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20 Maggio 2022
12:02

Allarme sulla salute dei Carlini, lo studio: «Razza predisposta a sviluppare gravi problemi»

Una ricerca sul Carlino del Royal Veterinary College del Regno Unito conferma ciò che moltissimi veterinari ripetono ormai da anni: la selezione spinta ha indebolito la razza, che ha il doppio delle probabilità degli altri cani di sviluppare problemi gravi di salute.

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carlino

Una nuova ricerca pubblicata dal Royal Veterinary College del Regno Unito lancia l’ennesimo allarme sullo stato di salute dei Carlini, confermando che è oggi «sostanzialmente diverso» e «molto peggiore» di quella delle altre razze canine e invitando ad adottare misure urgenti per ridurre l’alto tasso di problemi associati a questa razza. Prima tra tutte, regolamentarne l’allevamento in maniera drastica, se non vietarlo del tutto.

I ricercatori del Royal Veterinary College hanno messo nero su bianco come i Carlini abbiano il doppio delle probabilità di avere problemi di salute su base annuale rispetto agli altri cani, e come non possano essere più considerati “cani tipici” dal punto di vista della salute. Valutazioni che puntano nuovamente i riflettori sulle problematiche sperimentate dai cosiddetti “cani brachicefali”, cani cioè accomunati da alcune caratteristiche morfologiche tipiche.

In questi soggetti, infatti, l’accrescimento osseo della testa avviene più in larghezza che in lunghezza, con il risultato di teste rotonde e musi schiacciati. Si tratta di caratteristiche morfologiche frutto di una spinta selezione da parte degli allevatori, che hanno privilegiato l’aspetto estetico rispetto a quello della salute mettendo seriamente a rischio il benessere e in alcuni casi anche la sopravvivenza di alcune razze. Oltre ai Carlini, rientrano tra le razze di cani brachicefali anche il Bull Dog Inglese, il Bouldogue Francese, il Boston Terrier, il Pechinese, il Cavalier King Charles, lo Shar-pei e lo Shi Tzu. Ve ne sono poi altri di taglia grande, tra i quali il Boxer, il Bull Mastiff e il Mastino Napoletano.

I gravi problemi di salute del Carlino

«I Carlini sono diventati estremamente popolari negli ultimi anni, ma c'è una crescente preoccupazione per i gravi problemi di salute e benessere riscontrati nella razza», spiegano i ricercatori. Che hanno avviato questo studio nel 2016 proprio per approfondire i dati relativi alla salute dei Carlini, analizzando gli interventi veterinari effettuati nel Regno Unito per questa razza e comparandoli con le altre.  Il periodo non è stato scelto a caso: tra il 2005 e il 2017 le registrazioni di cani questa razza al Kennel Club sono quintuplicate, e nonostante che vi sia sempre maggiore consapevolezza delle gravi problematiche cui vanno incontro, le loro caratteristiche – muso schiacciato, occhi sporgenti e tendenza all'obesità – sono ancora considerate erroneamente “carine” da chi decide di acquistarli. Aumentando così la richiesta, e l’allevamento per scopo commerciale.

«Fino ad ora l'intera scala della crisi sanitaria nei Carlini non è stata completamente compresa», sottolineano dal Royal Veterinary College. Che hanno snocciolato i numeri dello studio per dimostrarlo: tra i 905.544 cani rientrati nel campione, 16.218 (1,79%) erano Carlini, generalmente più giovani degli altri (un’età media di 4,4 anni). Da un elenco combinato di 40 disturbi comuni tra entrambi i gruppi di cani (Carlini e Non Carlini, per semplificare), i Carlini avevano un rischio maggiore per 23 delle voci (pari al 57,5%), e un rischio ridotto per 7 disturbi rispetto ai non Carlini.

La sindrome brachicefalica ostruttiva delle vie aeree è stato il disturbo con il rischio più alto nei Carlini, con una probabilità di 54 volte più alta della razza di sviluppare questa condizione. D'altronde è proprio la struttura ossea tanto ricercata da chi alleva e da chi acquista a causarla, perché crea una serie di anomalie che ostacolano il passaggio dell’aria e che determinano il caratteristico respiro di queste razze canine. Le anomalie sono principalmente: narici strette, palato molle allungato e ispessito, collasso laringeo e schiacciamento della trachea.  Lo studio ha evidenziato anche che i Carlini hanno un'alta probabilità di soffrire di ulcerazione oculare e infezione delle pieghe cutanee.

Nel corso dello studio, guidato dal programma VetCompass di RVC, è stata inoltre confrontata la salute di un campione casuale di 4.308 Carlini con 21.835 non Carlini, e sono state raccolte tutte le informazioni sui disturbi registrati in ciascun cane in un solo anno. Complessivamente, è stato riscontrato che i Carlini hanno quasi il doppio delle probabilità di avere uno o più disturbi registrati in un solo anno rispetto ad altri cani, a conferma di «uno stato di salute generale scadente nella razza».

«È arrivato il momento di concentrarci sulla salute del cane piuttosto che sui capricci di chi lo compra»

«I Carlini hanno un rischio significativamente ridotto di sviluppare soffio cardiaco, lipoma e aggressività – spiegano gli scienziati – Sono spesso considerati cani dal temperamento molto gentile, e questo è supportato dallo studio, ma anche se questa caratteristica può far pensare siano animali ideali per la famiglia dal punto di vista umano, bisogna anche considerare la qualità della vita che devono sopportare».

«Sebbene siano estremamente popolari come animali domestici, ora sappiamo che diversi gravi problemi di salute sono legati alla forma estrema del corpo dei Carlini, che molti umani trovano così carini – ha detto il dottor Dan O'Neill, professore associato di epidemiologia degli animali da compagnia presso l'RVC e autore principale dello studio – È giunto il momento di concentrarci sulla salute del cane piuttosto che sui capricci del proprietario quando si sceglie che tipo di cane accogliere nella propria vita».

«Queste statistiche sono scioccanti ma, purtroppo, non sorprenderanno i nostri membri – ha aggiunto Justine Shotton, presidentessa della British Veterinary Association – I team di veterinari vedono i Carlini con questi angoscianti problemi di salute – dalle difficoltà respiratorie alle ulcere agli occhi e alle dolorose anomalie della colonna vertebrale – negli studi veterinari di tutto il Regno Unito, su base giornaliera. Questo studio dimostra chiaramente come siano le caratteristiche estreme che molti proprietari trovano così attraenti, come musi schiacciati, occhi grandi e code arricciate, a compromettere seriamente  la salute e il benessere dei Carlini, spesso provocando una vita di sofferenza. Sebbene queste caratteristiche estreme e malsane rimangano, continueremo a raccomandare vivamente ai potenziali proprietari di non acquistare razze brachicefale come i Carlini».

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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