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2 Maggio 2023
12:10

Il TAR di Trento ha sospeso anche il secondo decreto per l’abbattimento dell’orsa JJ4

La Provincia Autonoma di Trento aveva depositato un nuovo decreto di abbattimento per l'orsa responsabile della morte di Andrea Papi, ma dopo il ricorso delle associazioni il Tar ha sospeso anche questo.

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Il Tar di Trento ha sospeso anche la seconda ordinanza con cui il presidente della Provincia Maurizio Fugatti aveva disposto l'abbattimento dell'orsa JJ4, considerata responsabile della morte di Andrea Papi e attualmente detenuta nel centro faunistico del Casteller. Accolti quindi anche i nuovi ricorsi delle numerose associazioni, tra cui Enpa, Leidaa, Oipa, Lav e Lndc Animal Protection, che hanno bloccato l'ennesimo tentativo di Fugatti di procedere con l'uccisione dell'orsa, nonostante ci siano rifugi pronti ad accoglierla. La decisione del Tar in merito, quindi, arriverà dopo il 25 maggio.

«Il decreto di Fugatti – hanno commentato Enpa, Leidaa e Oipa – non è solo assurdo nel contenuto e non adeguatamente motivato, ma rappresenta anche una vera e propria sfida al Ministero dell’Ambiente, contrario alla soppressione di JJ4, che ha istituito un "tavolo tecnico" per l’elaborazione di una nuova strategia sulla gestione degli orsi e mostra di aver ben presente il principio di tutela dell'ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali sancito dal nuovo articolo 9 della Costituzione. Fugatti invece procede per conto proprio, come se gli orsi fossero sua proprietà, come se l'art.9 non esistesse e ignorando completamente la mobilitazione di milioni di italiani contrari all’abbattimento».

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Il Tribunale Amministrativo Regionale aveva già sospeso l'abbattimento dell'orsa conosciuta anche come Gaia almeno fino all'11 maggio. Ma nonostante ciò, la Provincia aveva depositato lo scorso 28 aprile un nuovo decreto per poter intervenire autonomamente con l'abbattimento una volta chiesto il parere di Ispra, a patto che non vi siano alternative. La Provincia Autonoma sostiene infatti di poter proseguire con l'uccisione dell'orsa sfruttando la legge provinciale numero 9 del 21 luglio 2018, fortemente voluta dall'ex Presidente Ugo Rossi e approvata, dopo un lungo iter, anche dalla Corte costituzionale.

Tuttavia, alternative all'abbattimento esistono e come. La Lav, per esempio, ha trovato due luoghi, uno in Germania e un altro in Giordania, in cui JJ4 potrebbe essere accolta. La Provincia non sembra però intenzionata a seguire questa strada, nonostante Ispra e Ministero siano invece favorevoli al trasferimento di Gaia. «Dopo che con i nostri precedenti ricorsi avevamo indicato la disponibilità offerta dai rifugi da noi individuati all’estero per l’accoglienza di JJ4, ai quali se ne sono aggiunti altri di loro iniziativa – ha commentato Massimo Vitturi, responsabile LAV, Animali Selvatici – il Tar con il provvedimento odierno ha ribadito che la nostra proposta non è stata intaccata dalle argomentazioni di Fugatti ed è quindi del tutto praticabile, anche perché rispetta in pieno il parere di ISPRA».

Nel frattempo, un altro orso inserito nella "lista nera" di Fugatti, il maschio M62, è stato trovato morto da un gruppo di escursionisti che passeggiava tra il lago di Molveno e San Lorenzo Dorsino, a Sud-est del massiccio delle Dolomiti di Brenta. Secondo i primi rilievi effettuati dalla Provincia, il corpo dell'animale mostrava ferite compatibili con l'attacco di un altro esemplare maschio, tuttavia bisognerà attendere il responso dell'autopsia per conoscere con precisione le cause del decesso. Nel frattempo, infatti, cresce il timore che M62 possa essere stato ucciso da un atto di bracconaggio, eventualità che era stata paventata anche da Andrea Mustoni, "padre" del progetto Life Ursus.

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«Se non si trovano soluzioni tecniche rapide e fattibili, distanti dagli schiamazzi che stiamo sentendo in questi giorni, andremo incontro a una fase in cui prenderà piede il bracconaggio che potrà avere un ruolo decisivo nell'abbassare il numero di orsi sul territorio, ma non possiamo certo lasciare che sia l'illegalità a gestire il patrimonio collettivo della fauna», aveva spiegato in un'intervista esclusiva a Kodami Mustoni.

Ora che M62 è morto e mentre si attende di conoscere il destino di JJ4 ancora rinchiusa al Casteller, resta un solo orso considerato "problematico" dalla Provincia e ancora in libertà: MJ5, uno dei soggetti più anziani del Trentino. Il maschio è ritenuto responsabile dell'aggressione di un uomo a passeggio con un cane avvenuta lo scorso 5 marzo in Val di Rabbi. Anche lui non potrà però essere abbattuto, almeno per il momento. Anche il questo caso, il Tar ha infatti sospeso l'ordinanza, mantenendo soltanto la disposizione della cattura e del trasferimento al Casteller.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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