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30 Aprile 2023
9:00

I Cincillà (Chinchilla)

I cincillà sono due specie di roditori originarie del Sud America. Al giorno d'oggi vengono anche considerati animali domestici, ma la gestione prevede alcune accortezze per andare incontro ai loro bisogni etologici.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Cincillà (Chinchilla) è un genere di roditori della famiglia Chinchillidae che comprende due specie (Chinchilla chinchilla e Chinchilla lanigera) originarie degli ambienti montani delle Ande, in Sud America. Sono considerate entrambe a rischio di estinzione dalla IUCN a causa della caccia da parte dell'uomo e dell'allevamento per lo sfruttamento della pelliccia.

Al giorno d'oggi i cincillà vengono anche considerati animali da compagnia, ma la vita insieme a questi roditori richiede di prestare attenzione a particolari aspetti dei loro bisogni etologici. Nonostante le piccole dimensioni, insomma, anche i cincillà hanno bisogno di cure specifiche, esattamente come i cani, i gatti, e gli altri animali domestici, solo che le informazioni corrette per garantire loro la qualità della vita che meritano non sono sempre alterttanto facili da reperire.

Come sono fatti i cincillà

Chinchilla lanigera raggiunge una lunghezza di circa 22,5/38 centimetri, mentre la coda misura mediamente 7,5/15 centimetri. Questa specie, inoltre, ha un leggero dimorfismo sessuale e, mentre le femmine raggiungono gli 800 grammi, i maschi sono leggermente più piccoli e, generalmente non superano i 500 grammi.

Hanno una pelliccia estremamente fitta e morbida. Il dorso è tendente al viola/perla o al grigio/bruno, mentre il ventre è bianco o giallo.

La testa è rotonda e le orecchie sono piuttosto grandi, mentre gli occhi sono neri con una pupilla divisa verticalmente. I piedi hanno quattro dita con setole rigide e artigli non molto potenti.

I C. cincilla si distinguono dai C. lanigera per le orecchie più piccole e per le dimensioni complessivamente maggiori. Inoltre, secondo quanto riportato dal sito del Museo del Michigan di Zoologia, questa specie ha 20 vertebre nella coda, rispetto alle 30 di C.lanigera.

La folta pelliccia che caratterizza entrambe le specie aiuta a proteggere i cincillà dalle basse temperature.

Habitat e distribuzione

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Le due specie a confronto. Illustrazione da Wikimedia Commons.

Secondo quanto riportato su ScienceDirect, i cincillà sono originari delle zone montuose semiaride del Sud America, in particolare di Perù, Argentina, Bolivia e Cile. La maggior parte dei cincillà allevati negli Stati Uniti, invece, discende da un piccolo gruppo di animali importati in California negli anni Venti del secolo scorso.

Si trovano nelle zone aride delle Ande ad altitudini tra i 3 mila e i 5 mila metri e costruisce le proprie tane nelle fessure e nei buchi tra le rocce. Mentre il Chinchilla lanigera si trova ormai solo nelle montagne del nord del Cile, C. cincillà sopravvive sulle Ande del Perù meridionale, in Bolivia, in Argentina nordoccidentale e in Cile settentrionale.

Molte altre popolazioni, invece, sono scomparse a causa dei prelievi di soggetti destinati agli allevamenti nati per l'utilizzo della pelliccia. Quella del cincillà è infatti la pelliccia più pregiata del mondo e, per questo motivo, in tutte le zone dell'areale, è stato anche cacciato fino quasi all'estinzione.

Alimentazione

I cincillà mangiano prevalentemente erba e semi, ma occasionalmente possono anche mangiare insetti e uova di uccelli. Mentre si alimentano, siedono eretti tenendo il cibo nelle zampe anteriori.

I cincillà che vivono in cattività, invece, vengono nutriti con erba medica, grano, mais, avena e pellet alimentari commerciali. Sono piuttosto delicati dal punto di vista dell'alimentazione ed è quindi importante contattare il proprio medico veterinario di fiducia per chiedere quale sia la tipologia di alimenti più adeguata.

Negli habitat più aridi, i cincillà che vivono in natura dipendono dalla fonte idrica determinata dalla rugiada mattutina. Inoltre, possono ottenere l'acqua anche dalla polpa e dai frutti dei cactus.

Riproduzione

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Un esemplare di Chinchilla chinchilla.

La stagione riproduttiva per i soggetti che vivono in libertà avviene tra novembre e maggio (nell'emisfero settentrionale) e tra maggio e novembre (nell'emisfero meridionale). Le femmine, generalmente, sono monogame e hanno due cucciolate all'anno, con due o tre piccoli per ogni parto. La gestazione di C. lanigera dura 111 giorni e i piccoli appena nati pesano fino a 35 grammi, sono completamente ricoperti di pelo e hanno gli occhi già aperti. L'allattamento dura 6-8 settimane e la maturità sessuale viene raggiunta dopo circa 8 mesi.

La dimensione della cucciolata è piuttosto piccola e, per entrambe le specie, conta in media solo 1,45 cuccioli.

In natura i cincillà possono raggiungere fino ai 10 anni di età, mentre in cattività alcuni soggetti hanno raggiunto addirittura i 20 anni.

Cincillà come animali domestici

Negli ultimi decenni si sono diffusi anche come animali domestici. L'adozione senza dover incorrere nell'acquisto, però, è piuttosto rara e complessa. Quasi tutti i cincillà, infatti, provengono dagli allevamenti e il costo di un singolo individuo può variare dai 50 ai 150 euro.

Per fare in modo che vivano secondo criteri etologicamente rispettosi, bisogna conoscerne le necessità e fare in modo che vengano appagati i loro bisogni.

Talvolta si parla dei cincillà come animali dall'intelligenza sorprendente e dalla grande docilità, ma è importante ricordare che ogni individuo ha una personalità unica e irripetibile, che può portare a comportamenti anche molto diversi tra soggetti della stessa specie.

Trattandosi di animali sociali, è importante evitare di farli vivere da soli e, piuttosto, adottarli in coppia (preferibilmente dello stesso sesso).

Durante il giorno, i cincillà hanno la necessità di muoversi in spazi ampi che dispongano di arricchimenti, come ad esempio superfici su cui arrampicarsi o saltare e sfruttare la loro spiccata intelligenza motoria. Strumenti come tubi e gallerie artificiali, inoltre, permettono al cincillà di nascondersi e muoversi in spazi il più possibile simili a quelli che crea nel suo habitat.

Queste due specie, infine, sebbene siano più resistenti rispetto ad altri roditori, sono sensibili agli sbalzi di temperatura e non tollerano molto bene il caldo oltre i 25°C.

Insomma, prima di decidere di adottare un cincillà, é importante riflettere sugli aspetti più rilevanti riguardo ai suoi bisogni: la dimensione contenuta non lo rende meno esigente di altre specie domestiche, semmai può essere vero il contrario.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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