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9 Maggio 2022
9:00

Stallo di animali: cosa sapere prima di accogliere cani e gatti

Prendere in stallo cani e gatti significa accoglierli e prendersene cura nell’attesa della loro adozione. Ma come funzionano gli stalli? Quali benefici hanno per gli animali e, soprattutto, cosa è importante sapere prima di affrontare questa esperienza?

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Ogni giorno in Italia centinaia di animali abbandonano per sempre i canili e i gattili. Alcuni di loro tornano a casa grazie al microchip, mentre tanti altri vengono adottati da nuove famiglie. Alcuni animali escono invece dai rifugi passando da una tappa intermedia all’adozione: lo stallo temporaneo. Lo stallo permette anche a molti animali di non mettere nemmeno piede nei canili o nei gattili.

I vantaggi degli stalli temporanei sono svariati e di notevole importanza per il benessere degli animali e per il loro adattamento nella futura casa e con la futura famiglia. Spesso sono dei veri e propri salvavita.

Approfondiamo insieme questa tematica, vedendo cosa sono gli stalli, come funzionano e quali benefici generano.

Cos'è lo stallo di animali?

Tenere in stallo temporaneo cani e gatti ma anche conigli, furetti o qualunque animale ne possa avere bisogno significa accogliere gli animali e prendersene cura nell’attesa della loro adozione definitiva.

Lo stallo non va confuso con il concetto di affido/affidamento. Abbiamo parlato dell’affido nel nostro articolo sul processo di adozione dei cani di canile. Per la legge italiana un cane recuperato dalla strada ed entrato in canile non può essere ufficialmente adottato finché non sono passati 60 giorni e per questo si parla di affidamento, un periodo di tempo in cui il cane può essere ancora reclamato e restituito alla persona o famiglia che lo ha smarrito.

Chiarita questa differenza, capiamo chi sono gli stallanti, ovvero coloro che prendono in stallo uno o più animali. Questi volontari appartengono di solito ad un’associazione animalista, più o meno grande che sia. L’associazione generalmente si occupa della gestione della rete degli stalli e di trovare una casa definitiva all’animale. Esistono anche stallanti autonomi, svincolati da associazioni, che gestiscono l’intero processo.

Essere stallante è un compito di alta responsabilità, dove non è permessa l’improvvisazione. Questi volontari devono quindi essere persone preparate rispetto al comportamento e la salute animale e devono avere esperienza nella loro gestione, sia nel caso di animali senza alcun problema di comportamento o di salute, ma specialmente nel caso di animali con esigenze particolari.

I benefici dello stallo per gli animali

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I benefici generati agli animali dagli stalli sono molteplici e cruciali per la loro salute psico-fisica ed il loro adattamento. Vediamone alcuni di seguito:

