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Come ottenere la fiducia del proprio cane

Per avere una relazione sana e felice, è importante ottenere la fiducia del nostro cane. Riuscirci richiede tempo e dedizione e, una volta ottenuta, bisogna anche impegnarsi a mantenerla, perché basta un piccolo fraintendimento per incrinarla, soprattutto se non è costruita su solide basi.

29 Marzo 2023
15:15
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Membro del comitato scientifico di Kodami

Per avere una relazione sana e felice con il nostro cane è importante stabilire un legame di fiducia. Anzi, si potrebbe azzardare il fatto che senza fiducia reciproca non vi possa essere una relazione positiva. Certo è che, tenendo conto delle varie personalità in campo, costruire la fiducia con il proprio cane può richiedere tempo ed impegno e un certo grado di sensibilità e capacità di mettersi in gioco, e questo non vale solo per noi, ma anche per il cane.

È anche vero che la fiducia è un elemento alle volte fragile e delicato: alle volte serve un grande impegno per costruirla e un piccolo fraintendimento per incrinarla, soprattutto se non è costruita su solide basi. Proviamo a fare delle considerazioni in merito a questo complicato tema che potrebbe essere alla base della nostra vita felice con il nostro cane.

Il primo approccio con il cane

Poniamo il caso in cui si voglia conoscere un cane che possa diventare il nostro compagno futuro, magari perché abbiamo avuto la splendida idea di rivolgerci al più vicino canile di zona e lì abbiamo incontrato un buon candidato con il quale condividere i prossimi anni della nostra vita.

cane felice
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Il primo approccio con un cane è molto importante per stabilire una relazione di fiducia. Innanzitutto un buon suggerimento potrebbe essere quello di non approcciarlo in modo improvviso o eccessivamente irruento e invasivo. La cosa migliore potrebbe essere quella di lasciare che sia lui a decidere di avvicinarsi per il primo contatto, consentiamogli di esplorarci, di fare la nostra conoscenza come è più normale per un cane, ossia annusandoci. Meno saremo agitarti, rumorosi, irrequieti, più favoriremo il primo contatto.

Se un cane si mostra un po’ titubante, un poco timido, è meglio lasciargli il suo spazio e rispettare i suoi tempi: in fondo si è un perfetto sconosciuto per lui che non ha la minima idea di quali possano essere le nostre intenzioni. In certi casi, se non in tutti, è molto importante che si conosca la storia pregressa del cane e ci si comporti di conseguenza, senza forzature, ascoltando i preziosi consigli degli operatori che quel cane invece lo conoscono, magari da molto tempo. Già questo nostro atteggiamento rispettoso sarà gradito al cane ed rappresenta un buon inizio per instaurare una relazione di fiducia, che non dobbiamo dimenticare è qualcosa che si costruisce con il tempo e con la conoscenza reciproca.

Conoscere il linguaggio del corpo del cane

Conoscere almeno i rudimenti del linguaggio del corpo e delle espressioni facciali del cane è un elemento molto importante per instaurare una relazione di fiducia. I cani comunicano principalmente attraverso il linguaggio del corpo, utilizzando la postura, il movimento della coda e delle orecchie, la posizione delle zampe e l'espressione facciale.

Osserviamo attentamente il nostro compagno canino e cerchiamo di comprendere i suoi segnali non verbali, in modo da poter rispondere adeguatamente alle sue esigenze e ai suoi stati d'animo. Comprendersi ed essere compresi è un elemento importantissimo nella relazione, le continue incomprensioni e fraintendimenti creano instabilità e possono portare a stati d’ansia, anche cronici. Non dobbiamo dimenticare che il cane è una specie altamente sociale e uno dei suoi principali bisogni etologici è proprio quello di comunicare con gli individui a lui legati affettivamente.

