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8 Aprile 2024
16:15

Posti dove passeggiare con il cane senza guinzaglio

Spiagge, aree cani, zone non urbane: sono pochi i luoghi dove passeggiare con il cane senza guinzaglio, però esistono. Vediamo quindi quali regole valgono in questi luoghi.

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Sono davvero pochi i posti dove passeggiare con il cane senza guinzaglio.

L'ordinamento italiano prevede infatti che il cane sia sempre al guinzaglio nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree cani individuate dai singoli Comuni e all'interno di spazi gestiti da privati che lo prevedano espressamente, come ad esempio alcune spiagge.

A stabilirlo è l'Ordinanza 6 agosto 2013 del Ministero della Salute relativa alla "tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione dei cani" che elenca le principali regole per la detenzione di questi animali, tra cui anche l'obbligo di «utilizzare sempre il guinzaglio a una misura non superiore a 1,50 metri durante la conduzione dell'animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate dai Comuni».

Le aree cani purtroppo però non vengono quasi mai progettate e realizzate rispettando i criteri etologici, cioè tenendo in considerazione i bisogni dei nostri amici a quattro zampe. Nel corso del tempo però un numero crescente di privati ha deciso di realizzare spazi dove i cani possano muoversi liberamente, sottraendosi almeno per qualche ora al giogo del guinzaglio. Vediamo quali sono e quali regole si applicano al loro interno.

Aree cani

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La maggior parte dei Comuni italiani vede oggi la presenza sul proprio territorio di aree per cani, complice proprio l'ordinanza del Ministero della Salute. Questi luoghi sono la risposta dello Stato a una crescente richiesta di allargamento di spazi di cittadinanza per il cane. Spesso si trovano all'interno dei parchi urbani e i loro pochi metri quadrati servono quartieri densamente abitati sia da persone che dai loro compagni animali.

In queste aree il cane può muoversi senza guinzaglio a suo piacimento, ma il pet mate non è esentato dal rispettare regole ben precise che possono essere stabilite sia all'interno dei Regolamenti Comunali, sia dalle associazioni di tutela animale che spesso prendono l'area in gestione.

Solitamente però per l'utilizzo di questi spazi viene chiesto al pet mate di mantenere sul proprio cane un costante controllo anche per evitare zuffe e morsi; si richiede una regolarità di vaccinazioni e l’avvenuta iscrizione in anagrafe degli animali d’affezione; si fissa un numero massimo di cani che possono eccedere contemporaneamente; e così via… Per conoscere le regole dell'area cani della propria città è necessario quindi cercare quelle specifiche, per evitare di incorrere in multe anche salate.

Spiagge

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In via generale è sempre possibile portare il cane in spiaggia libera, la loro presenza è infatti consentita rispettando però l’obbligo di guinzaglio o della museruola dove previsto, a meno che un’ordinanza locale non lo vieti espressamente. Per poter muoversi liberi con il proprio cane quindi bisogna guardare ai lidi privati che abbiano al loro interno spiagge aperte ai cani.

Sempre più l'Italia sta diventando un paese pet friendly e oggi sono presenti più di 700 spiagge dove sono ammessi i cani e oltre 100 spiagge attrezzate per loro, e in alcune di queste hanno anche la facoltà di muoversi liberamente senza il guinzaglio e fare il bagno nelle ore che preferiscono.

In questi casi è molto importante che il cane sia equilibrato e che il suo umano sia responsabile. Queste spiagge potrebbero chiedere ad esempio che il cane non abbia problemi di aggressività e che sia adeguatamente socializzato, oppure, nel caso delle femmine, che non siano in calore, per evitare possibili zuffe e tensioni con i vicini di ombrellone.

Campagna

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Tra i bisogni etologici fondamentali per il cane c'è quello di esplorare, attività che può essere svolta al di fuori delle aree urbane, proprio come dispone l'ordinanza del Ministero della Salute del 2013. Il cane infatti non è soggetto all'obbligo di guinzaglio nelle aree non urbane, come ad esempio quelle di campagna.

In questi luoghi vigono le regole del buon senso: se il nostro amico non risponde al richiamo oppure non torna indietro una volta partito all'inseguimento di ciò che ha attirato la sua attenzione, bisogna agire di conseguenza. Nelle aree non urbane possono infatti esserci altri animali, magari impiegati nella zootecnia, oppure altri cani come ad esempio Pastori Maremmani Abruzzesi. Il pet mate deve quindi stabilire un rapporto di fiducia e ascolto col proprio compagno umano per riuscire a fronteggiare questi imprevisti.

Attenzione, le aree di campagna sono cosa diversa dalle aree protette e dai parchi naturali. In questi posti il cane potrebbe inseguire improvvisamente un selvatico, con conseguenze che potrebbero essere fatali, anche per il cane, in caso di incontro con un cinghiale oppure un lupo. L'avere un cane ubbidiente o che risponde al richiamo non è quindi sufficiente e va tenuto al guinzaglio. In zone poi particolarmente delicate possono essere previsti addirittura dei divieti di accesso per i cani, meglio informarsi prima, sapendo che occorre sempre rispettare il divieto, anche per evitare multe salate.

Giardini privati

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Se i luoghi pubblici e aperti al pubblico sono soggetti all'obbligo di guinzaglio salvo eccezioni, i privati nei loro spazi possono fare ciò che preferiscono. Chiunque nel suo spazio può dare la possibilità ai cani ospiti e ovviamente al proprio di muoversi senza guinzaglio.

Le regole che si applicano in questo sono quelle stabilite per la corretta convivenza con i vicini di casa. Un' ordinanza della Cassazione del 2022 infatti ha condannato un uomo al risarcimento del danno nei confronti di un vicino, per via degli “ululati e guaiti” continui emessi dai propri cani. Una pronuncia che ha confermato un principio già consolidato in giurisprudenza: l’abbaiare di uno o più cani, se eccessivo e prolungato e quindi fonte di disturbo, rappresenta un illecito.

Anche in questo caso però è bene aggiungere un ulteriore distinguo: un cane lasciato libero non può entrare nella proprietà privata altrui, è necessario che ci sia il consenso del proprietario del giardino.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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