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7 Giugno 2023
9:00

Che fare se il cane anziano non mangia?

Un cane anziano potrebbe non mangiare per diversi motivi, patologici e non. Vediamo quali sono le cause principali e cosa possiamo fare per aiutarlo a ritrovare l'appetito.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Un cane che non mangia è sempre (giustamente) causa di preoccupazione per la famiglia, ma lo è forse ancora di più se il cane è anziano.

Le cause della mancanza di appetito parziale (che noi veterinari chiamiamo disoressia) o totale (anoressia) possono essere diverse. Parliamo in generale di inappetenza quando il cane rifiuta un pasto o parte di un pasto per più di una volta, a volte anche in modo intermittente (ad esempio un giorno mangia, il giorno successivo rifiuta il cibo, poi magari mangia per una settimana, ma torna a rifiutarlo più avanti ecc…).

In generale, vi consiglio di recarvi quanto prima dal vostro medico veterinario di fiducia se il vostro cane rifiuta il pasto o parte di un pasto per più di 24-36 ore o se l’inappetenza è accompagnata da altri sintomi di malessere (rimanere in cuccia, riluttanza al movimento, nausea o vomito, diarrea).

Le cause di inappetenza sono tante e, dato che ciascuna va affrontata con una strategia diversa, sia dal punto di vista nutrizionale che dal punto di vista medico, è importante provare a distinguerle.

Cause patologiche della mancanza di appetito nel cane anziano

Quando vi recherete dal vostro veterinario, specialmente nel caso di un cane anziano, alla visita clinica il collega potrebbe consigliare di associare delle analisi del sangue per stabilire se sono patologie che possano provocare questa disappetenza. Le principali patologie che possono causare disoressia nel cane anziano sono:

  • Febbre, legata ad esempio a processi infettivi
  • Patologia renale cronica: in questo caso attenzione, perché l'appetito potrebbe essere intermittente, ovvero il cane potrebbe rifiutare in modo netto un pasto per poi mangiare al successivo
  • Infiammazione intestinale acuta o cronica: anche in questo caso, spesso i sintomi sono intermittenti, ma va preso in considerazione soprattutto se le feci sono molli o se fossero presenti dolori colici dopo mangiato
  • Dolore (non solo articolare, anche dovuto a cistite ad esempio)
  • Epatopatia (ovvero una malattia del fegato): la sintomatologia in generale è intensa, spesso accompagnata da vomito
  • Patologie polmonari o cardiache
  • Malattie endocrine, che possono dare aumento o diminuzione dell’appetito
  • Neoplasie

Insomma, purtroppo abbiamo una ampia possibilità di malattie che danno inappetenza. Fondamentale quindi iniziare con delle analisi del sangue e procedere con eventuali altri accertamenti consigliati dal veterinario, ad esempio un'ecografia addominale o altro.

Cause non patologiche dell’inappetenza nel cane anziano

Non sempre si nasconde una patologia grave dietro alla inappetenza del nostro cane anziano. Vi sono infatti alcune possibilità che rientrano in qualche modo nel processo di invecchiamento e di cui è comune opportuno occuparsi per risolverle.

Il vostro cane potrebbe non mangiare perché ha dolore ai denti: sì, questa è un po’ una patologia, e anzi, ricordate che nel cane anziano l’infiammazione legata al tartaro è a sua volta causa di tante altre malattie (renale e cardiaca soprattutto), però si potrebbe risolvere in modo relativamente semplice. Oltre a programmare infatti una detartrasi, se il cane non ha denti o ha dolore potrebbe essere sufficiente passare a cibo umido oppure ammorbidire le crocchette in acqua per fargli recuperare l’appetito.

Passare a cibo umido può essere una buona idea anche nel caso in cui il vostro cane stia dimostrando semplicemente di avere gusti più difficili di quelli che aveva in passato. Questo anche è comune nel cane anziano ed è legato probabilmente ad una parziale perdita dell’olfatto. In questo caso, del cibo umido o meglio ancora fresco, potrebbe stimolarlo maggiormente a mangiare.

Un’altra possibilità, che in effetti è sempre legata a qualche “acciacco” dell’età, è che abbia dolore al collo e che sia necessario alzargli la ciotola. Spesso, infatti, la posizione in cui ha mangiato per tanto tempo non è più adatta ai doloretti cronici di cui un cane soffre. Anche in questo caso, oltre alla soluzione semplice del supporto per la ciotola, sarebbe ottimo far comunque visitare il nostro cane prima dal veterinario e poi da un osteopata (meglio ancora se le due figure coincidessero), in modo da poter lavorare bene in profondità su questo sintomo.

Quali sono gli alimenti e gli integratori che possono far tornare l’appetito al cane?

Per far tornare l’appetito al nostro cane possiamo provare ad usare alcuni stratagemmi. Come abbiamo visto sopra, prima di tutto potete tentare con cibo umido. Gli alimenti industriali umidi, infatti, sono generalmente più appetibili rispetto al secco e per questo lo stimolano di più a mangiare. Se il vostro cane non ha un intestino sensibile, potete provare anche ad alternare gusti vari di alimento umido, in modo da stuzzicarlo il più possibile. Alternare il cibo è particolarmente utile se ci fosse nausea, dato che il cambio di sapori aiuta ad evitare l'avversione a specifici alimenti.

Se non potete abbandonare il secco, sempre intestino sensibile permettendo, potete provare a spolverare del parmigiano o del grana sulle crocchette, oppure bagnarle con del brodo di carne. Bagnare le crocchette con un brodo tiepido è una delle soluzioni migliori soprattutto se notate che il vostro cane non va a bere, in quanto spesso gli anziani sono anche disidratati quando sono malati.

Ultimo, ma non per importanza, se la situazione lo permette (sentite il vostro veterinario viste le tante possibilità di malattie nei cani anziani), potete cucinare per lui. Alimenti semplici come bistecchine senza osso di maiale, avendo cura di ritagliare il grasso in eccesso, con un pizzico di sale, ben cotte, sono un alimento molto nutriente, facilmente digeribile e estremamente appetibile per quasi tutti i cani. Se con la dieta fresca il vostro cane dovesse riprendere a mangiare, potreste a quel punto chiedere un piano dieta individualizzato e bilanciato ad un medico veterinario esperto in nutrizione.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Maria Mayer
Veterinaria esperta in nutrizione del cane e del gatto
Sono laureata in Medicina Veterinaria ed ho conseguito un dottorato di ricerca riguardo l’utilizzo delle medicine non convenzionali negli allevamenti biologici. Il mio percorso di studi comprende, fra l’altro, un Master di II livello in Nutrizione del Cane e del Gatto e un secondi in PNEI e Scienze dalla Cura Integrata.
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