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29 Aprile 2024
16:29

Come capire se il tuo cane si fida di te

Un cane che ti guarda negli occhi, che cerca contatto fisico e che si lascia manipolare anche quando ha dolore lancia un chiaro messaggio: si fida di te.

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La fiducia è la base di ogni relazione intima. Vale per i rapporti tra noi umani e lo stesso è nella vita condivisa con un cane. Il legame che c'è tra noi e i nostri "migliori amici" è ancestrale, risalente indicativamente almeno a 30 mila anni fa e si parla, infatti, di co evoluzione tra noi e loro.

Conquistare la fiducia di un cane sembra facile, ma in realtà non è così. Una volta che ci è concessa, però, ci sono dei segnali molto chiari che ci fanno capire se il nostro cane si fida di noi e abbiamo davanti un compagno fedele, come del resto viene da sempre definito il cane nei confronti dell'uomo.

Uno dei segnali più evidenti e che raccontano di quanto intima sia questa relazione è quando il nostro amico ricambia lo sguardo: occhi negli occhi, per capirci, è il messaggio diretto più evidente della fiducia che il nostro cane prova per noi. Il contatto fisico, anche, è per i cani una manifestazione di fiducia, come del resto lo è quando si mettono a pancia all'aria per ricevere le coccole. Ancora, un cane mostra di fidarsi di noi quando si lascia manipolare in zone dolenti "senza dire nulla", ovvero pur patendo non eccepisce nulla perché sa che lo stiamo facendo per il suo bene.

Sia chiaro: un cane che ci guarda negli occhi intensamente o che si mette a pancia all'aria, giusto per riprendere due degli esempi precedenti, lo fa anche in altre situazioni in cui decisamente non sta esprimendo fiducia, ma ben altro. In questo articolo, dunque, stiamo sottolineando tali manifestazioni all'interno di una relazione sana, equilibrata e che riguarda una persona e un cane che vivono insieme nel rispetto e nell'amore reciproco.

Ti guarda negli occhi

Lo scambio di sguardi con un cane, quando vi è una relazione intensa e profonda, è una delle manifestazioni più evidenti di quanto si fidi di te. Per capire quanto questo gesto sia importante per il tuo compagno a quattro zampe, è fondamentale sapere che i cani non sopportano di essere fissati negli occhi. Ebbene sì: nonostante sia una delle cose che noi umani facciamo più comunemente – insieme a mettergli la mano sopra la testa, altro errore grave di comunicazione – quando incontriamo un cane a noi sconosciuto.

Per comprendere quanto sia importante per un cane guardare negli occhi il proprio umano e così dargli uno dei più chiari segnali di fiducia che ha nei suoi confronti, bisogna capire che lo sguardo diretto verso un cane è una forma di estrema maleducazione da parte nostra. Ora, prima ancora di spiegare perché il cane lo viva così, basta anche solo pensare a noi umani.

Come vi sentite se uno sconosciuto vi fissa intensamente negli occhi? Sicuramente infastiditi e come minimo imbarazzati. Lo scambio di sguardi, infatti, anche per noi umani è una modalità di comunicazione molto intima, è la porta d'entrata alla nostra "anima" che con persone non appartenenti a una ristrettissima cerchia non è nemmeno pensabile che possa essere varcata. Per il cane il discorso è molto simile: animali sociali come noi, la vista è uno dei sensi che utilizzano per tanti motivi ma che assume un'importanza particolare quando diventa una modalità di interazione affettiva. Ecco, studi scientifici hanno dimostrato che quando cane e umano di riferimento si scambiano sguardi intensi entra in circolo in entrambi l'ositocina, ovvero l'ormone che regola le sensazioni di affetto e attaccamento.

Non ti stacca gli occhi da dosso

È diverso dallo sguardo diretto occhi negli occhi. In questo caso un esempio ci può aiutare: siete tu e il tuo cane in un bosco e lui riesce allo stesso tempo a godersi la passeggiata ma a cercarti nel verde, senza perderti di vista. Il cane ha come punto di riferimento il proprio umano e, se la relazione è equilibrata e il profilo del quattro zampe normo comportamentale (ovvero senza elementi che possono determinare questo tipo di atteggiamento di richiesta d'aiuto in modo ossessivo) ecco che rivolgere lo sguardo alla propria persona è un altro modo per dimostrare la fiducia.

