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25 Aprile 2024
9:00

Cosa fare se il cane non va d’accordo con il cane del vicino

La convivenza tra cani vicini di casa a volte può essere molto difficile. Per capire cosa fare è però fondamentale comprendere prima le possibili cause dei dissapori e delle tensioni.

Membro del comitato scientifico di Kodami
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Ah, quanto può essere difficile la convivenza con i vicini, e alle volte ci si mettono anche i nostri cani. Scherzi a parte, molti si trovano a dover affrontare la sfida della convivenza tra cani vicini di casa, cosa non sempre facile da gestire. Questa situazione può creare tensioni non solo tra i cani, ma anche tra le famiglie. Prima di capire cosa fare se il nostro cane non va d'accordo con il cane dei vicini, è fondamentale comprendere le possibili cause dei dissapori.

Possibili cause di discordia

Ci sono molteplici fattori da prendere in considerazione per comprendere quali possano essere le causa di comportamenti affatto amichevoli tra cani confinanti. Ci riferiamo qui soprattutto a cani che hanno accesso ad un area aperta, come il giardino di casa, che confina con lo spazio di un altro cane.

Differenze individuali

Non tutti i cani sono socievoli allo stesso modo con i loro simili e questo dipende, a sua volta, da molte ragioni che possono avere a che fare con il loro passato, con il loro livello di socializzazione, con la loro età, e via discorrendo. Un certo peso lo ha anche la genetica dei cani in esame, ci sono tipologie (o razze) di cani che hanno motivazioni particolarmente spiccate che rendono la socialità più difficile tra conspecifici rispetto ad altre.

Motivazione territoriale

I cani sono animali territoriali, in alcuni di loro la motivazione che prende il nome da questa caratteristica, è assai spiccata. Un cane potrebbe quindi interpretare come un “invasore”, o comunque una minaccia di possibile intrusione, quel cane che vive al di là della rete, che a sua volta potrebbe vederla allo stesso modo. Questa situazione apparentemente “immutabile” potrebbe alzare i toni dell’assertività tra i due cani in modo esponenziale. In questo caso è proprio il contesto e le sue caratteristiche che innescano la situazione conflittuale.

Socializzazione inadeguata

Ne abbiamo già fatto menzione, ma ribadiamo che uno dei problemi tra i due cani confinanti potrebbe essere rappresentato dalla scarsa socializzazione di uno dei due, o di entrambi. Una scorretta socializzazione con i propri simili si andrebbe ad aggiungere ad altri fattori rendendo la vicinanza dei due cani fonte di stress e frustrazione.

Stress e ansia

Quando un cane è vittima dello stress o dell’ansia, magari causati dalla solitudine e dallo stato di abbandono, il suo comportamento risulta alterato, in alcuni casi alzando il livello dell’irritabilità, e il cane vicino di casa potrebbe essere quell’elemento sul quale scaricare il proprio malessere e frustrazione.

Ci possono essere, dunque, molteplici ragioni per cui due cani vicini mostrano di non sopportarsi, per esempio anche pessime esperienze dirette come l’essersi incontrati in passato e le cose non sono andate affatto bene. Questo potrebbe aver indotto uno dei due cani a temere l’altro essendo stato aggredito in passato. Ecco che anche in un caso simile quello che potremmo osservare è un comportamento minaccioso costante. Comunque sia quelli elencati sono tra i principali motivi per cui due cani che vivono vicini, ma appartenenti a due nuclei famigliari separati, potrebbero vicendevolmente mostrare comportamenti aggressivi.

Cosa fare in questi casi

Vediamo alcuni passaggi importanti per comprendere al meglio la situazione e, si spera, arrivare a risolverla nel miglior modo possibile per entrambi i cani coinvolti in questa “lotta di confine”.

Analisi della situazione

In primis sarebbe bene identificare le possibili ragioni che stanno a monte del comportamento, prendere nota di quando questo si manifesta, se è costante e sempre della stessa intensità, se ci sono dei fattori scatenanti specifici oppure no. Lo diciamo qui, ma vale sempre in casi simili: non è affatto detto che l’osservazione si riveli semplice, soprattutto ad un occhio inesperto.

Non è sempre facile scovare lo stato emotivo di un cane che sta alla base del suo comportamento, quindi sarebbe opportuno chiedere il parere di un educatore cinofilo esperto, che potrebbe rivelare le ragioni sottostanti con maggior accuratezza. Cosa che ci aiuterebbe enormemente nelle strategie volte a cambiare la situazione.

Migliorare la socializzazione dei cani

Se alla base del problema ci fossero problemi legati alla mancanza di socializzazione, o ad una comunque insufficiente, dovremmo arricchire il bagaglio esperienziale del cane in questione fornendogli appropriate e graduali situazioni d’incontro con i suoi simili, preferibilmente in un ambiente controllato e sicuro con individui esperti e pazienti sotto l’occhio esperto di un educatore cinofilo.

Ovviamente se il problema è comune ad entrambe i cani confinanti, si potranno ottenere dei risultati se entrambi intraprendono un percorso adeguato. Cosa assai difficile se non vi è accordo tra le famiglie confinanti, o se non vi è comunque la stessa disponibilità.