  • spesso gli stalli permettono di salvare vite. Si pensi ad esempio a cuccioli e gattini neonati allattati a mano. Può capitare che una mamma cane o gatto muoia durante o poco dopo il parto. Vi sono anche casi di rifiuto dei piccoli da parte della madre, circostanza che si può verificare soprattutto nelle primipare, ovvero femmine alla loro prima cucciolata. Alcuni neonati o cuccioli possono anche essere trovati abbandonati. Non sono infrequenti, purtroppo, i casi di abbandono di lattanti. In questi casi, persone armate di pazienza e disposte ad interrompere regolarmente il proprio sonno fanno carico dell’allattamento e la cura dei piccoli, fino allo svezzamento. In tutta questa fase è quindi molto importante la competenza dello stallante nella gestione di questa situazione di emergenza.
  • Gli stallanti dovranno inoltre prendersi cura della corretta socializzazione del cucciolo e del gattino. Questa è fondamentale non solo per i piccoli allattati a mano, ma per tutti i cuccioli in stallo. Con la socializzazione si possono prevenire futuri problemi legati alla mancanza di esperienza in questa fase della vita, e quindi favorire una successiva adozione di successo. In questa fase è anche molto importante preparare i cuccioli a gestire la solitudine e la separazione nelle ore in cui vengono lasciati soli a casa. Si possono prevenire così i problemi legati alla separazione, per niente infrequenti e di difficile diagnosi per i cani di canile.
  • Gli stalli fanno sì che i cuccioli non entrino in canile o gattile. Lo stesso può accadere però anche con animali adulti. L’animale può così passare direttamente dalla casa dello stallante alla casa dell’adottante, risparmiandosi l’esperienza stressante, e a volte traumatica, del rifugio.
  • Specialmente nel caso degli adulti, lo stallo può essere molto utile per preparare gli animali all’adozione sotto molteplici punti di vista. Tra questi ad esempio l’adattamento a un ambiente domestico, a volte ad un ambiente urbano, la tolleranza alla manipolazione e agli strumenti per la passeggiata come pettorina, collare e guinzaglio. Grazie alla pazienza degli stallanti i cani possono imparare ad andare al guinzaglio e a volte a gestire le proprie emozioni in situazioni complicate. Per tutti questi motivi, come già detto, è necessario che le persone che offrono questo servizio abbiano una certa esperienza.
  • Altre situazioni di emergenza possono essere i cani e i gatti dei rifugi, o trovati vaganti, che presentino qualche problema di salute, di diversa severità. Animali malati che hanno bisogno di cure o medicazioni quotidiane, animali con particolari necessità, come problemi motori per citarne uno, o animali terminali o molto anziani, che possano passare gli ultimi mesi della loro vita in una casa invece che nel box di un rifugio.
  • Gli stalli temporanei favoriscono inoltre il rilevamento di alcuni comportamenti che sarebbe altrimenti difficile riscontrare in canile. Alcuni esempi possono essere i problemi legati alla separazione, come l’ansia da separazione, o la protezione di risorse come la ciotola del cibo. Uno studio ha infatti messo inevidenza che questo comportamento è soggetto a falsi positivi e falsi negativi quando confrontato tra il canile e la casa dopo l’adozione. Lo stallo permette quindi una rilevazione realistica di questi comportamenti.

Cosa sapere prima di prendere un animale in stallo

Prendere un animale in stallo, insomma, comporta grande impegno e dedizione. Occuparsi di questi animali è un’esperienza molto emozionante che riempie di gioia e soddisfazione. Gli stallanti si armano quindi di pazienza e infinito amore per aiutare questi animali; ma non dimentichiamo che oltre all’amore ci sono anche le responsabilità.

Domandarsi se si hanno le competenze adeguate, se si ha abbastanza tempo da dedicare all’animale, se i vicini tollerano il possibile abbaio di un cane e via dicendo.

Non dimentichiamo inoltre che avere un animale in stallo ne fa della persona il detentore. In tutte le normative italiane sulla convivenza responsabile è così definito chi è, anche solo temporalmente, responsabile di un animale e quindi imputabile di qualunque condotta non idonea. Possiamo citare l’assenza del microchip, la mancata raccolta delle deiezioni, possibili aggressioni o danni provocati dall’animale, eccetera.

Questo impegno, oltre che di grande responsabilità, può anche essere fonte di sofferenza generata dalle condizioni di salute degli animali e dal doversene separare il giorno dell’adozione. Nelle persone che si occupano di curare, nutrire e fornire esperienze positive a questi animali, o spesso accompagnarli alla morte, si possono generare emozioni di dolore che possono portare alla fatica per compassione. Per questo motivo è importante che gli stallanti siano preparati alla separazione e facciano un lavoro interiore di accettazione di tutti gli scenari possibili. È consigliabile inoltre far passare del tempo tra uno stallo e l’altro in cui ci si può dedicare un po’ a sé stessi.

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Laura Arena
Veterinaria esperta in benessere animale
Sono un medico veterinario esperto in comportamento animale, mi occupo principalmente di gestione del randagismo e delle colonie feline, benessere animale e maltrattamento animale con approccio forense. Attualmente lavoro in Italia, Spagna e Serbia.
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