Capire se il cane si sta fidando di te

Conoscersi e fidarsi reciprocamente vuol dire vivere in un clima rilassato e piacevole, significa anche prevedere i comportamenti dell’altro e, alle volte, anticiparli con gioia. Quando un cane si fida di noi sa che conosciamo i suoi bisogni e lui conosce i nostri. Non è sempre detto che un individuo, per esempio, desideri starci in braccio quando guardiamo la tv come magari noi vorremmo tanto, ma se la relazione è buona e stabile sa anche che non lo forzeremo a stare in una situazione per lui troppo inopportuna. Questo non significa che insieme non si possano trovare dei compromessi, come lo stare vicini a guardare la tv senza essere troppo pressanti l’uno sull’altro. Altri cani invece potrebbero amare tantissimo lo starci addosso, quando invece noi preferiamo stare da soli in poltrona la sera, magari a leggere il giornale. Anche in questo caso si possono trovare dei compromessi, per esempio l’allungando una mano per accarezzare il nostro compagno che accetterà di starci sdraiato accanto.

Ovviamente questi sono solo degli esempi, le varie personalità e come queste si contaminano vicendevolmente ci mette di fronte ad una casistica infinita. Quello che però conta non è certo rappresentarsi un modello specifico e unico, una “immagine” fissa di cosa per noi dovrebbe essere la fiducia del nostro cane. Ciò che conta è invece la flessibilità che ci permetterà la costruzione di uno stile relazionale unico con lui e solo con lui. Questa intesa, soprattutto per quanto concerne la fiducia, è un potente collante per la nostra intima relazione. E tanto più sarà forte tanto più potrà reggere agli inevitabili colpi della vita, alle difficoltà che ci saranno e anche ai possibili fraintendimenti che di tanto in tanto faranno capolino, non sempre infatti saremo in grado di comprendere il nostro cane, né lui di comprendere noi.

Dimostrargli di essere orgogliosi di lui

All’interno di una relazione conta moltissimo anche il senso di appartenenza. Questo elemento consolida la fiducia reciproca, infatti sentirsi compresi, accettati e ben voluti sono elementi importantissimi all’interno di una relazione. Molte persone commettono l’errore di rivolgersi al loro compagno a quattro zampe esclusivamente quando lo vogliono rimproverare, per il resto lo ignorano, come se non esistesse. È molto meglio comunicare cento volte il nostro apprezzamento per lui che rimproverarlo e rivolgergli attenzione esclusivamente se fa qualcosa che non ci aggrada. Essere sempre assertivi, bloccare continuamente le sue iniziative senza orientare positivamente il suo comportamento crea instabilità e sfiducia. In sostanza, come detto, quando non ci si comprende la vita insieme è proprio dura, da entrambe le parti.

Innegabilmente i cani amano essere elogiati e premiati per i loro comportamenti positivi, quindi offrir loro attenzione, carezze e qualche prelibatezza quando fanno qualcosa che ci piace, anche se per noi banale e non degna di nota, per loro potrebbe invece essere molto importante, e ci “allenerà” a prestare più attenzione a lui in modo positivo e costruttivo. Ad esempio, se siamo contenti che ci osservi con serenità mentre stiamo rifacendo il letto, o sistemando le magliette in un cassetto, o asciugando i piatti, possiamo farglielo sapere, comunicargli che quando è vicino a noi ed è sereno e rilassato questa cosa ci fa piacere. Non ci dilungheremo qui sul “come” premiare un cane, diremo soltanto di essere coerenti con lo stato emotivo in cui si trova nell’esempio appena riportato, per premiarlo assecondando il suo stato di quiete che tanto ci piace, alle volte basta anche soltanto uno sguardo amichevole, una parola pronunciata con dolcezza, non serve poi molto per farci capire dal nostro compagno.