Incontri pianificati

Se la situazione tra i due cani non è troppo compromessa, e se il loro atteggiamento è spinto esclusivamente dalla presenza di un confine troppo netto tra le due proprietà, e i cani si mostrano comunque socievoli con i loro simili al di fuori di quella particolare situazione, la quale è dominata dalla motivazione territoriale, ecco che allora potrebbe essere d’aiuto organizzare momenti di uscite insieme, chiamiamole pure “passeggiate sociali”, al fine di favorire interazioni positive tra i due cani. Anche qui l’occhio esperto è importantissimo per evitare di aggravare la situazione invece che migliorarla. Le interazioni positive potrebbero favorire un legame d’amicizia che possa stemperare il comportamento di minaccia suscitato dalla protezione del confine della proprietà.

Gestione dell’ambiente

Innegabilmente la gestione dell’ambiente è la strategia che può portare i migliori risultati. Valutare se si possono apportare modifiche all’ambiente per evitare che i cani siano costantemente esposti alle “minacce” dell’altro, o quantomeno volte a diminuire significativamente le occasioni di conflitto, è forse la primissima cosa da prendere in considerazione. Alle volte è sufficiente oscurare un tratto della recinzione, altre volte è necessario limitarne l’accesso il più possibile, se non in modo definitivo.

Ma ogni situazione è a sé stante, quindi ci sono sempre pro e contro da considerare tenendo presente le possibilità di interventi strutturali che si hanno nel caso specifico. Fatte tutte le debite considerazioni, l’intervento strutturale potrebbe risultare risolutivo all’istante e migliorare da subito lo stato dei cani, che finalmente avranno la possibilità di sottrarsi alle minacce costanti e lenire lo stress da esse generato.

Mantenere la calma

Sentire i cani che si abbaiano furiosamente alla rete fa innervosire moltissimo, soprattutto se il comportamento è costante. Ebbene, inveire con tuo i cani non ha alcun senso. Strillare e magari addirittura percuotere il nostro cane nel tentativo di farlo smettere è alquanto stupido, e non farà altro che peggiorare le cose, anche nei nostri confronti. In fondo il cane sta proteggendo il suo territorio e la sua famiglia, come potrebbe interpretare, in un momento di forte concitazione, le nostre percosse o urla? Attenzione poi all’aggressività rediretta o da irritazione.

Comunicare con il vicino di casa

Sarebbe opportuno che si comunicasse con il vicino in merito alle possibili strategie da attuare di concerto, magari condividendo le proprie considerazioni e osservazioni sul comportamento dei cani. Anche se qui ci siamo concentrati soprattutto sul caso di cani vicini di casa e confinanti nelle aree aperte delle proprietà, c'è il caso in cui i cani che non vanno d'accordo mostrino atteggiamenti assertivi solo quando si in contrano sul pianerottolo di casa.

In quella situazione gli spazi sono generalmente troppo ridotti per tentare una comunicazione corretta tra i cani, che tra l'altro potrebbero essere in uno stato di eccitazione molto elevato (alto arousal) per il semplice fatto che stanno uscendo a fare una passeggiata. In questo caso la soluzione più immediata sarebbe quella di coordinare le uscite accordandosi sugli orari, per esempio, per evitare di trovarsi in una situazione difficile da gestire ogni qualvolta i cani mettono il muso fuori dalla porta. Ma alle volte questa possibilità è forse la più utopistica di tutte.

Troppo spesso le condizioni di vita dei nostri cani sono per loro insopportabili, o comunque molto problematiche. Non ci si rende conto che in certe situazioni i cani non possono che reagire male, o star male, rimanendo focalizzati esclusivamente su quello che noi vorremmo da loro. Piccoli accorgimenti possono essere enormemente migliorativi per le condizioni di benessere del nostro cane, e non solo per lui. Alle volte siamo portati a pensare che fornendogli un bel giardino fiorito più o meno ampio, il nostro compagno a quattro zampe dovrebbe essere felice e non creare alcun tipo di problema accontentandosi della sua fortuna. Ma dal suo punto di vista le cose possono essere molto diverse.

C’è però un’ultima considerazione che dobbiamo fare: proprio come per noi esseri umani, anche tra cani ci possono essere individui che proprio non si sopportano, e se noi siamo in grado di fingere cortesia, o quantomeno di ignorare quel vicino irritante che incontriamo tutte le mattine, ecco, nel caso dei cani loro “difficilmente” riescono a mascherare le loro emozioni. Quindi, invece che alterarci con i nostri cani, è un buon esercizio provare a comprendere il loro punto di vista e spremersi un po’ le meningi per trovare soluzioni, o accorgimenti, che gli consentirebbero di vivere più serenamente.

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Luca Spennacchio
Istruttore cinofilo CZ
Ho iniziato come volontario in un canile all’età di 13 anni. Ho studiato i principi dell’approccio cognitivo zooantropologico nel 2002; sono docente presso diverse scuole di formazione e master universitari. Sono autore di diversi saggi.
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