cricetini che si muovono di giorno. Allo stesso modo, vi è grande varietà anche in termini di comportamento sociale. Mentre alcuni vivono in comunità con rigide gerarchie, infatti, altri sono solitari e particolarmente aggressivi nei confronti dei conspecifici.

Durante i mesi più freddi questi animali generalmente non vanno in letargo ma, secondo quanto riportato in uno studio pubblicato nel 2012 sul Russian Journal of Ecology, in alcuni casi sopravvivono alle temperature più bass, grazie a periodi più o meno lunghi di rallentamento delle attività (detto torpore), che interrompono per nutrirsi.

Riproduzione

Per quanto riguarda la riproduzione, le specie appartenenti a questa sottofamiglia hanno generalmente comportamenti promiscui (ovvero si accoppiano con più individui) e, inseguito all'accoppiamento, si allontanano gli uni dagli altri. Questo avviene anche per il fatto che le femmine spesso cacciano il maschio da proprio territorio.

Il periodo degli accoppiamenti generalmente va da febbraio a novembre e le femmine possono avere da due a quattro cucciolate all'anno.

La gestazione degli animali appartenenti a questa sottofamiglia è breve e, in base alla specie, può durare dai 15 ai 22 giorni, per dare alla vita da 5 a 7 piccoli, i quali verranno allattati per circa 3 settimane e, intorno alle 6 -8 settimane (non vale per tutte le specie) potrebbero essere già sessualmente maturi. Durante il periodo dell'allattamento, le femmine possono infilare i propri piccoli nelle guance, nel caso in cui il proprio territorio venga minacciato, e questo particolare comportamento viene proposto con l'obiettivo di proteggerli.

Alimentazione

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I cricetini generalmente si nutrono di graminacee e altri cereali, ma possono consumare anche foglie, germogli, radici e frutti. Molte specie, inoltre, sono onnivore e possono predare insetti o addirittura vertebrati, come alcune specie di rane. In seguito all'individuazione del cibo (vegetale o animale che sia) nella maggior parte dei casi, viene inserito nelle guance per trasportarlo e conservarlo all'interno delle proprie tane.

Il cricetini e l'uomo

Da tempo molte specie di criceti vengono adottati nei paesi occidentali come animali da compagnia. Questa abitudine necessita però di alcune precisazioni. Prima di tutto bisogna ricordare che si tratta di animali che, nella maggior parte dei casi, hanno abitudini crepuscolari e tendono quindi ad essere maggiormente attivi soprattutto all'alba e al tramonto. Questo bioritmo, per quanto differente rispetto a quello della specie umana, va accettato e rispettato tutelandone le necessarie ore di sonno ed evitandone quindi il disturbo.

Un altro fattore importante nella scelta del criceto come animale da compagnia è ricordare che non bisogna lasciarsi condizionare dalle sue dimensioni e convincersi che si tratti di un animale che necessita di poche cure.

Come ogni essere vivente, infatti, anche i cricetini hanno necessità in fatto di benessere che vanno assolutamente riconosciute e soddisfatte. Vanno quindi  abituati con calma al contatto con voi, senza spaventarli e, se necessario, vanno svegliati gradualmente, con l'accortezza di produrre prima qualche rumore lieve.

Non dimenticate infine di riservare spazi di dimensioni adeguate che permettano loro il movimento di cui necessitano per stare bene. Sono aninali tendenzialmente territoriali, per questo motivo è di enorme importanza la suddivisione degli spazi se si adottano più individui dello stesso sesso, come anche nei delicati periodi in cui la femmina è gravida e rischia quindi di diventare più aggressiva con i suoi simili.

Non dimenticatevi inoltre di prendervi cura della pulizia della gabbia e del trasportino, di lasciare sempre a disposizione dei vostri cricetini una quantità sufficiente di acqua e di chiedere informazioni al vostro veterinario di fiducia riguardo all'alimentazione migliore per la specie che vive con voi.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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