Ti segue ovunque

La fiducia per un cane vuol dire anche stare insieme e dimostrarci che possiamo contare su di lui. Anche in questo caso si sottolinea che non deve essere un comportamento anomalo, dovuto ad esempio alla paura di stare da solo, ma è quello che mette in atto un cane che ha piacere a fare cose insieme e non solo quelle che interessano a lui. Ecco allora che dove sei tu c'è anche Fido, pure nel bagno, come se ti volesse in questo modo dire "ehi ti tengo compagnia".

La presenza è un modo di dimostrare la fiducia che si ha nel condividere insieme le ore della giornata e, come abbiamo scritto su Kodami «il cane può seguire il proprio referente umano letteralmente ovunque anche perché questo gli suscita emozioni positive, in quanto sono tante le cose belle che ha ricevuto da lui: attività condivise, lunghe passeggiate, carezze».

Cerca il contatto

In linea di massima ai cani piace il contatto con il proprio riferimento umano e ogni cane, a seconda delle motivazioni di razza e ancora di più in base al carattere, lo fa di più o di meno. Un modo per dimostrare la fiducia per il suo "miglior amico" è avvicinarsi con il corpo ma soprattutto con alcune parti di esso. Un cane che ha fiducia nell'umano, ad esempio, poggerà il posteriore, lasciandosi accarezzare o si spalmerà proprio addosso a noi per lasciarsi andare al relax reciproco. Non tutti i cani sono così fisici nel contatto ma state certi che se vivete con un molosso sarà il suo modo di esprimere la sua fiducia nei vostri confronti e se a farlo è un nordico vuol dire che lo avete decisamente conquistato.

Si stende sulla schiena e ti mostra la pancia

Mostrare la pancia è simbolo dell'estrema fiducia che il cane ha nei tuoi confronti. Stiamo ipotizzando sempre che ciò accade all'interno di una relazione sana ed equilibrata, in cui appunto si è stabilito un legame di rispetto reciproco. Purtroppo esistono molti casi in cui questo comportamento può essere rappresentativo di una manifestazione di paura da parte del cane nei confronti di chi teme (intraspefico e interspecifico).

Nel caso in esame, dunque, è il modo che il cane ha per dirti che non teme nulla da te, anzi: è un invito a essere coccolato e accarezzato in una postura in cui ci sta comunicando, chiaramente, che per lui non c'è nessun pericolo da cui difendersi. Anzi: si fida talmente tanto che si mostra in tutta la sua tenera vulnerabilità.

Si fa manipolare anche se ha un dolore

Quando i cani hanno un dolore fisico spesso non ce ne accorgiamo ma può capitare che mentre li accarezziamo si "girino" per dirci: "Mi stai toccando in un punto dolente". Un cane che si fida, appunto, se prova dolore si rivolge a noi con un guaito, allontanandosi di poco, rivolgendoci uno sguardo e fino anche a ringhiarci ma solo per avvertirci che gli stiamo causando un dolore. Insomma, sono davvero rari i casi in cui si arriva al morso e qualora accadesse (sempre in un cane normo comportamentale con cui la relazione è salda) dovrebbe essersi trattato di una manipolazione dolorosissima per portarlo a reagire così.

Quel che si intende dire è che il nostro compagno di vita sa che noi non gli faremmo mai del male e un'altra prova della fiducia che ha nei nostri confronti è quando gli dobbiamo fare noi una medicazione o quando andiamo dal veterinario e la nostra presenza è fondamentale per le manipolazioni che deve subire.

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Diana Letizia
Direttrice editoriale
Giornalista professionista e scrittrice. Laureata in Giurisprudenza, specializzata in Etologia canina al dipartimento di Biologia dell’Università Federico II di Napoli e riabilitatrice e istruttrice cinofila con approccio Cognitivo-Zooantropologico (master conseguito al dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Parma). Sono nata a Napoli nel 1974 e ho incontrato Frisk nel 2015. Grazie a lui, un meticcio siciliano, cresciuto a Genova e napoletano d’adozione ho iniziato a guardare il mondo anche attraverso l’osservazione delle altre specie. Kodami è il luogo in cui ho trovato il mio ecosistema: giornalismo e etologia nel segno di un’informazione ad alta qualità di contenuti.
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