Essere coerenti e onesti

Nella vita, purtroppo, non sono sempre rose e fiori. Capiterà anche che il nostro compagno canino non potrà comprendere cosa vogliamo da lui, ne perché stiamo agendo in un modo che lo preoccupa, come per esempio quando lo portiamo dal medico veterinario, e magari lui ha una spiga infilata in una zampa. Lui prova dolore, ma questo non significa che sappia che il dottore lo aiuterà a stare meglio, potrebbe effettivamente dare tutta una serie di segnali di stress, di paura. Certo starà a noi non peggiorare le cose, essere comprensivi e prendere degli accorgimenti che possano lenire questo stato, ma non cerchiamo di ingannarlo, magari adescandolo. I tranelli, i trucchetti, hanno vita breve ma generano ricordi lunghi. Un esempio è quando si vuole convincere un cane ad entrare la prima volta in un trasportino. Il gettare un appetitoso bocconcino all’interno per poi immediatamente chiuderlo appena lui è entrato non è affatto un buon espediente, si tratta di un inganno, di una vera e propria trappola. Non solo la prossima volta che ci vedrà vicino ad un trasportino prenderà le distanze, ma potrebbe anche generalizzare e sospettare che vi sia qualcosa di preoccupante ogni qual volta saremo affabili, faremo le vocine, o prenderemo dalla tasca un bocconcino. Si guarderà attorno per cercare di capire in che modo stiamo cercando di prenderci gioco di lui. Anche qui si tratta solo di un banale esempio, e come detto le personalità e sensibilità dei cani sono infinite, ma questo per dire che è bene ricordarci che non abbiamo a che fare con la creatura più inetta del pianeta, tutt’altro.

Costruire una relazione di fiducia, nel tempo

Costruire una relazione di fiducia con il proprio cane – lo ribadiamo – richiede tempo, pazienza e dedizione. Questo però significa anche passare del tempo con lui durante la giornata, non per forza a fare qualcosa di specifico, magari anche solo una bella passeggiata fornendogli la possibilità di assolvere ai suoi bisogni esplorativi e di movimento. Il rapporto con il nostro cane si costruisce soprattutto nel mondo, non solo chiusi nelle quattro mura domestiche, anzi, forse proprio nell’affrontare le difficoltà, superare gli ostacoli insieme, comprendersi ed essere collaborativi quando siamo all’esterno crea basi più solide per la costruzione della fiducia quando siamo poi nell’intimità della nostra “tana”.

Comprendere perciò cosa può mettere in difficoltà il nostro compagno, aiutarlo a sviluppare maggior sicurezza in sé stesso, appagare i suoi bisogni affiancandolo fa parte dei nostri compiti di compagni responsabili, e non è certo sempre una cosa facile, soprattutto se viviamo in un contesto poco adeguato ad un cane, ricco di pericoli, di limitazioni, chiassoso e affollato. In tal caso, prima di incorrere in drastici fraintendimenti, è consigliabile essere supportati dall’occhio attento di una persona esperta in materia alle prime avvisaglie che qualcosa non va per il verso giusto. Ma, a dirla tutta, quando la situazione è di per sé complessa, e noi si è inesperti, alla prima esperienza magari, sarebbe opportuno non attendere che “il latte sia versato”. In fondo, come si dice: “Chi ben comincia è già a metà dell’opera!”

Con il giusto approccio, conoscenza del linguaggio del corpo del cane, coerenza, premi e ricompense, regole chiare e comprensibili, rispetto, è dunque possibile costruire una relazione basata sulla fiducia con il proprio cane che durerà per tutta la vita.

Tuttavia, è importante ricordare che ogni cane è un individuo e ha bisogni e personalità unici. Quindi, bisogna essere sempre attenti alle esigenze e ai segnali del nostro compagno e adattare il nostro comportamento di conseguenza. Questo è un tema molto importante e non bisogna aver timore di chiedere aiuto ad una persona esperta in materia se ci si sente insicuri o in difficoltà, tutti i nostri sforzi saranno ripagati ampiamente per tutti gli anni a venire,  vivremo così una storia d’amicizia vera, unica e perciò irripetibile.

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Luca Spennacchio
Istruttore cinofilo CZ
Ho iniziato come volontario in un canile all’età di 13 anni. Ho studiato i principi dell’approccio cognitivo zooantropologico nel 2002; sono docente presso diverse scuole di formazione e master universitari. Sono autore di diversi saggi.
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